Innalzato da 500 a 1.000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis
espresso in principio attivo detenibile ad uso esclusivamente personale. Lo ha
deciso oggi, di concerto con il ministro della Giustizia e sentito il
ministero della Solidarieta' sociale, un decreto del ministro della Salute
Livia Turco.
'In attesa del provvedimento di riforma della legge Fini-Giovanardi, che resta
nostro obiettivo modificare profondamente come previsto dal programma di
Governo -precisa in una nota la responsabile della sanita' italiana- ho
ritenuto di intervenire per far si' che migliaia di giovani non debbano
varcare le soglie del carcere o essere vittime di un procedimento penale per
aver fumato uno spinello, come sta purtroppo avvenendo ora a seguito della
legge del centro destra'.
Pertanto i cittadini che saranno trovati in possesso di quantitativi di
cannabis al di sotto del nuovo limite di 1.000 milligrammi, 'potranno essere
oggetto solo di sanzioni amministrative senza incorrere nelle presunzione di
spaccio e nei provvedimenti punitivi che, in base alla legge Fini-Giovanardi,
potevano arrivare fino all'arresto e al carcere per quantitativi
realisticamente ascrivibili ad un uso personale'.
Il nuovo valore soglia contenuto nel decreto emanato oggi 'deriva dalla
moltiplicazione per 40, anziche' per 20 come previsto dalla vecchia tabella
varata dal precedente Governo, della 'dose media singola' che e' pari a 25
milligrammi. Secondo l'attuale legge sulla droga - ricorda il ministero della
Salute - per 'dose media singola' si intende la 'quantita' di principio attivo
per singola assunzione idonea a produrre in un soggetto tollerante e
dipendente un effetto stupefacente e psicotropo''.
Tuttavia quella operata con il decreto di oggi, non e' che 'una prima
correzione delle tabelle contenenti i valori massimi quantitativi delle
sostanze stupefacenti per uso esclusivamente personale'. Si attendono, dunque,
nuovi 'ritocchi' alla legge Fini-Giovanardi.
'Con cio' -puntualizza la Turco- non si intende liberalizzare l'uso della
cannabis ma, molto piu' responsabilmente, far rientrare tali comportamenti
nocivi per la salute tra gli atti da prevenire e non da reprimere con pene che
possono arrivare fino al carcere. Il problema della droga, e' bene
sottolinearlo ancora una volta sta nell'illegalita' diffusa attorno al
traffico e al commercio e non nel consumo individuale, contro il quale non
servono ne' il carcere ne' i ricoveri coatti. La cosiddetta 'tolleranza zero'
verso i consumatori non e' infatti riuscita a scardinare il business della
droga in nessuna parte del mondo, mentre la via giusta e' quella
dell'accoglienza sociale per le persone e le famiglie che vivono il dramma
della droga, decriminalizzando le condotte legate al consumo e concentrando il
lavoro delle Forze dell'ordine e della Magistratura verso quei criminali che
sono i trafficanti e gli spacciatori'.
COMMENTI
'Male, molto male. Non e' cosi' che si risolvono i problemi della droga e
della tossicodipendenza'.
E' decisamente negativo il commento di don Antonio Mazzi, fondatore di
Exodus, al decreto che raddoppia la quantita' di cannabis per uso personale,
che riserva parole di critica al governo: 'mi ero illuso che le cose potessero
andare diversamente'.
'Cosi' - spiega - facciamo solo confusione ed aumentiamo i capricci della
gente. E non credo che la societa' debba favorire i capricci e non sia capace
di dire no. Non sono proibizionista ma dico le cose chiaramente'.
'Mentre si fa una campagna contro il fumo -osserva ancora don Mazzi-
dall'altra si delibera lo spinello che, sul piano dei capricci, e' piu'
pericoloso del fumo'. Il prete, fortemente critico nei confronti della legge
Fini-Giovanardi, riserva parole dure al governo 'che non affronta il problema
a 360 gradi. Ha fatto tante parole, aveva promesso di metterci tutti intorno
ad un tavolo e di rivedere la legge, non in chiave proibizionista ne' per le
stanze del buco, ed invece... noi vogliamo essere ascoltati. Mi ero illuso che
le cose potessero andare diversamente ed invece ognuno nel governo va per
conto suo'.
'L'aumento da 500 a 1000 mg di quantitativo giornaliero di cannabis, e' un
regalo agli spacciatori, un continuo alimento sostanzioso di chi lucra sulla
fragilita' del povero tossicodipendente'. E' quanto sostiene, in una nota, il
senatore della Lega Massimo Polledri dopo l'annuncio del ministro
Turco.
'Raddoppiando la dose, il trio ministeriale Turco-Mastella-Ferrero spera che
gli italiani si drogano per dimenticare le sciocchezze di questo governo. Ma
purtroppo questa e' una cosa seria, significa non pensare al povero
tossicodipendente, ma fare un regalo agli spacciatori che sono per il 70 per
cento extracomunitari e quindi di riflesso alimentare le varie mafie che
gestiscono lo spaccio'.
Dal punto di vista ideologico, secondo il senatore del Carroccio, e' evidente
'che questo governo e questa maggioranza vogliono minare la famiglia in tutti
i modi, distruggerla inserendo inserendo forme di stagnazione della realta'.
Fa parte di un progetto in cui le famiglie sono distrutte, dove non c'e' piu'
una identita', dove tutti i desideri diventino diritto, come per drogarsi la
mattina alla sera, perche' con mille milligrammi uno si droga dalla mattina
alla sera'.
'Questo governo chiede sacrifici a tutti tranne a chi si droga'. Il capogruppo
vicario della democrazia cristiana alla Camera Giampiero Catone,
critica cosi' il decreto ministeriale che ha aumentato il quantitativo di
cannabis per uso personale da 500 a 1000 milligrammi. 'Se l'elevazione del
quantitativo massimo per uso personale della cannabis e' stato oggi adottato,
in attesa del provvedimento di riforma della legge Fini-Giovanardi, si fa
presto ad intuire che questo governo adottera' la politica irresponsabile del
'piu' droga per tutti''.
Se il raddoppio della detenzione di cannabis per uso personale 'e' il primo
passo per una modifica della legge, e' benvenuto'. Lo ha detto Lucio
Babolin, presidente del Cnca (Coordinamento nazionale comunita' di
accoglienza) in relazione al decreto firmato dal ministro della salute.
'E' un buon segnale se si parte dalle tabelle, si passa cioe' dalla parte
amministrativa, per modificare la legge'. E' evidente che il prossimo passo
ora dovra' essere la messa a punto del ddl e su questo, Babolin critica
l'Esecutivo: 'persiste una modalita' di lavoro che non coinvolge il privato
sociale. Noi finora siamo stati tagliati fuori. Sappiamo che esiste un testo
che gira fra i ministeri ma non ne sappiamo niente e non e' positivo visto il
ruolo che ricopriamo'.
"Il governo da un lato aumenta il ticket per il pronto soccorso, portandolo a
27 euro, dall'altro raddoppia la quantita' di cannabis, considerata uso
personale, rivedendo le tabelle previste dalla legge Fini. In sostanza, si fa
pagare di piu' alla gente per curarsi e si consente di far circolare piu'
droga per avvelenarsi o, forse, per dimenticare, in stato di incoscienza, le
politiche fiscali e sanitarie del governo che danneggiano i cittadini".
E' l'accusa che il deputato di An, Maurizio Gasparri, lancia a Prodi e
al suo governo in un comunicato. "Che vergogna. Si paga di piu' per curarsi, e
ci si puo' avvelenare di piu' drogandosi. E' l'anticamera del tentativo di
legalizzare le droghe. Sconfiggeremo questo governo che tartassa i cittadini,
e offre ai giovani, invece che lavoro, droga libera".
"Il decreto ministeriale approvato oggi riguardo il quantitativo di cannabis
per uso personale è un piccolo passo avanti". Lo afferma Fidel Romano
della Federazione dei Giovani Socialisti. "Ora però non si può fare marcia
indietro e deve subito essere discussa la proposta dei nostri deputati per la
liberalizzazione delle droghe leggere e per la riduzione del danno".
Questa la dichiarazione dell'on. Donatella Poretti della Rosa nel
Pugno:
Erano mesi che aspettavamo il decreto per rivedere all'insu' le tabelle sulla
quantita’ massima di cannabis da detenere, e che distinguono un consumatore da
uno spacciatore. Era un atto dovuto e promesso fin da giugno da parte del
ministro della Salute, nonche’ in campagna elettorale.
La legge Fini-Giovanardi aveva riformato non solo la legge sugli stupefacenti,
annullando l’esito di un referendum con cui era stata abolita la dose
giornaliera, ma aveva avuto per un incredibile gioco del destino la sua piena
applicazione proprio durante il Governo di centrosinistra. Oltre il danno, la
beffa, insomma. Una situazione non piu’ prorogabile e non piu’ sostenibile!
Ben venga percio’ la misura di rivedere le tabelle e di raddoppiare le
quantita’ (da 500 a 1000 milligrammi) per evitare che un consumatore di
cannabis finisca in carcere tra spacciatori e trafficanti, ma ora occorre dare
una spallata e decidere politicamente senza piu' rimandi: eliminare le
sanzioni, tutte anche quelle amministrative, per i consumatori di
stupefacenti, nonche' studiare e progettare nuove politiche sulle droghe in
direzione della legalizzazione.
Regolamentare i fenomeni sociali e’ l’unica strada percorribile per tenerli
sotto controllo ed evitare lo straripamenti nell’illegalita’, nella
clandestinita’ e nel relegare comportamenti individuali in sfere perseguibili
penalmente. Ad oggi in nessuna parte del mondo la mera politica punizionista
ha ottenuto risultati positivi, prendiamone atto e voltiamo pagina!
Questa la dichiarazione di Francesco Piobbichi, responsabile del
settore droghe del Prc:
Il raddoppio delle quantità del principio attivo della cannabis in tabella è
un segnale importante, un piccolo passo in avanti per quanto riguarda
l'attuazione del programma dell'Unione sulle droghe, ma un passo in avanti
significativo se si considera lo scontro simbolico che sul tema delle sostanze
si gioca da sempre. Da guardare con attenzione inoltre è il segnale che
indirettamente il Governo invia alle forze dell'ordine. Adesso dobbiamo
proseguire nella strada della costruzione in tempi rapidi di una nuova legge
sulle droghe che distingua tra quelle leggere e pesanti, tra spaccio e consumo
in termini ancora più chiari, e che dia la possibilità agli interventi sociali
di espandersi a detrimento della cultura autoritaria che ereditiamo dal centro
destra. Molto ci sarà da fare per abrogare la Fini-Giovanardi e superare la
309, ma il segnale che arriva dal governo ci rincuora.
"Le modifiche introdotte dal Decreto Turco circa l'aumento di quantitativo
giornaliero di cannabis delineano una politica omicida del Governo in tema di
tossicodipendenza. Gli spacciatori e i trafficanti ringraziano il Governo
Prodi per aver loro consentito in un quadro normativo repressivo un aumento
del loro fatturato". Così dichiara in una nota Alessandra Mussolini,
europarlamentare di Alternativa Sociale.
"In particolare, la Turco in questo modo aumenta i profitti delle varie mafie
e incentiva il ricorso della manodopera extracomunitaria che rappresenta oltre
il 70 per cento - continua il segretario nazionale di Azione Sociale - Si
colpiscono così le vittime, le famiglie e la società più in generale. Un'altra
perla di un Governo irresponsabile che deve essere mandato a casa subito".
'Con un governo che litiga su tutto, la notizia del giorno e' che ben tre
ministri sono riusciti invece a mettersi d'accordo almeno su un argomento,
ovvero la droga. Il ministro Turco, di concerto con Mastella e Ferrero, ha
deciso infatti di raddoppiare i quantitativi di cannabis per uso personale. E'
l'ennesima prova che a comandare davvero in questo governo e' la sinistra
estrema che tiene sotto scacco l'intero governo. E' semplicemente uno
spettacolo disarmante'. Lo afferma Roberta Angelilli, capodelegazione
di An al Parlamento europeo.
'Noi pensavamo che circa 20 spinelli fossero gia' un limite molto generoso per
distinguere la presunzione di uso personale e la presunzione di spaccio.
Aver portato il limite a 40 spinelli e' un azzardo senza base scientifica, un
segnale diseducativo e sbagliato per i giovani. Aggiungo pero' che
quest'innalzamento riconosce anche la validita' di fissare una soglia fra la
presunzione di uso personale e la presunzione di spaccio cosi' come aveva
stabilito la legge Fini-Giovanardi'. Lo ha dichiarato l'on.Carlo Giovanardi
dell'UDC.
'Con tutti i problemi che ha la sanita', e che certo la Finanziaria non
risolvera' introducendo il ticket nei Pronto Soccorso ospedalieri, il ministro
Turco sembra particolarmente attenta ad accontentare le richieste dei radicali
e di una parte del suo partito, per quanto riguarda la lenta, inesorabile,
progressiva e irresponsabile liberalizzazione delle droghe'. Lo afferma, in
una nota, il vicepresidente Udc in Commissione Affari Sociali alla Camera,
Luisa Capitanio Santolini.
'Che senso ha - chiede l'esponente centrista - aumentare il quantitativo di
cannabis per uso personale? La precedente legge Giovanardi fissava in circa 20
spinelli al giorno il limite di detenzione personale, ora diventano quaranta.
Non si rischia che una quantita' cosi enorme serva anche per spacciarla ad
altre persone?'. 'Non e' questo - conclude Santolini - un grave cedimento nei
confronti dei ragazzi che con gli spinelli esprimono il loro disagio? La
salute e la salvaguardia dei giovani passa anche e soprattutto attraverso
provvedimenti di questo genere, ed ancora una volta le famiglie, invece di
avere accanto le istituzioni, sono abbandonate nel difficile compito di
crescere ed educare e i figli'.
'La legge Fini operava come elemento dissuasivo Posizione pericolosa e
ipocrita quella assunta dal governo con l'irragionevole innalzamento della
quantita' tollerata di detenzione di sostanza stupefacente di hashish e
marjuana. Con quel decreto del ministero della Salute, tutto il governo si
prende una gravissima responsabilita' perche' innalzare da 500 a 1000
milligrammi il quantitativo massimo di cannabis detenibile significa
moltiplicare il contagio a causa delle droghe per migliaia di giovani sui
quali fino ad oggi la severita' della legge Fini operava come elemento
dissuasivo'. Lo afferma Enzo Fragala' di An.
'Mi piace molto di piu' la Turco che consente l'uso di medicinali in cui e'
presente la cannabis, rispetto a quella che aumenta le dosi che rientrano
nell'uso personale'. Lo afferma Silvana Mura, deputata di Idv, che
aggiunge: 'Un conto infatti e' alleviare le sofferenze di chi soffre, altro e'
consentire un maggior consumo di sostanze stupefacenti che sono comunque
dannose per la salute. Forse tra le varie misure che il ministro della Salute
poteva adottare questa non era proprio tra la piu' urgenti. Andare in carcere
per uno spinello sara' anche eccessivo, ma anche raddoppiare la dose
consentita non e' un bel segnale nella battaglia contro l'uso delle droghe'.
'La modifica oggi introdotta dal Ministro Turco alle 'tabelle' sulla cannabis
sono ragionevoli e tali dovrebbero apparire anche a chi, sul fronte
proibizionista, a cui la Turco, peraltro, appartiene, hanno sempre smentito la
volonta' di dissuadere i consumatori di droga con la minaccia della
detenzione': cosi' Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori
Liberali e deputato di Forza Italia.
'Anche i proibizionisti, peraltro - aggiunge - dovrebbero consentire sul fatto
che la galera va inflitta agli spacciatori e ai trafficanti di droghe
proibite, e non agli acquirenti incauti e disinformati sui 'limiti consentiti'.
Detto questo, il problema rimane la legge, anzi l'impianto della legislazione
proibizionista, che il centrodestra ha relativamente indurito e aggravato
negli effetti, che il centrosinistra ha in passato (sempre con la Turco,
allora agli Affari Sociali) 'amministrato' senza introdurre alcuna riforma di
sostanza, e che, in questa legislatura, la coalizione dell'Unione sembra
intenzionata tutt'al piu' a 'ritoccare', senza metterne in discussione i
principi di fondo'.
"La modifica introdotta dal ministro Turco e' condivisibile e rappresenta un
primo passo per togliere quella vergogna per cui con pochi spinelli si va in
carcere. Noi Verdi, pero', riteniamo indispensabile cambiare radicalmente la
legge Fini-Giovanardi". Lo afferma il verde Paolo Cento, conversando
con i giornalisti a Montecitorio.
"La lotta alle droghe - prosegue - si fa con la prevenzione e la riduzione del
danno e tenendo separato il mercato della cannabis e dei suoi derivati da
quello delle droghe pesanti".
"Ragazzi, spinellatevi pure a volonta': il governo, cioe' lo Stato, benedice e
approva': e' questo il messaggio devastante che il ministro della Salute (?),
Livia Turco, di concerto con il ministro sedicente cattolico della Giustizia,
Clemente Mastella, trasmette ai nostri giovani'. Cosi' l'onorevole Riccardo
Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia,
presidente nazionale della Consulta etico-religiosa e membro dell'esecutivo
politico nazionale del partito, commenta il decreto ministeriale con cui il
ministro della Salute, Livia Turco, di concerto con il ministro della
Giustizia, Clemente Mastella, e sentito il ministro della Solidarieta'
Sociale, Paolo Ferrero, ha raddoppiato, rispetto a quanto previsto dalla legge
Fini, la quantita' massima di cannabis detenibile per uso personale.
'Siamo al paradosso: la Turco -afferma Pedrizzi- combatte la droga
favorendone, promuovendone una maggiore diffusione... Non solo: aumentare,
anzi raddoppiare, la quantita' di cannabis detenibile liberamente, significa
aumentare, anzi raddoppiare, l'impunibilita' degli spacciatori, quelli che
vanno davanti alle scuole a vendere spinelli ai nostri figli. La misura
annunciata dalla Turco, quindi, e' a favore dei pusher'.
'Infatti, -spiega l'esponente di AN- ci volevano oltre 20 spinelli per
contenere i 500 milligrammi di tetraidrocannabinolo (il principio attivo della
cannabis) che la legge Fini individuava come soglia per distinguere tra la
detenzione a fine di uso personale e quella a fine di spaccio. E ce ne
vogliono oltre 40 per contenerne i 1000 milligrammi fissati dalla Turco'.
Secondo Pedrizzi chi andra' in giro con oltre 40 spinelli in tasca non sara'
certo per uso personale ma pre 'spacciarli o comunque cederli ad altri.
Percio' e' profondamente falso sostenere, come fa la Turco, che con la
quantita' indicata dalla legge Fini, si andava in carcere per uno spinello. In
base a tale normativa nessun detentore di uno spinello e' stato condannato
alla galera: ad esso e' stata rivolta una semplice sanzione amministrativa'.
"Il raddoppio delle quantita' del principio attivo della cannabis in tabella
e' un primo importante risultato. Bene il Ministro Turco, la modifica e'
pienamente condivisibile e rappresenta un ottimo segnale. Ora si pensi
all'abrogazione della legge Fini-Giovanardi, perche' la lotta alla droga si fa
con la prevenzione". E' quanto afferma Pino Sgobio, capogruppo dei
Comunisti italiani alla Camera.
'Come promesso, la ministra Turco ha emanato il decreto che raddoppia i
quantitativi di cannabis detenibili per uso personale. Si tratta di un primo
significativo atto di governo rispetto ad un fenomeno che, pur coinvolgendo
milioni di consumatori per lo piu' giovani, e' oggi lasciato letteralmente
nelle mani della criminalita' organizzata'. La segretaria di Radicali
Italiani, Rita Bernardini, ritiene che 'ora si tratta di andare avanti
tenendo ben presenti sia i risultati popolari del referendum del 1993 che
depenalizzarono la detenzione per uso personale, sia la necessita' ispirata a
ragionevolezza di non considerare ugualmente pericolose tutte le droghe
(l'eroina non puo' essere equiparata alla cannabis come fa la legge Fini
Giovanardi) sia, infine, di fare una seria valutazione di quanto costa e cosa
rende alla societa' il proibizionismo sulle droghe'.
"E' un provvedimento moderato di riequilibrio". Il ministro della Solidarieta'
sociale Paolo Ferrero, a margine di un convegno sulla "responsabilita'
sociale di impresa", promosso dall'Unione industriali di Roma, commenta cosi'
il decreto varato oggi dal ministro della Salute Livia Turco, che innalza le
quantita' massime di cannabis, detenibili per uso personale.
"Le tabelle fatte dal precedente governo- denuncia Ferrero- prevedevano un
innalzamento del principio attivo della cocaina e la diminuzione di quello di
altre sostanze, tra cui la cannabis".
Il provvedimento della Turco, concertato col ministero della Solidarieta'
sociale, riequilibra i massimi tabellari in modo da non "accanirsi
particolarmente sui ragazzini che consumano cannabis". Le proteste del
centro-destra? "Avendo fatto le tabelle in quel modo- polemizza Ferrero-
evidentemente ritenevano piu' pericolosa la marijuana che la cocaina".
Il ministro ha, infine, annunciato che e' in corso all'interno del governo una
discussione sul disegno di legge sulle droghe che dovrebbe superare la
Fini-Giovanardi. "Appena troveremo la quadra- conclude Ferrero- lo
presenteremo".
"Vergognoso. Il decreto ministeriale emanato dalla Turco e' "stupefacente" e
annulla la legge Fini-Giovanardi senza passare dal Parlamento": Paolo
Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento
Giovani Padani, commenta cosi' la decisione del Ministro alla Salute di
raddoppiare la quantita' di cannabis che si puY detenere. "Questo Governo e'
vergognoso, ingiudicabile, oltre ogni limite. L'altro ieri liberavano i
delinquenti con l'indulto; ieri - afferma Grimoldi - aumentavano le tasse
uccidendo le imprese e oggi si impegnano per la droga libera ai giovani. Le
nuove tabelle sono un altro peso sulle loro coscienze". "Questa decisione
espropria sostanzialmente il parlamento delle proprie funzioni. Senza passare
per i rappresentanti del popolo - aggiunge il deputato leghista - annullano
una legge votata dalle Camere con uno stratagemma degno dei peggiori
regimi"."Il 25 novembre i giovani padani e la Lega Lombarda saranno in piazza
contro una legge "stupefacente" che vuole far passare come principio la droga
libera tra i giovani e che aiuta lo spaccio e gli spacciatori. Se vogliono al
governo la usino pure, non permetteremo - conclude Grimoldi - che i giovani
del Nord siano usati come cavia da una sinistra nostalgica del '68".
'Raddoppiare la dose consentita di cannabis ha lo stesso significato di una
completa liberalizzazione. Si offre una idea di assoluta tolleranza e di
indifferenza nei confronti della droga. Un'altra pagina nera di questo
governo'. Lo afferma Maurizio Ronconi, deputato dell'Udc.
"Finalmente, una scelta assolutamente positiva". Alfio Lucchini,
presidente della Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei
servizi delle dipendenze, plaude all'iniziativa del ministro Livia Turco per
l'innalzamento della dose personale di cannabis.
"Nelle difficolta' generali per arrivare a modificare o eliminare la
Fini-Giovanardi, provvedimenti parziali di questo tipo- precisa Lucchini-
servono a limitare il danno e ci vedono assolutamente favorevoli". Dunque,
conclude, "Nessun allarme e nessuna remora. Ora si deve mettere mano alla
questione delle penalita' e delle sanzioni".
L'associazione Saman accoglie con entusiasmo il provvedimento del ministro
Turco che raddoppia la dose di cannabis per uso personale. 'Ci felicitiamo con
il ministro - ha detto Achille Saletti, presidente dell'associazione -
e ci auguriamo che l'innalzamento delle quantita' previste in tabella non sia
che il primo passo per il superamento definitivo della legge Fini-Giovanardi e
soprattutto dell'impianto ideologico, proibizionista, moralistico e punitivo,
che la informa. Ancora buon lavoro ministro'.
'Il provvedimento sulla cannabis si muove nella giusta direzione: meno terrore
e piu' prevenzione".
Cosi' Giuseppe Bortone, responsabile della Cgil per le
tossicodipendenze, commenta il decreto ministeriale che ha raddoppiato i
quantitativi massimi di cannabis oltre i quali possono scattare le misure
penali.
'Gia' infatti negli anni scorsi, prima della nefasta legge Fini-Giovanardi -
aggiunge Bortone - e' accaduto piu' volte che dei giovani, in genere
lavoratori abitanti in piccoli centri, si sono tolti la vita perche' accusati
di spaccio a causa della detenzione di piccole quantita' di cannabis. Con il
provvedimento emanato dal ministero della Salute, si cerca di far si' che non
accadano piu' fatti del genere, mentre il recente inasprimento legislativo,
voluto dal governo di centrodestra, andava nel senso esattamente opposto. Ora
bisogna applicare il programma dell'Unione, depenalizzando il consumo
personale di sostanze - conclude Bortone - e rafforzando i servizi, come pure
e' scritto nel programma, perche' si possa lottare efficacemente contro
l'abuso delle sostanze piu' pericolose, come l'alcol, l'eroina e la cocaina
che purtroppo va diffondendosi sempre piu' rapidamente'.
'Bene ha fatto Livia Turco a intaccare la normativa punitiva e inefficace
varata dal centrodestro in materia di droghe'. Lo afferma Gloria Buffo,
dei Ds.
'Gli esponenti del governo e della maggioranza hanno proclamato in tutte le
lingue di non condividere la legge sulla droga varata al termine della passata
legislatura. Eppure fino ad ora il governo Prodi non ha adottato alcuna
iniziativa in tal senso. Al contrario oggi, il ministro della Salute annuncia
un proprio decreto, di innalzamento del limite quantitativo che stabilisce la
linea di confine fra illecito amministrativo e illecito penale. Come dire:
poiche' non riusciamo a modificare la legge, almeno giochiamo con le tabelle'.
Lo afferma Alfredo Mantovano dell'esecutivo nazionale di An.
'Peccato (per loro) che in questo modo accettino di fatto l'impianto della
legge: concentrarsi sulla modifica di un dettaglio quantitativo vuol dire
inevitabilmente riconoscere la bonta' dell'impianto nel quale quel dettaglio
si colloca. E poiche' piu' di uno di loro, quando la legge veniva discussa,
per protesta fumava spinelli fuori da Montecitorio, sembra quasi che adesso -
conclude Mantovano- si accontenti di farsi una canna al doppio per
addormentare la delusione di una legge che non si riesce a cambiare'.
"Più droga leggera significa aprire più porte all'uso di droghe pesanti. I
giovani non si aiutano cedendo alle pressioni di chi vuole liberalizzare l'uso
degli stupefacenti, come sta facendo questo governo che ha già lanciato l'idea
di dar vita in Italia alle stanze del buco". Lo afferma Antonio Tajani,
Presidente degli eurodeputati di Forza Italia.
"Il provvedimento del ministro Turco e' fortemente significativo: bisogna
evitare di mandare in carcere qualcuno solo perche' trovato in possesso di uno
spinello. Questo e' un modo barbaro di intendere la giustizia". Lo dice il
capogruppo dei Verdi alla Camera Angelo Bonelli, secondo il quale "la
Fini-Giovanardi e' una legge che, per motivi ideologici, in alcuni casi ha
distrutto la vita a migliaia di giovani, che hanno gravi problemi con la
giustizia solo perche' trovati in possesso di uno spinello".
"La legge della Cdl e' una vergogna che contrasta ancor di piu' con
l'ipocrisia che regna in Parlamento, ben smascherata dal noto servizio delle
Iene - ha osservato Bonelli -. Salutiamo dunque positivamente il provvedimento
del ministro Turco, ora occorrera' abrogare una legge esclusivamente punitiva
verso i giovani".
'In questi anni la legge Fini-Giovanardi non ha fatto altro che mandare
persone in galera, ma il problema della droga e della dipendenza non e' stato
affrontato in nessun modo'. E' quanto dichiara Fiorenza Bassoli
,responsabile Welfare della segretaria nazionale Ds. 'Il provvedimento del
ministro Turco -aggiunge Bassoli- va incontro all'esigenza di riportare la
questione del consumo di sostanze stupefacenti in un ambito diverso da quello
unicamente punitivo'.
'Il centrodestra -prosegue- ha messo in atto politiche unicamente repressive
che non hanno portato a nulla, e infatti i dati ci dicono che l'uso di queste
sostanze e' in costante aumento. Dunque quella portata avanti dal centrodestra
non e' stata una vera lotta, ma uno specchietto per le allodole. Non e' cosi'
che si combatte la dipendenza. Nel programma del ministro e dell'Unione, al
contrario sono previste azioni e fatti concreti. In primo luogo in Finanziaria
e' previsto un aumento di 5 milioni di euro per il fondo triennale a favore
della prevenzione e del recupero dalla tossicodipendenza.
Inoltre, e' stato istituito per la prima volta un fondo per le politiche
giovanili di 3 milioni di euro'.
'Insomma -conclude Bassoli- e' stata messa in campo un'azione che prevede una
battaglia a tutti i tipi di dipendenze, che come tutti sanno non si
esauriscono unicamente nell'uso di alcune sostanze conosciute ai piu', ma
vanno dall'alcol, al gioco, al fumo. E' su questo che occorre impostare
politiche di contrasto ai rischi della dipendenza, tenendo conto del fatto che
ormai il tema del consumo di droghe e' legato all'uso di sostanze molto
diverse da quelle incluse nelle tabelle della Fini-Giovanardi, che i fatti
dimostrano essere gia' stata superata dalla realta".
'Finalmente gli italiani hanno capito qual e' la seconda priorita' del governo
Prodi: dopo l'aumento delle tasse, piu' droga per tutti. Il contentino,
destinato alla sinistra radicale, passa dunque per la salute dei giovani. E
pensare che stiamo parlando dello stesso governo che voleva innalzare il
limite di eta' per l'uso di bevande alcoliche?' Lo afferma Giorgia Meloni,
di An, vicepresidente della Camera.
'Smantellare la legge Fini -aggiunge- significa ristabilire quel far west gia'
preesistente in Italia in materia di droga, dove non esiste distinzione tra
spacciatori e tossicodipendenti e dove le crisi di astinenza vengono colmate
attraverso la somministrazione di metadone. Noi invece, schierati da sempre al
fianco delle comunita' terapeutiche, ci mobiliteremo su tutto il territorio
nazionale con Azione giovani: abbiamo il dovere di opporci ad uno scempio, che
potrebbe culminare nell'istituzione delle famose stanze del buco care al
ministro Ferrero'.
'Non esistono distinzioni tra droghe leggere e droghe pesanti; la droga e'
una, anche se si presenta con tanti nomi differenti, ed e' veleno mortale per
i nostri figli'.
Lo afferma il senatore Mauro Cutrufo, capogruppo della Democrazia
cristiana a Palazzo Madama sul decreto emanato oggi dal ministro Livia Turco.
'La politica dissennata del governo Prodi -aggiunge- ormai prigioniero delle
forze estremiste, che passano con disinvoltura dalla promozione dello spinello
libero all'adozione dei pacs per forza, invece di preoccuparsi delle sorti di
un Paese ormai allo sfascio, ci fa comprendere che e' ora di mandarlo a casa.
Peraltro Rifondazione comunista, non paga, chiede di abrogare la
Fini-Giovanardi'.
'Adesso basta -ammonisce Cutrufo- giu' le mani dalla legge contro la droga che
cerca di tutelare i nostri ragazzi dai pericoli derivanti dall'uso di sostanze
stupefacenti, qualunque esse siano. Il ministro Turco, viceversa, invece di
cedere ai ricatti di certa sinistra -conclude Cutrufo- si preoccupi delle voci
che si levano preoccupate dal settore della Salute dove si rischiano, grazie
alla sua impopolare politica, migliaia di posti di lavoro nonche' le garanzie
di cura per milioni di italiani'.
"Quanto deciso oggi dal governo, in materia di droghe, è un primo passo nel
rispetto del programma dell'Unione che prevede l'abrogazione della
Fini-Giovanardi". Lo afferma il deputato del Prc-SE, Daniele Farina.
"Il decreto ministeriale risponde alle richieste avanzate dalla associazioni,
degli operatori e dai movimenti che in questi mesi si sono mobilitati per il
rispetto del programma e la riforma della precedente legge 309", aggiunge.
"Il ministro della Salute, Livia Turco, sta avviando una vera e propria
liberalizzazione mascherata". Cosi' Marco Scurria, presidente nazionale
dell'associazione non profit Modavi onlus (Movimento associazioni volontariato
italiane), in merito al decreto ministeriale con il quale viene innalzato da
500 a 1.000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis espresso in
principio attivo, che puo' essere detenuto per uso esclusivamente personale.
"L'uso di 500 milligrammi di cannabis corrisponde all'incirca a 15-20
spinelli, pensare che un ministro della Salute, che senz'altro dovrebbe
tutelare i nostri giovani in modo particolare, abbia addirittura raddoppiato
il quantitativo massimo, lascia a dir poco stupefatti ed estremamente
amareggiati. Mentre da una parte assistiamo a decreti governativi che vietano
l'uso di alcolici per i minorenni- prosegue Scurria- dall'altra si assiste
inspiegabilmente, e come se nulla fosse, a una sorta di liberalizzazione
mascherata delle sostanze stupefacenti che permetterebbe a chiunque di far uso
di almeno 30 o 40 spinelli in modo indisturbato. Sembra ormai tristemente
evidente - conclude il presidente del Modavi- che il ministro Turco stia
disegnando per i giovani un futuro 'fumoso', non certo all'insegna di una
crescita sana e costruttiva".
'Totale contrarieta' alla decisione del ministro Turco di raddoppiare il
quantitativo massimo di cannabis che puo' essere detenuto per uso personale'.
La esprime - in una nota diffusa ad Ancona - il coordinatore regionale e
parlamentare di Forza Italia Remigio Ceroni.
'Quello che preoccupa - spiega Ceroni - non e' tanto questa singola decisione,
quanto l' atteggiamento complessivo del governo, che sembra orientato verso
una progressiva liberalizzazione delle droghe leggere. Sarebbe una decisione
dannosa e pericolosa per la salute dei nostri figli. La sempre maggiore
diffusione, infatti, di diversi tipi di stupefacenti fra giovani e
giovanissimi dovrebbe portare a una politica di forte contrasto e a un
messaggio culturale fermo e severo nei confronti dell' uso di qualsiasi tipo
di droga'.
'Esattamente il contrario - conclude Ceroni - rispetto al lassismo, la
superficialita' e al permissivismo dimostrati da questo governo'.
"Un'importante inversione di tendenza da parte del Governo dell'Unione:
l'aumento del quantitativo massimo di cannabis detenibile ad uso personale è
un buon segnale contro ogni forma di inutile repressione". Commenta così il
coordinatore dei Giovani Verdi, Rafi Korn, la notizia dell'emanazione
del decreto del ministro Livia Turco.
"Finalmente è stato compiuto un primo passo verso il superamento della
Fini-Giovanardi, una legge inutilmente proibizionista - ha aggiunto Korn - Ora
la Cdl si metta l'anima in pace e la smetta con le polemiche strumentali: la
repressione non ha apportato alcun vantaggio. Bisogna invece adottare una
strategia di prevenzione concreta - ha detto il responsabile giovanile dei
Verdi - che possa aiutare finalmente a trovare soluzioni realistiche senza
bigottismi, vista anche la particolare delicatezza della materia".
'Il 2 dicembre avremo un altro motivo per manifestare contro questo governo e
le sue dissennate politiche sulla droga che cercano in tutti i modi di
resuscitare la cosidetta riduzione del danno e la liberalizzazione delle
droghe. Ecco perche' a Roma, in piazza San Giovanni saremo in tanti,
sopratutto fra i moderati, i cattolici e i liberali che alla politica della
droga libera preferiscono la politica della solidarieta', dell'integrazione
sociale, della cura delle persone esposte all'insidia della tossicodipendenza'.
Lo afferma il deputato di Fi, e coordinatore del Lazio per il partito,
Francesco Giro.
'La proposta del Ministro Livia Turco di aumentare il quantitativo massimo
di cannabis detenibile senza incorrere nella presunzione di spaccio e in
provvedimenti punitivi fino all'arresto e al carcere, mi pare una proposta
ragionevole e seria'. Il capogruppo dell' Idv al Senato, Nello Formisano,
apprezza le decisioni del ministro della Sanita' e ricorda come 'la cosiddetta
legge Fini ha ripristinato una normativa che un tempo era stata cancellata con
un referendum, cioe' la modica quantita', quando si sa che non e' con questo
metodo che si combatte il sistema e il mercato legato alla droga, ma semmai si
colpisce solo la microcriminalita' e i piccoli consumatori'.
'Non possiamo condannare - sostiene Formisano - il consumo.
Quello che deve essere colpito e' lo spaccio. La proposta del ministro Turco
e' semmai un modo per rendere le carceri meno affollate, senza ricorrere a
metodi come l'indulto'.
"Un passo in avanti". Laconico, ma significativo il commento del ministro
delle Politiche comunitarie, Emma Bonino, all'innalzamento dei limiti
per il possesso personale di cannabis.
"Non ho sott'occhio le tabelle- dice, infatti- ma certamente si tratta di un
passo in avanti".
'Il raddoppio delle tabelle sulla cannabis e' un primo passo ma ancora del
tutto insufficiente: la cannabis, la marijuana, va legalizzata la coltivazione
e il consumo e in ogni caso va abrogata immediatamente la legge proibizionista
e medioevale 'Fini-Giovanardi''. Lo afferma Francesco Caruso,
parlamentare indipendente di Rifondazione comunista, membro della commissione
Affari sociali.
'Il governo - sottolinea - ancora tentenna su questo punto cosi' delicato e
drammatico, malgrado il programma dell'Unione parli di abrogazione della
Fini-Giovanardi e di decriminalizzazione delle pratiche connesse all'uso della
cannabis. Per quel che mi e' possibile, oltre al lavoro in commissione affari
sociali, ho scelto di portare anche in parlamento la battaglia per il diritto
all'autocoltivazione: ho seminato alcuni semi di marijuana nelle fioriere
della cortile della Camera dei deputati e sono in questi giorni gia' sbocciati
i primi germogli'.
'Speriamo crescano bene. All'opposizione, che grida allo scandalo per questa
provvedimento minimo di riduzione del danno delle politiche proibizioniste del
precedente governo, non possiamo che rispondere con una parola: Piantatela.
Piantatela con le vostre bugie, piantatela nei vostri giardini'.
'L'annuncio del ministro Turco , che con grande generosita' ha elevato da 500
a 1000 milligrammi il quantitativo massimo di cannabis per uso personale, e'
un ulteriore schiaffo alle grandi sofferenze sia dei giovani, vittime della
droga che delle famiglie coinvolte nel drammatico problema': cosi' Domenico
Di Virgilio, capogruppo Forza Italia in commissione Affari Sociali della
Camera e responsabile Dipartimento Bioetica di FI.
'Il precedente governo aggiunge aveva fissato la dose massima in base a
rigorose evidenze scientifiche. Con questo provvedimento si considerava come
dose media singola massima quella contenuta in 20-25 spinelli al giorno, non
poca cosa certamente'.
Per Di Virgilio, 'occorre chiedersi a quali misteriosi esperti di tossicologia
e a quali evidenze scientifiche si richiama il ministro Turco che ha assunto
una decisione puramente demagogica che invece di aiutare i giovani e le
famiglie apre la strada ad una tolleranza pericolosa di una dipendenza che
costituisce un primo ed inevitabile passo per giungere all'uso di droghe piu'
pesanti'.
'La legge Fini-Giovanardi prosegue - mirava e mira alla prevenzione con una
serie di richiami e di provvedimenti di natura amministrativa (e non con il
carcere per casi estremi) per quei giovani che vengono trovati in possesso di
una dose di spinelli superiore ai 25'. 'Non e' certo fornendo droga ai giovani
che li si aiuta ad uscire dal tunnel. Parli il ministro con loro e - conclude
- si convincera' quanto e' sbagliato e dannoso il provvedimento annunciato'.
Questa una nota di
Fuoriluogo.it:
Una buona notizia: con decreto del Ministero della Salute oggi è stata
innalzata la soglia di punibilità penale del possesso di cannabis da 500 a
1000mg. in fremente attesa dell'abolizione della Fini Giovanardi, il cui
superamento è un obiettivo del Governo, come ribadito oggi dalla Ministra
Turco. Tutti ci auguriamo che questo non sia solo il segno di un ulteriore
ritardo...
Intanto l'Europa si prepara all'appuntamento del 2008. Il 7 novembre 2006, in
occasione della Conferenza "The Road to Vienna 2008" tenutasi al Parlamento
Europeo (Bruxelles), è stata concordata la seguente dichiarazione cui hanno
aderito parlamentari europei di due gruppi politici (Gue/Ngl e Verdi) e i
rappresentanti di più di cinquanta Ong, nonché autorità locali e regionali
provenienti da tutta Europa e non solo. On line trovate la dichiarazione
finale e l'intervento di Franco Corleone alla conferenza.
Infine novità sul caso Aldrovandi: uscita la perizia, una sola certezza
Federico non è morto per droga. Ma il caso resta tutto aperto.
Dichiarazione di Vittorio Agnoletto, eurodeputato della Sinistra
unitaria europea:
L'aumento della dose di cannabis considerata per uso personale rappresenta una
scelta giusta e razionale; la speranza è che questo decreto ponga fine alla
prassi avviata dalla legge Fini di considerare delinquenti da punire o malati
da curare i tanti giovani che fumano qualche spinello.
Il prevalere della razionalità scientifica contro le campagne ideologiche
impone infatti una netta separazione tra il narcotrafficante e il consumatore,
tra sostanze che possono essere pericolose per la salute e quelle il cui
consumo non produce patologie.
Inoltre in tal modo ingenti risorse economiche e umane in campo giudiziario e
sanitario potranno essere destinate alla lotta al narcotraffico e alla cura
dei tossicodipendenti da droghe pesanti e non per dare la caccia e per
proporre improbabili cure a ragazzini trovati in possesso di qualche canna.
Mi auguro che in tempi brevi il governo proponga una nuova legge che
cancellando quella proibizionista, voluta dal governo Berlusconi, ponga
l'Italia in sintonia con i molti Paesi dell'UE e con le risoluzioni approvate
dal Parlamento europeo.
La centalità delle strategie di riduzione del danno, la non punibilità dei
consumatori e forme di legalizzazione dell'uso della cannabis sono le nuove
prospettive verso le quali lavorare.
'Intanto non si deve parlare di uno spinello in tasca, ma di 30-40. Con il
principio attivo raddoppiato, si passa dai 15-20 spinelli possibili della
legge precedente a una misura doppia. Diciamolo. Non si andava in carcere
prima per 20 spinelli, ora non si andra' in prigione per 40'. E' severo il
giudizio del leader della Comunita' di San Patrignano, Andrea Muccioli,
contro il decreto del ministero della Salute che raddoppia la quantita'
massima di cannabis detenibile a uso personale.
'Mi sembra una manovra politico-ideologica che non fa che peggiorare una
situazione - ha detto ancora Muccioli - che era gia' confusa con la legge
precedente', la Fini-Giovanardi.
'Si', anche quella legge faceva confusione tra uso personale e spaccio,
rendendo di fatto impossibile la distinzione fra l'uno e l'altro. E' evidente
che il ragazzino che aveva una, due o tre canne in tasca non andava in
prigione. Non c'e' finito nessuno nonostante le balle di tanti politici.
Succedeva semmai il contrario. Che quando uno spacciatore veniva sorpreso con
la quantita' di fumo per fare 15 spinelli poteva far facilmente risultare che
in realta' quella dose era per uso personale.
Questo succedeva. Ed e' stato solo grazie all'esperienza e all'intelligenza di
molti giudici che si e' potuto portare a processo tanti spacciatori che
rischiavano di farla franca', di beffare lo spirito della legge'.
Per Muccioli, inoltre, non e' la quantita' che modifica il significato di una
detenzione, ma il gesto: 'Se uno spaccia, non importa che spacci uno spinello
o 100, un grammo di eroina o 100, una pasticca di ecstasy o 100. Se cede, se
vende anche una minima dose a mio figlio, a un ragazzino di 17, 15 o 12 anni,
beh, io mi arrabbio, non sono contento per niente, come genitore. E come
operatore mi terrorizza che ci siano politici che dicano che queste cose vanno
bene'.
Il ragionamento di Muccioli e' che sia un atteggiamento che ha effetti pratici
negativi: 'Si da' un messaggio, dal punto di vista educativo, nefasto. Si dice
che ci sono droghe che non sono droghe. Da piu' di 20 anni il messaggio che
passa e' questo. Poi ci si stupisce se il 70% degli adolescenti fanno uso di
droghe. Il problema e' proprio questo. Il primo lavoro che devo fare come
operatore quando arriva un ragazzo in comunita', pieno di problemi, e' quello
di riuscire a fargli capire, e non e' facile, che e' un tossicodipendente e
che quella droga gli ha rovinato la vita. La droga fa scappare da un'altra
parte. E allora politicamente il messaggio deve essere un altro: o lottiamo
tutti insieme perche' i giovani siano contenti di dove sono, di chi sono e di
che cosa fanno, oppure e' tutto piu' difficile. Invece si risponde con misure
che sono una prima liberalizzazione delle droghe leggere per arrivare a una
generale liberalizzazione. Per finire a vivere in un mondo sempre piu'
drogato: un male non solo per i giovani ma anche per gli adulti. Per tutti,
anche per i politici'.
'Bene Livia Turco. Un aumento di 500 milligrammi per il possesso lecito ad uso
personale di cannabis serve solo ad evitare di trasformare tanti giovani in
fuorilegge'. Lo afferma Luigi Zanda, vicecapogruppo dell'Ulivo al
Senato, secondo il quale 'nella passata legislatura un grave tema sociale come
quello della tossicodipendenza invece di essere curato con la delicatezza che
merita e' stato usato per produrre misure assolutamente inefficaci, ma dalle
quali la politica sperava di poter trarre benefici elettorali'.
'Il ministro Livia Turco sta rimettendo le cose in carreggiata. Con l'aiuto e
il contributo operativo dei tanti benemeriti operatori delle comunita' e dei
medici che si occupano di tossicodipendenza riuscira' a spezzare una spirale
perversa nella quale purtroppo cadono in tanti e che -conclude Zanda- e'
alimentata da grossisti, corrieri e spacciatori. Sono loro il nemico da
battere'.
'Parlare di numero di spinelli e' assolutamente sbagliato'. Lo precisa il
ministro della salute Livia Turco.
'le tabelle che abbiamo modificato - spiega il ministro in una nota - si
riferiscono alla quantita' di principio attivo della cannabis, non al numero
degli spinelli che non rappresenta di per se' una unita' di misura della
quantita' attiva di cannabis assunta'.
E la quantita' massima di principio attivo di 1 grammo, 'che abbiamo stabilito
per uso personale e sotto la quale sono previste solo sanzioni amministrative
- conclude Turco - equivale ad una quantita' giornaliera tale da evitare che
si possa finire in galera solo per avere con se' l'equivalente di cannabis per
pochi spinelli, come purtroppo avviene oggi'.
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