Marco Contini, Segretario dell’Associazione Politica
Antiproibizionisti.it, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Archiviato anche il mese di settembre, che porta con sé le ultime
speranze – per chi ancora ne aveva – di vedere realizzata almeno qualcuna
delle riforme promesse dall’Unione in campagna elettorale, è giunto il
momento di tirare le somme sull’operato di questo Governo e della coalizione
che lo sostiene. Lo sfortunato sovrapporsi di scadenze, scandali ed
emergenze di ogni tipo, non ha fatto altro che costringere questa
maggioranza a rivelarsi per quello che è, ovvero la più subdola espressione
del proibizionismo e del conservatorismo, che utilizza la prepotenza e la
coercizione per imporre modelli di vita degni soltanto di uno Stato etico.
Così, al 215° giorno di applicazione della legge 49/2006 (di cui solo 82
sotto il Governo di centrodestra), non soltanto dobbiamo constatare che
tutti gli impegni assunti dai ministri “competenti” (si fa per dire!) in
materia di regolamentazione di sostanze stupefacenti – provvedimenti che
loro stessi avevano voluto calendarizzare entro il mese di settembre – sono
stati disattesi (che fine hanno fatto il DDL del Ministro Ferrero e le
modifiche alle tabelle promesse dal Ministro della Salute?), ma siamo
costretti anche a rilevare come l’attuale esecutivo intenda imbarcarsi in
una nuova crociata, questa volta contro l’alcol, per “educare” non soltanto
i minorenni, ma anche gli adulti, qualora questi si trovino a passare in
prossimità di un Autogrill. Ci limitiamo a ricordare che neppure l’allora
Ministro Sirchia si spinse a tanto.
Siamo stati sempre in prima fila nel sottolineare quanto siano pericolosi
gli effetti derivanti dall’abuso di alcolici, in età adolescenziale e non.
Tuttavia, continuiamo a restare convinti che gli abusi (tutti gli abusi),
vadano combattuti con una corretta informazione, che distingua tra uso e
abuso e tra le diverse sostanze, e non con i divieti e le leggi punizioniste.
D’altronde, è notorio che qualunque prodotto vede accrescere il proprio
appeal proprio in funzione della scarsa reperibilità che deriva dalla
proibizione.
Si continua, invece, indipendentemente dal colore della maggioranza di
turno, a spacciare una politica fatta di presunti buoni principi che tentano
di imporre «stili di vita sani» - per usare le parole di Livia Turco – e che
mai trovano riscontro, peraltro, nell’attuazione delle norme che ne
conseguono.
Chi, in buona fede, ha creduto che fosse finalmente arrivato il momento
della svolta, avrà di che riflettere. Da parte nostra - che non ci siamo mai
fatti troppe illusioni e l’abbiamo sempre dichiarato – riteniamo doveroso
richiamare questo Governo e i partiti che lo sostengono alle proprie
responsabilità e al rispetto, se non di se stessi, dei loro elettori e di
tutti i cittadini.
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