Arezzo Wave, il festival rock arrivato quest'anno alla ventesima edizione, non
potra' piu' svolgersi ad Arezzo. La clamorosa decisione, unilaterale, e' stata
presa da Mauro Valenti, presidente della fondazione di Arezzo Wave e
inventore della manifestazione, a pochi giorni dal
servizio de Le Iene,
su Italia 1, che metteva in luce lo spaccio di droga all'interno del campeggio
allestito per ospitare i ragazzi che assistono ad Arezzo Wave.
Valenti ha reso noto la decisione con una lettera aperta alla citta' rivelando
che, tra l'altro, una valutazione in questo senso era gia' in corso con
l'amministrazione comunale: 'a causa della sua continua crescita, stavamo
valutando -scrive Valenti- se la citta' fosse in grado di continuare ad
accogliere la manifestazione, e i progetti ad essa collegati o se, come un
albero cresciuto in un vaso ormai stretto, fosse giunto il momento di cambiare
il contenitore e quindi citta'.
L'unico freno a quest'ultima ipotesi era l'affetto e il senso di appartenenza
che ci legava al territorio'.
La manifestazione, unica nel suo genere, da anni era al centro di un dibattito
legato alla capacita' di Arezzo di accoglierla, tenuto conto dell'enorme
sviluppo che ormai aveva avuto. Indubbiamente il filmato girato durante
l'ultima edizione dalle Iene, girato nel campeggio che viene allestito alle
porte della citta' in occasione della manifestazione, ha accelerato la
decisione. 'La vicenda del filmato ci ha fatto accelerare la decisione, non
tanto per le immagini proposte, e' chiaro che siamo contro lo spaccio e il
commercio di droga, quanto per la reazione delle forze politiche locali al
riguardo'. 'Se e' scontata per il gioco delle parti, la critica di alcuni
esponenti dell'opposizione di centrodestra, lo stupore ci viene
dall'assordante silenzio di gran parte dei partiti della maggioranza e degli
amministratori locali che non ci hanno inviato il proprio sostegno, ne' lo
hanno reso di pubblico dominio confermando cosi' l'assoluta indifferenza nei
confronti del progetto e del futuro della manifestazione'.
Giovedi' scorso il consiglio comunale aveva deciso, all'unanimita', di
convocare una prossima assemblea aperta alla citta' per valutare come Arezzo
si rapporta alla manifestazione e cosa si poteva e si doveva fare per
comprendere, prevenire e intervenire nel pesante disagio giovanile alla base
del forte consumo di stupefacenti. 'L'inevitabile conseguenza di tutto cio'
e', nostro malgrado, la ricerca di una nuova dimensione per la nostra
rassegna. Il prossimo anno quindi chi ci vuole bene, e spero che siate molti,
purtroppo dovra' fare qualche chilometro in piu' per ascoltare la nostra
musica'.
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