Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Vittorio Foschini,
presidente dell'associazione ERIT-Italia.
Gentilissima Redazione,
Come ERIT-Italia (Associazione degli operatori delle tossicodipendenze
confederata a livello europeo) esprimiamo una forte preoccupazione rispetto i
modi con cui si intende proibire la vendita di alcolici ai minorenni del
nostro Paese.
Ribadiamo l'importanza di trasformare il dibattito dal "cosa" si vuole e si
desidera accada nel mondo dell'uso delle sostanze stupefacienti al "come" si
possano costruire contesti di salute in cui anche l'eventuale uso di tali
sostanze possa essere integrato in condotte di vita a "basso rischio" e
comunque socialmente condivise. Allo stato attuale delle cose, la misura
introdotta in finanziaria, rischia di tradursi in un grosso boomerang per la
salute dei nostri giovani se non affiancata da importanti sostegni educativi
(non solo informazione) da un lato e da un azione di contrasto di messaggi
sociali potentissimi (pubblicità commerciali massicce ed aggressive come non
mai) dall'altro.
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