"Se viene cancellata la legge contro la droga che porta il mio nome daremo
vita ad una grande manifestazione di piazza insieme a molte mamme e a molti
papa'". Lo annuncia Gianfranco Fini, intervistato da Repubblica Tv.
"Non esiste una distinzione tra droghe leggere e pesante, lo dicono le Nazioni
Unite". E sull'inchiesta delle Iene sul consumo di droga da parte dei
parlamentari, Fini dice: "Coloro che hanno fatto ricorso al Garante hanno
sbagliato perche' hanno confermato l'idea dell'ipocrisia".
COMMENTI
"Se mi capitasse mi farei una canna, e non ho problemi a dirlo". E' quanto
afferma il senatore del Gruppo Verdi - Pdci Mauro Bulgarelli in
un'intervista rilasciata al mensile 'Donna Moderna' in edicola questa
settimana. "Ho presentato due disegni di legge per abolire la Fini -
Giovanardi e autorizzare la vendita delle droghe leggere. Sono un fan de Le
Iene. Hanno realizzato una fantastica provocazione in Parlamento, che fa
piazza pulita di molte ipocrisie. Il campione del test effettuato alla Camera
e' di soli 50 deputati, mi sembra attendibile. Le percentuali di consumo di
stupefacenti in Italia non sono molto diverse: il Parlamento e' uno specchio
del Paese. Se c'e' una cosa che detesto, per cultura e formazione personale,
e' la dipendenza da qualcosa o qualcuno. Ma sono convinto che marijuana e
hashish non creino dipendenza, ne' danni superiori al tabacco.
La cocaina - puntualizza il senatore dei Verdi - non so cosa sia. Mentre
l'ultimo spinello l'ho fumato insieme a un gruppo di antiproibizionisti otto
mesi fa, in un sit-in di protesta contro l'approvazione della legge Fini-
Giovanardi. Adesso chi vuole fumare hashish e marijuana deve ricorrere al
mercato clandestino. Cioe' agli spacciatori, spesso gli stessi che vendono
anche cocaina ed eroina. E' l'illegalita' che crea un legame tra i diversi
tipi di droga. La morale non c'entra, ma la salute, si'. Di alcol e fumo
muoiono ogni anno migliaia di persone, di cannabis nemmeno una".
Gianfranco Fini "farebbe bene a fare meno propaganda: negli anni passati con
le politiche degli annunci c'e' stato molto piu' uso della cocaina, piu'
problemi per i giovani e meno interventi contro la delinquenza che si
arricchisce grazie al proibizionismo demagogico". Il leader dei Verdi
Alfonso Pecoraro Scanio replica cosi' al presidente aennino che si e'
detto pronto a mobilitare la piazza contro eventuali modifiche alla legge
Fini-Giovanardi sulla droga.
Quanto alla cautela di Fini sull'uso terapeutico della cannabis, "il dovere di
fare leggi moderne e innovative- osserva il ministro dell'Ambiente difendendo
il provvedimento varato ieri in consiglio dei ministri- e' un dovere di tutta
la classe politica, non riguarda solo il centrosinistra".
'L'onorevole Fini ha giustamente sottolineato che per le Nazioni unite non
esiste 'distinzione tra droghe leggere e pesanti'. Quel che pero' ha
dimenticato di ricordare e' che le varie sostanze proibite, sia che si tratti
di piante o dei loro derivati, sono state inserite nelle tabelle delle
Convenzioni internazionali sulle sostanze psicotrope senza nessuna motivazione
tossicologica. Invece che scendere in piazza contro la riforma della legge che
porta il suo nome, se veramente le preoccupazioni di An sono quelle di
tutelare la salute degli italiani, si uniscano a noi nella richiesta di una
revisione delle Convenzioni Onu in materia di stupefacenti'. Lo afferma
Marco Cappato, eurodeputato della 'Rosa nel pugno'.
'Potremmo insieme guadagnare una riforma dell'impianto globale
proibizionista, incentivando legislazioni fondate su dati scientifici e non
sulle imposizioni dogmatiche dei governi. La ricerca sul papavero, sulla
foglia di coca o sulla cannabis ci farebbe tra l'altro scoprire che esistono
degli sbocchi industriali non tossici di quelle piante. Continuare a proibirne
lo sviluppo concorre invece, tra le altre cose, a mantenere nella poverta' o
in guerra decine di popolazioni in Asia, Africa e America latina. Un ex
ministro degli Esteri Queste cose dovrebbe conoscerle'.
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Archivio le Iene, Parlamentari e Droga al Parlamento
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