A Torino sono in netto aumento gli immigrati clandestini che cercano di
evitare l' identificazione e l' arresto cancellando le impronte delle mani
con l' acido. Il 60% degli extracomunitari fermati per spaccio di droga
hanno infatti i polpastrelli abrasi.
L' allarme arriva dalla Procura di Torino all'indomani delle contestazioni
avvenute venerdi' scorso nel cosiddetto "Tossic Park" di corso Giulio
Cesare, lungo il fiume Stura. L' immigrato annegato aveva le impronte
delle mani cancellate. "E' un fenomeno sempre piu' diffuso -commenta il
procuratore capo Marcello Maddalena- ma la Procura si e' sempre
battuta, impugnando i provvedimenti, contro le scarcerazioni di coloro che
avevano i polpastrelli abrasi".
Secondo Andrea Padalino, uno dei magistrati piu' attenti ai
problemi della criminalita' legata all' immigrazione, e' necessario ad
esempio aumentare a 48 ore "il fermo per l' identificazione degli
immigrati senza un documento". "Negli Stati Uniti c'e' una norma secondo
la quale finche' non c'e' l'identificazione si rimane in carcere. Il
sistema attuale non funziona piu'. E' necessario un intervento legislativo
per fronteggiare la situazione ed evitare che siano utilizzati questi
stratagemmi per sfuggire all' arresto
31/10/2006 Torino. Sindaco chiede legge che punisca polpastrelli abrasi (http://www.aduc.it)
Un si' di massima all'introduzione del nuovo reato di mutilazione al fine
di nascondere l'identita'. E' quello arrivato ieri da alcuni parlamentari
piemontesi alla proposta avanzata dai pm torinesi Andrea Padalino e
Paolo Borgna, appartenenti al pool della Procura che si occupa di
sicurezza urbana, per affrontare un fenomeno legato alla criminalita' che,
soprattutto a Torino, cresce costantemente, ossia quello dell'abrasione
volontaria delle impronte digitali per rendere impossibile
l'identificazione in caso di un controllo o di arresto.
A farsi portavoce della richiesta e' stato il sindaco Sergio
Chiamparino che ieri ha promosso un incontro fra i magistrati e gli
esponenti di Camera e Senato,. Un incontro che il primo cittadino ha
definito 'proficuo e all'insegna della trasversalita'. Al di la' di
qualche richiesta di riflessione supplementare -ha aggiunto- tutti hanno
preso molto sul serio questa esigenza ed e' emerso l'impegno a trovare un
inter parlamentare che possa concretizzare quella che e' una proposta
tecnica ed investigativa e che, dal mio punto di vista, puo' anche vere
una valenza politica importante, perche' puo' permettere di snellire e
rendere piu' trasparente l'accesso in Italia o il rinnovo della permanenza
a quegli immigrati che vengono qui per lavorare'.
Un aspetto sottolineata da Enrico Buemi, parlamentare della Rosa
nel Pugno e membro della commissione Giustizia della Camera, che giudica
l'argomento 'particolarmente importante perche' consente di mettere a
punto una distinzione fra chi delinque e chi e' in Italia onestamente e
tutte le proposte che fanno si' che non si generalizzi piu' in materia di
immigrazione benvengano'.
Anche la senatrice di Rifondazione comunista Marilde Provera ha
sottolineato che 'da una parte dobbiamo far sentire uno Stato capace di
rivolgersi a chi vuol venire a lavorare, dall'altra, garantendo il giusto
accesso e l'accoglienza a queste persone, ci vuole rigore e severita' nei
confronti di chi delinque. c'e' poi il problema degli organici delle forze
dell'ordine perche', se non aumentano, si rischia che queste proposte
rimangano vane'.
A questo proposito Chiamparino ha annunciato che la prossima settimana il
ministro dell'Interno Giuliano Amato convochera' i sindaci delle citta'
metropolitane 'per discutere del tema della sicurezza in rapporto alla
finanziaria. Vedremo -ha concluso- cosa si riuscira' a portare a casa'.
Riguardo la proposta avanzata dai magistrati il deputato dell'Ulivo
Mauro Marino si e' augurato che 'sarebbe bello se nascesse come una
proposta trasversale e unitaria con l'obiettivo prioritario di garantire
la certezza della pena', mentre l'onorevole Roberto Salerno di An
ha sottolineato che 'bisogna approfondire l'idea in seno a ciascun partito
ma io sono comunque assolutamente disponibile a sostenere una proposta che
arriva dagli addetti ai lavori'.
Al momento, dunque, tutti d'accordo sul merito della proposta anche se si
dovra' ancora discutere sul metodo per renderla operativa, in particolare
se si trattera' di una modifica alla legge Bossi-Fini.
NOTA: In data 23/10/2006 Margherita Ochetti dell'associazione Robin Hood, propone di inasprire la pena per tutti quegli immigrati che per sfuggire in qualche modo alle leggi repressive volute dal precedente governo in materia di immigrazione, si cancellano nell'acido le impronta digitali dei polpastrelli.
Coloro che sono contrari possono scrivere alla sede dell' associazione in Via Cernaia 32 (TO)
NOTA: Una sentenza choc del 2005 stabilisce che non vi deve essere condanna
contro chi ha i polpastrelli abrasi. Gli spacciatori di droga che si cancellano le impronte digitali devono essere assolti
se, al momento del processo, non è stata raggiunta la certezza sulla loro identità. Si tratta di una sentenza del 2005
riguardante un immigrato clandestino sorpreso dai carabinieri con addosso 23 ovuli di cocaina. Gli spacciatori di droga
che si cancellano le impronte digitali devono essere assolti se, al momento del processo, non è stata raggiunta la certezza
sulla loro identità: questo il principio alla base di una sentenza del Tribunale, che ieri ha prosciolto un immigrato
africano fermato appunto con i polpastrelli abrasi. non essendo stato possibile stabilire l' identità dell' indigato,
il giudice Fabrizia Pironti ha coś disposto il non luogo a procedere per essere rimasto ignoto l'autore del reato
Quella di bruciarsi i polpastrelli, dopo questa sentenza, potrebbe diventare una vera e propria scappatoia per i
clandestini e pusher, ed ora molti chiedono l 'introduzione del reato per "alterazione di creste papillari".
http://www.aduc.it
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