'Desidero esprimere un ringraziamento sincero al Ministro della Salute Livia
Turco, per la serieta' e correttezza dimostrate nella formulazione del decreto
sulla detenzione ad uso personale delle droghe leggere". Lo ha dichiarato
Enzo Bianco, dell'esecutivo nazionale della Margherita.
"In merito all'intera vicenda mi sembra che le polemiche dei giorni scorsi
siano state inutili e strumentali. Il ministro Turco ha portato avanti
un'indagine seria e senza preconcetti, evitando arrendevolezze o atteggiamenti
irrazionali - un'insidia possibile, data la delicatezza del tema trattato -
dalla quale e' scaturito un provvedimento, conclude Bianco, senza dubbio
equilibrato e coerente.
'Il decreto Turco che raddoppia la quantita' di cannabis per uso personale e'
inaccettabile e diseducativo, perche' va contro i valori e la liberta''. Lo
afferma Salvo Musumeci, componente della Direzione regionale di
Alleanza siciliana, annunciando la proposta di costruire un comitato 'Droga?
No grazie' aperto ad associazioni, sindacati e cittadini. Per aderire si puo'
inviare un fax allo 095-0932273 o un e-mail all'indirizzo droganograzi@libero.it.
'L'obiettivo -ha spiegato Musumeci- e' chiedere l'abrogazione del decreto, se
necessario anche attraverso una mobilitazione di piazza. L'iniziativa di
Alleanza siciliana e' rivolta a quanti condividono la necessita' di levare un
grido di protesta contro il Parlamento che entro 60 giorni dovra' approvare il
decreto legge del ministro della Salute, Livia Turco'.
"In questi anni e' successo spesso che una persona che portava il fumo per
tutto il gruppo di amici finisse in prigione per spaccio. E' opportuno che
vengano depenalizzate queste pratiche concrete, la gestione di gruppo e per il
gruppo del fumo. Se un gruppo e' ampio e' facile arrivare a una quantita' alta
di spinelli. Lo spaccio ha caratteristiche di altra natura per quanto riguarda
le quantita'. Questa norma evita che nelle forme quotidiane le persone che
consumano la cannabis non finiscano dentro con accuse anche pesanti". Ha
risposto cosi', il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero ai
microfoni di Radio Luiss, sulla questione del decreto Turco e
dell'innalzamento dei quantitativi consentiti di cannabis.
Quanto alla corrispondenza, calcolata da alcuni giornali, di mille milligrammi
di cannabis a 40 spinelli, Ferrero ha precisato che "evidentemente nelle
pratiche quotidiane bisogna vedere la definizione esatta del numero di
spinelli a cui corrisponde la quantita' di principio attivo resa legale dal
decreto Turco, una definizione abbastanza complicata. Usare il numero di 40 e'
discutibile e il confine e' molto aleatorio". "Inoltre il decreto Turco non
equipara nemmeno il quantitativo di cannabis a quello di cocaina gia' presente
nelle tabelle. Il precedente governo aveva inserito un quantitativo
tollerabile di cocaina molto piu' alto di quello della cannabis: in questo
modo un consumatore di cocaina quasi mai veniva identificato con uno
spacciatore, cosa che capitava spesso invece per i consumatori di cannabis. Si
trattava di una scelta poitica che io ritengo totalmente sbagliata. Ora la
soglia tra le due sostanze e' quasi simile, anche se per la cannabis il
livello rimane ancora al di sotto della cocaina".
Ma il ministero da lui presieduto, ha voluto ricordare Ferrero, non si occupa
solo del problema delle droghe e della dipendenza da esse. "Ci sono cose che
fanno notizia e cose che non la fanno. La modifica delle tabelle fa molta
notizia - ha chiarito - La consulta sui problemi legati al consumo di alcol e
quella sulle dipendenze (non solo dalle droghe ma anche dai videogiochi e dal
doping), il nostro lavoro per elaborare proposte di sensibilizzazione dei
ragazzi riguardo al consumo dell'alcol, il piano approntato insieme al
ministero dell'Istruzione, che partira' tra qualche settimana, per
sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori e i loro genitori sulle
dipendenze gravi e sulle droghe e spiegarne le differenze e la natura. Sono
tutte iniziative che non conquistano le pagine dei giornali nello stesso modo.
Noi stiamo lavorando su tutti questi temi e anche sulla modifica della
legislazione i cui pilastri sono: distinzione netta droghe leggere-droghe
pesanti; pericolosita' delle sostanze (che si e' molto annebbiata in questi
anni); distinzione spaccio-consumo; attenzione alla prevenzione e
all'informazione; politiche di riduzione del danno, cura delle patologie date
dalla dipendenza".
'Il provvedimento sullo 'spinello' significa che in Italia la
liberalizzazione dell'uso e della diffusione della cannabis e' stata fatta.
Infatti portare la dose 'minima consentita ad uso personale' da 500mg a 1000mg
significa la possibilita' di comprare e detenere fra i 35/40 spinelli. Ma il
fatto grave e' che il Decreto Turco permette di acquistarli ogni giorno'.
Lo sottolinea Giulio Conti, di An, componente della commissione Affari
sociali della Camera.
'Siccome neppure un elefante puo' consumare 35/40 spinelli al di', detenerne
un tale numero e comperarne altrettanti ogni giorno, significa che la
liberalizzazione dell'uso e dell'acquisto di tale sostanza e' cosa fatta. La
marijuana in Italia e' stata liberalizzata e forse la Ministra Turco neppure
si e' accorta del reato che ha compiuto'.
'Premesso che sono contraria all'uso di qualsiasi sostanza stupefacente, sono
convinta che il tema sia stato volutamente mal posto. Ad esso, infatti, il
centrodestra ha dato una connotazione ideologica che non gli appartiene e non
gli deve appartenere. La domanda da porsi e' solo una: e' giusto che un
giovane vada in carcere per aver detenuto un grammo di principio attivo di
cannabis?' Con queste parole la senatrice dell'Ulivo Marina Magistrelli
interviene nel dibattito sollevatosi a seguito del decreto del ministro della
Salute Livia Turco che modifica i quantitativi di detenzione personale di
cannabis.
'Il centrosinistra sostiene che il carcere debba essere comminato solo per i
reati veramente gravi. Il centrodestra, invece, negli anni di governo ha
voluto da una parte punire con il carcere chiunque fosse trovato in possesso
della quantita' necessaria per preparare una ventina di spinelli e dall'altra
depenalizzare moltissimi reati ben piu' gravi e importanti'.
'Il giudizio dell'Ulivo non cambia rispetto all'uso delle sostanze
stupefacenti. Semplicemente si ritiene che in galera ci debba andare chi ha
commesso reati gravi e che necessitano di correttivi e interventi drastici.
Non certo - conclude Magistrelli - per aver detenuto un grammo di cannabis'.
'La repentina decisione del ministro Turco di raddoppiare la dose per uso
personale delle droghe cosiddette 'leggere' lascia profondamente interdette le
famiglie' . E' quanto afferma in una nota diffusa oggi il 'Forum delle
Famiglie' che riunisce 41 associazioni in rappresentanza di circa tre
milioni di famiglie italiane.
Il motivo del dissenso, per il Forum delle famiglie, nasce in primo luogo 'per
la quantificazione: quaranta spinelli o dosi equivalenti di altre sostanze
piu' che una modica quantita' rappresentano una scorta mensile o piu'
probabilmente la dotazione quotidiana di uno spacciatore. Poi per le modalita':
nessuna consultazione preliminare, nessun dibattito tra le associazioni che
rappresentano i soggetti interessati alla materia, nessun approfondimento'.
'La sollevazione praticamente plebiscitaria delle comunita' terapeutiche -si
legge nel comunicato- la dice lunga sul consenso degli 'addetti ai lavori'
alla scelta che il ministro ha evidentemente consumato in solitudine o forse
in compagnia dei sostenitori della liberalizzazione della droga presenti nella
maggioranza di governo. Infine per l'amara constatazione che ora le famiglie
sono lasciate ancora un po' piu' sole ad affrontare il dramma della
tossicodipendenza fin dalle piu' precoci manifestazioni come per l'appunto
puo' essere il consumo di droghe 'leggere''.
'Lo Stato eliminando di fatto ogni limite (educativo prima ancora che
repressivo) al possesso di quelle droghe 'leggere' e di conseguenza
rinunciando ad ogni controllo sul loro commercio non fa altro che lavarsi le
mani di un dramma sociale devastante per i giovani che ne sono preda e per le
loro famiglie'
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