Oltre 160 mila persone seguite, per lo piu' maschi, ultratrentenni e
consumatori problematici di eroina: e' il bilancio dell'attivita' nel 2005 dei
Sert, i servizi pubblici per le tossicodipendenze, contenuto in un Rapporto
commissionato dal Ministero della salute e reso noto dalla Fict (Federazione
italiana comunita' terapeutiche).
Dal Rapporto, che ha monitorato 497 servizi su 550 attivi su tutto il
territorio nazionale, e' emerso che delle circa 162 mila persone prese in
carico dai Sert, 140.400 (86,7%) erano maschi e appena 21.600 (13,3%) femmine,
in pratica una donna ogni 6,5 uomini. Un valore che quindi conferma, secondo
la Fict, come la tossicodipendenza sia una patologia prevalentemente maschile,
ma che non e' omogeneo sul territorio: nelle regioni del nord-centro il
rapporto risulta generalmente inferiore al dato nazionale (da 3,7 della
Provincia Autonoma di Bolzano a 6,0 del Lazio), mentre assume valori elevati
al sud (17,9 in Basilicata, 14,1 in Calabria).
L'ETA' DEGLI UTENTI - I soggetti presi in carico nel 2005 sono piu'
frequentemente ultratrentenni (67,5%); la percentuale di pazienti di eta'
20-24 e' diminuita (28,6% nel 1991, 11,9% nel 2005) e quella relativa alla
fascia di eta' piu' avanzata (piu' di 39 anni) e' regolarmente aumentata (2,8%
nel 1991, 24,4% nel 2005).
LA SOSTANZA PRIMARIA - La sostanza di abuso prevalente degli utenti dei Sert
continua a essere l'eroina (72,3%), mentre l'uso primario di cannabinoidi e di
cocaina ha riguardato, rispettivamente, il 9,7% e il 13,2% dei soggetti
trattati. Anche in questo caso, ci sono forti differenze territoriali: in
Valle d'Aosta e nella Provincia autonoma di Trento risultano eroinomani almeno
il 90% degli utenti; viceversa, l'uso di eroina e' inferiore alla media
nazionale in 5 regioni, con un minimo in Lombardia (62,1%). L'assunzione di
marijuana e hashish e' piuttosto elevata in Veneto, Liguria, Marche, Molise e
Puglia, mentre quella di cocaina soprattutto in Lombardia (24,8%) ma anche in
Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sicilia. LA SOSTANZA SECONDARIA - Per quanto
riguarda l'uso abbinato a un'altra sostanza, le sostanze piu' frequentemente
assunte sono state i cannabinoidi (32,0%), la cocaina (30,1%), l'alcol (14,0%)
e le benzodiazepine (7,2%), ma anche l'ecstasy ha presentato un valore non
trascurabile (2,7%). Anche per l'uso secondario e' stata rilevata una
disomogeneita': piu' derivati della cannabis al centro-sud, piu' cocaina
invece in Piemonte, Lombardia, Molise e Sardegna.
LA TENDENZA - Se si osserva la tendenza del consumo negli ultimi anni, si nota
una diminuzione del ricorso all'eroina (90,1% nel 1991, 85,6% nel 1998, 72,3%
nel 2005) e un aumento del consumo di cocaina (1,3% nel 1991, 13,2% nel 2005);
la percentuale di utilizzatori di cannabinoidi, in crescita nel tempo, sembra
negli anni piu' recenti essersi stabilizzata intorno al 10%. Si osserva
inoltre una riduzione nell'uso secondario di benzodiazepine (23,9% nel 1991;
7,2% nel 2005) e un incremento nel consumo di cocaina (11,7% nel 1991; 30,1%
nel 2004), mentre il consumo di alcol associato a droghe si e' stabilizzato
negli ultimi anni intorno al 14%.
I TRATTAMENTI - Per quanto riguarda la tipologia dei trattamenti erogati dai
SerT nel 2005, il 59,2% dei pazienti ha seguito programmi terapeutici
integrati: per il 49,4% si e' fatto ricorso al metadone, per lo 0,9% al
naltrexone, per lo 0,7% alla clonidina e per l'8,2% ad altri farmaci non
sostitutivi. La terapia con metadone totale, in flessione dal 2000, nel 2005
presenta un evidente aumento.
L'ORGANICO DEI SERT - L'organico complessivo e' rappresentato per il 49,1% da
operatori sociosanitari, per il 23,3% da medici, per il 16,8% da psicologi; il
restante 10,8% include personale amministrativo o di altra qualifica. A
livello territoriale si osserva una forte variabilita': la quota dei medici e'
maggiore nel Lazio (32,6%), in Basilicata (27,8%), in Calabria (28,8%) e in
Sardegna (27,8%). Nella Provincia autonoma di Bolzano e in Puglia,
rispettivamente, il 22,4% e il 20,0% del personale e' rappresentato da
psicologi, mentre gli operatori socio-sanitari, tipologia piu' frequente in
ogni regione, sono particolarmente presenti al nord.
|