'Sono una grande estimatrice delle 'Iene', ma ritengo che in questo caso
abbiano commesso un errore. La privacy, anche quella dei parlamentari, non
puo' e non deve essere violata'. Lo dichiara a Ign, testata on line del Gruppo
Adnkronos, la parlamentare di Forza Italia Stefania Prestigiacomo.
Quanto alla proposta di Casini, l'ex ministro per le Pari Opportunita' si dice
'sorpresa perche' solo ieri avevo letto una sua dichiarazione che riguardava
proprio la riservatezza di deputati e senatori'. 'Io non mi drogo -taglia
corto l'azzurra- ma sarei pronta a incatenarmi al mio scranno parlamentare pur
di evitare un trattamento forzoso, fosse anche solo lo screening proposto dal
leader dell'Udc'. 'Spero e credo -conclude Prestigiacomo- che quella di Casini
sia stata solo una provocazione'.
'Sono pronto a dare il primo esempio effettuando il test sull'assunzione di
droghe - dichiara il consigliere regionale di Forza Italia Matteo Rosso,
accogliendo cosi' l'invito di Gianni Plinio - e ritengo sia un dovere di tutti
noi politici ridare fiducia ai cittadini, nostri elettori, sottoponendoci a
questo esame'.
'Ritengo veramente scandalosa la censura subita dalle Iene - commenta Rosso -
Cio' che e' accaduto e' veramente gravissimo ed ancor piu' grave e' il fatto
che con la censura e' stata data una sorta di immunita' alla classe politica'.
'Non reputo giusto - continua Rosso - che si debbano fare delle distinzioni
tra cittadini di serie A e di serie B, specialmente di fronte alla legge, e
tanto meno che da questi comportamenti, che giudico non corretti, si possano
trarre conclusioni sbagliate che portino a far pensare che i politici godano
di trattamenti di favore'.
'Credo che sia doveroso, specialmente da parte nostra, rappresentati dei
cittadini presso le Istituzioni - conclude il consigliere regionale - dare un
segnale di fiducia e sottoporci volontariamente al test sull'assunzione di
stupefacenti, ed io sono pienamente disponibile a dare il buon esempio'.
'Io li avrei presi a schiaffi'. Franco Califano non ha dubbi: il
servizio delle Iene, censurato dal Garante della Privacy, ha usato una tecnica
'scorretta e irrispettosa' e quindi, tutto sommato, non e' un male che non sia
andato in onda.
Fiorello, oggi a 'Viva Radio2', ha parlato di disparita' tra il trattamento
riservato ai politici e quello riservato a lui, ad altri personaggi noti e
anche alla gente comune coinvolta in casi di droga. Il 'Califfo', che in
passato e' stato anche in prigione per vicende legate alla droga, dice:
'Capisco Fiorello ma secondo me qui il problema e' un altro. Non posso
paragonare quello che e' successo a me a quello che e' capitato a questi
onorevoli. Nel mio caso - spiega Califano - c'e' stata un'indagine del pm, con
tanto di processo. Qui invece il tribunale non c'entra'.
Quello delle Iene e' stato dunque, a suo giudizio, 'solo uno scherzo ben
riuscito, ma purtroppo inutile ai fini della legge perche' se le Iene
tirassero fuori nomi e cognomi passerebbero dalla parte del torto per aver
violato la privacy degli interessati'.
"Quando si parla di droghe, cioe' di una legge che produce crimine e morti, e'
sempre opportuno che vengano gli scandali, specie se gli scandali servono a
informare le persone sulla doppia morale di buona parte del ceto politico e
sull'ottusita' proibizionista". Lo scrive Marco Cappato (Rnp),
aggiungendo che "con l'idea di test obbligatori sui parlamentari, siamo
passati velocemente dallo scandalo opportuno, a una proposta illiberale che
accentua l'immoralita' della legislazione e della politica italiana su questo
tema".
"Si puo' prevedere- prosegue- che presto qualche zelante imbecille proporra'
test nelle scuole e sul posto di lavoro, sempre -beninteso- a tutela nostra e
della pubblica salute". Il parlamentare della Rosa nel pugno chiude,
sostenendo che "continua, intanto, il vero e decennale scandalo: quello della
mancata conoscenza per il Paese della nonviolenza radicale, dell'ineleggibilita'
di buona parte della dirigenza radicale a causa delle disobbedienze civili in
materia di droghe".
'Piena solidarieta' va espressa a Le Iene che rappresentano un esempio
positivo di giornalismo. Il programma che va in onda su 'Italia Uno' continua
a dimostrare di essere capace di affrontare temi delicati a cui sono collegate
problematiche che vanno approfondite'. Lo afferma il deputato di Alleanza
Nazionale, Marcello Taglialatela, che commenta il test antidroga
realizzato su alcuni parlamentari e finito al centro di furiose polemiche.
'Sono loro che fanno le regole e poi si fanno prendere in castagna... bell'esempio.
Non mi fa piacere, ma almeno spero che, dopo averlo provato sulla loro pelle,
capiscano che accanirsi sullo sport, criminalizzare un atleta, non serve a
niente'. Gianni Bugno, ex campione di ciclismo, non ha peli sulla
lingua.
Il controllo antidroga delle Iene per lui e' paragonabile al controllo a
sorpresa di un atleta: 'A noi ci hanno fatto passare per delinquenti, sbattuti
in prima pagina: certo, abbiamo sbagliato, ma hanno trattato da delinquente
l'anello debole del sistema. Sui politici invece e' subito intervenuto il
Garante - puntualizza Bugno - se i deputati sniffano sono affari loro, se
guidano ubriachi gli tolgono la patente. Certo, sono due cose gravi entrambe,
con un iniquo trattamento, pero' nel passato quanto hanno utilizzato lo
sport...'.
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Archivio le Iene, Parlamentari e Droga al Parlamento
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