Torino avrebbe bisogno di una narcosala e forse prima o poi partira con
un' iniziativa spontanea, non ufficiale, proprio come e' successo a
Barcellona, dove tutto e' iniziato con una tenda semovibile". Cosi
Paolo Jarre, direttore del dipartimento patologia delle dipendenze
dell Asl 5 del Piemonte, ha aperto i lavori del convegno internazionale
sulla riduzione del danno in Europa e in Italia, organizzato con la
Regione Piemonte, a Torino.
"Le recenti vicende in lungo Stura Lazio, a Torino, ci insegnano che
bisogna creare luoghi diversi, luoghi protetti per il consumo, sul modello
della narcosala di Barcellona . Quest'ultima si trova nel centro della
citta', accanto alle Ramblas".
Secondo i responsabili in quelle stanze protette si e' concentrato il 20
per cento dei buchi di eroinomani.
Jarre parla di iniziative spontanee non a caso: il medico annovera tra le
sue creature anche Sottovento, un'unita' di strada che oggi compie dieci
anni e che nel 2004 in due stanzette dentro il Parco della Certosa di
Collegno, alle porte di Torino, ha aperto la nascosala , una narcosala
naturale in cui l'equipe medica, oltre a fornire informazioni, dava anche
assistenza pratica ai tossicodipendenti. Quell'esperienza duro quattro
mesi, poi fu chiusa dall amministrazione cittadina.
A Torino c'e' bisogno anche di un paio di drop-in aperti 24 ore su 24,
come a Palermo . I drop-in (centri d assistenza per tossicodipendenti)
presenti in citta', uno in Barriera di Milano gestito dall Asl 3 e uno a
Mirafiori aperto dal Gruppo Abele, oggi osservano solo orari diurni.
L'apertura notturna potrebbe essere realizzata a breve", ha dichiarato
Jarre.
"Ma l'altra iniziativa giudicata urgente per ridurre il danno delle
tossicodipendenze e l'attivazione di servizi di strada per i nuovi
consumi, sul modello di quelli parigini. Si occupano soprattutto di
cocainomani e consumatori di crack. Per trattare con questi soggetti ci
vogliono operatori con una preparazione specifica, che lavorino
principalmente di notte", ha spiegato Jarre.
L'assessore regionale alla sanita' Mario Valpreda, inaugurando i
lavori del convegno, ha dichiarato la piena disponibilita' del Piemonte ad
avviare nuove sperimentazioni che siano di comprovata efficacia.
FERRERO: MEGLIO LE STANZE DEL BUCO DELLA PORCHERIA ATTUALE
'Le stanze del buco sono meglio della porcheria a cui assistiamo tutti i
giorni'. Lo ha detto il ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo
Ferrero, intervenendo al convegno. Dai lavori e' emersa dagli
operatori la necessita' di luoghi protetti per il consumo di stupefacenti.
'Bisogna che la politica rompa il velo dell' ipocrisia per combattere una
doverosa battaglia culturale contro la costruzione dell' immaginario della
paura', ha aggiunto Ferrero. 'Dico la mia sulle stanze del buco ben
sapendo che le mie dichiarazioni verranno stigmatizzate come quelle di un
ministro mattacchione'.
E sulla recente polemica sui deputati 'tamponati', il ministro ha
aggiunto: 'Le Iene fanno male a fare scherzi, ma il Parlamento e' pieno di
persone che fanno consumo di droghe e poi promulgano leggi proibizioniste
che non riguarderanno mai loro stessi. Bisogna che la politica non sia
ipocrita'.
COMUNE SI CANDIDA A SPERIMENTARE NARCOSALA
'Di fronte ai risultati positivi delle narcosalas, scientificamente
provati, sarebbe un delitto non sperimentarle. Come sindaco, do' la mia
disponibilita' a collaborare'. Marcello Mazzu', sindaco di
Grugliasco, un comune del torinese, ha scelto il convegno sulla riduzione
del danno in Europa e in Italia, che si e' svolto a Torino, per lanciare
la sua proposta.
'Se la Regione riterra' opportuno consentire agli operatori di utilizzare
questo strumento scientifico, non ci troverei niente di male a dare la
piena collaborazione della mia amministrazione'. In Italia non esistono
esperienze di questo tipo. Con l'attuale legislazione nazionale si rischia
l arresto e la detenzione: da 8 a 20 anni di carcere Mazzu', oltre che
primo cittadino di un comune di 50 mila abitanti, e' anche medico di
medicina generale. 'Non me lo posso dimenticare', sussurra. Forse per
questo non si e' preoccupato di poter scontentare il suo elettorato,
malgrado le elezioni siano alle porte, e da' un giudizio positivo sulle
esperienze di 'stanze del buco' che sono state fatte negli altri Paesi
europei. 'I risultati di una recente ricerca scientifica pubblicata sulla
rivista 'The Lancet', effettuata in Svizzera su 7.300 soggetti, dimostrano
l' eccezionale efficacia sia per la riduzione delle morti per overdose sia
per l' elevato numero di tossicodipendenti inseriti in programmi di
recupero', spiega il sindaco. 'E di fronte a risultati simili non si puo'
che passare all' applicazione pratica. L' analisi dell' efficacia va
spogliata delle implicazioni politiche', commenta Mazzu'.
'Se la Regione Piemonte riterra' di avvalersi delle sue facolta' normative
per avviare sperimentazioni di comprovata efficacia e sorvegliate, non
vedo perche' non dovrei dare il mio assenso - continua il sindaco di
Grugliasco - C' e' bisogno che si apra un serio dibattito scientifico e
poi che si costituisca una rete. Spero di non essere il solo'.
'I sindaci che fanno scelte coraggiose -afferma Guido Tallone,
primo cittadino di un altro comune del Torinese- non debbono essere
lasciati da soli perche' loro poi devono confrontarsi con il consenso
degli elettori. Il rischio, altrimenti, e' che le iniziative coraggiose
intraprese possano rivelarsi effimere'.
Paolo Jarre, direttore del dipartimento Patologia delle dipendenze dell'
Asl 5 (a cui appartiene il comune di Grugliasco) e organizzatore del
convegno, auspica la nascita di un atelier per la riduzione del danno 'per
passare al goveno dei luoghi naturali di consumo di droghe e all'
istituzione di vere e proprie nascosalas'.
Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele, commenta: 'Forse in
Itala c' e' meno resistenza nei confronti delle 'stanze del buco' che
della legalizzazione delle droghe leggere'.
COMMENTI
Botta e risposta tra il deputato di An Maurizio Gasparri ed il
ministro della solidarieta' sociale Paolo Ferrero a proposito della
istituzione delle "stanze del buco" per tossicodipendenti. "Quella del
ministro -attacca Gasparri riferendosi all'intervento di Ferrero al
convegno internazionale sulla riduzione del danno nelle tossicodipendenze,
a Torino - e' una proposta assurda e ridicola. Un governo discutibile
quello di Prodi che propone il divieto di somministrazione di alcolici ai
minori ai quali, pero', vorrebbe regalare i luoghi per consumare
l'eroina".
"Ferrero non e' nuovo a questo tipo di uscite fuori luogo. Gia' qualche
giorno fa, le sue dichiarazioni in tema di immigrazione sono state
sonoramente smentite dal suo collega di governo, Giuliano Amato. Noi
chiediamo a Ferrero di smetterla con queste continue uscite forvianti".
La replica di Ferrero non si e' fatta attendere."L'unica cosa ridicola e'
che in questo paese non si riesce a discutere seriamente del dramma della
tossicodipendenza e che ogni ragionamento articolato sulle politiche di
riduzione del danno venga trasformato in un teatrino politico. Visto il
continuo aumento di utilizzo delle droghe, in particolare da parte dei
giovani, sarebbe opportuno cambiare registro ascoltando in primo luogo gli
operatori che ogni giorno si occupano concretamente di questo problema e
cercare di dare risposte sensate".
Alleanza Nazionale oggi ha presentato un ordine del giorno per impegnare
la Regione a dire no a qualsiasi eventualita' di sperimentazione delle
narcosala in Piemonte. 'Le stanze del buco sono un fallimento -dice
Agostino Ghiglia, consigliere regionale di An - E gia' alla
presentazione del piano sanitario denunciammo il tentativo dell' assessore
Valpreda di sperimentare le narcosala anche sul nostro territorio'.
Sono le dure reazioni di An alle argomentazioni emerse al convegno
organizzato dall' Asl 5 sulle riduzioni del danno in Europa e in Italia,
con esperienze a confronto. 'Un convegno che e' un volgare attacco alla
legge Fini sulla droga organizzato con i soldi pubblici e che la Regione
ha colpevolmente patrocinato', commenta Ghiglia.
An chiede a Valpreda di 'dire no alle narcosala ' e che venga rimosso dal
suo incarico il direttore del Dipartimento patologie da dipendenza dell'
Asl 5, Paolo Jarre, che ha organizzato il convegno. 'Le sue dichiarazioni
sono una provocazione intollerabile'. La rimozione e'
stata chiesta anche dalla Lega Nord. Il capogruppo in Regione, Oreste
Rossi, oggi in IV Commissione consiliare ha definito 'inaccettabile che un
funzionario pubblico annunci un' iniziativa in contrasto con l' attuale
normativa, come l' apertura non ufficiale di una narcosala'.
'Alle aperture dell' assessore Valpreda - ha continuato Rossi - dico che
la sanita' piemontese si accontenterebbe di servizi che funzionano, senza
bisogno di continuare a fare da capofila a sperimentazioni contro ogni
buon senso, come nel caso della Ru486 e la circoncisione rituale'.
'Un convegno sulla riduzione del danno e sulle politiche di bassa soglia
e' utile e legittimo -dice il capogruppo della Margherita in Regione,
Stefano Lepri- perche' si tratta di una strategia necessaria per
agganciare i tossicodipendenti e per ridurre i rischi per la loro salute'.
Ma, aggiunge Lepri, 'alcune azioni suggerite, come le narcosala, non ci
convincono e sono gia' state escluse qualche anno fa dalla giunta
Chiamparino'.
'Inoltre le politiche di riduzione del danno non sono sufficienti e
occorre dare priorita' alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione,
specie attraverso il benemerito operato delle comunita' terapeutiche del
privato sociale, e alle azioni per il reinserimento sociale e lavorativo'.
Infine l' assessore alle politiche sociali del Comune di Torino, Marco
Borgione, di cui ieri gli organizzatori del convegno avevano
sottolineato l' assenza, precisa: 'Il difetto di comunicazione tra enti ha
fatto si' che i non sia stato coinvolto ne' nel definire la data ne' il
percorso ne' tantomeno gli argomenti dell' iniziativa, di cui non ero a
conoscenza'.
'La mia attenzione al tema, comunque, e' viva e auspico un confronto sui
temi della prevenzione, del trattamento e della riduzione del danno'.
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