Non e' uno scherzo. E’ soltanto una proposta per rendere piu' chiara la
vicenda della puntata televisiva delle Iene “censurata”, in cui alcuni
deputati sarebbero risultati postivi ad un test antidroga. Sembra che gli
esiti di questa prova abbiano sconvolto piu' gli stessi parlamentari che
l’opinione pubblica. L’ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini, sta
infatti preparando una proposta di legge per rendere obbligatorio un test
sulla tossicodipendenza per tutti i deputati: “cosi' i cittadini italiani
sapranno come sono i loro parlamentari”.
Non ritengo questo un buon punto di partenza per far conoscere agli elettori i
propri eletti. Mi sembrerebbe invece un buon inizio che i parlamentari
interessati firmassero la liberatoria per la privacy cosi' da permettere la
messa in onda della trasmissione.
Non sono contraria al sottopormi ai test antidroga, ma questa deve essere una
mia scelta e non un obbligo, proprio nel rispetto delle persone che mi hanno
votato.
Tutta questa vicenda rientra in quella logica proibizionista che fa si' che un
ragazzo, trovato in possesso di un paio di spinelli debba aver a che fare con
la giustizia e con Sert vari. Per riavvicinare i cittadini ai parlamentari
probabilmente sarebbe meglio che questi ultimi mettessero a disposizione i
propri pusher invece di continuare a muoversi in una direzione
proibizionistica che, come risulta evidente, non funziona per nessuno.
Proibire non serve e nascondersi men che mai! Dovrebbero capirlo quei
parlamentari che non vogliono rivedersi in televisione.
Ben venga la “chiarezza”!
Lasciamoci effettuare -sotto gli occhi di tutti e di nostra spontanea volonta'-
qualunque tipo di test antidroga senza che ci venga, come sempre, imposto.
Diamo il buon esempio almeno una volta!!
* Deputata della Rosa nel Pugno
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