Una mozione al Senato per ripristinare i limiti di tabella delle sostanze
stupefacenti previsti dalla legge Fini viene presentata oggi dal gruppo di
Alleanza Nazionale -primi firmatari Alfredo Mantovano, Altero
Matteoli e Francesco Storace- dopo la decisione del ministro della
Salute di raddoppiare la quantità di principio attivo per i derivati della
cannabis, che costituisce linea di confine fra illecito amministrativo e
illecito penale.
"Poiché ancora una volta il governo prova ad aggirare norme di legge con
interventi di carattere amministrativo, è necessario riportare la discussione
nella sede propria, e cioè nel Parlamento - spiegano i tre esponenti di An -.
Con questo strumento di discussione chi, nell'ambito dell'attuale maggioranza,
ha in queste ore manifestato dissenso nei confronti della decisione del
ministro Turco avrà la possibilità di formalizzarlo: con l'auspicio che alle
parole seguano i fatti, nell'interesse anzitutto di chi è sottoposto alla
dipendenza dalla droga".
ALTRI COMMENTI
'Mi sembra un decreto molto positivo'. Lo dice al 'Giornale' il
sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, commentando la decisione del
ministro della Salute Livia Turco di raddoppiare la quantita' consentita di
cannabis e proponendo poi di 'consentire la coltivazione ad uso individuale di
cannabis. E' uno strumento -dice- per evitare che chi consuma la cannabis
possa venire in contatto con altre droghe'.
Cento si dice favorevole 'alla depenalizzazione totale sia penale che
amministrativa dei consumatori' di droghe leggere, e sottolinea che 'l'eroina
sta prendendo di nuovo pericolosamente piede. Anche su questo fronte
-continua- si possono avviare delle sperimentazioni' dice Cento, spiegando di
riferirisi alla 'sperimentazione controllata. Il tossicodipendente convive
gia' con il dramma della droga. Bisogna evitare -sottolinea- di fargli
commettere ulteriori reati o di farlo morire di overdose'.
'Suscita grande perplessita' e anche dissensi profondi il decreto emanato dal
ministro della Salute, Livia Turco, di concerto con il ministro della
Giustizia, Clemente Mastella, e di quello della Solidarieta' sociale, Paolo
Ferrero, con il quale si eleva il limite consentito, fino a questo momento, di
possesso di hashish'. Lo afferma, in un comunicato, il presidente del Comitato
interprovinciale per il diritto alla sicurezza (Cids), Demetrio Costantino.
'E' un fatto grave e preoccupante - e' scritto nel comunicato - soprattutto
per le ripercussioni certamente negative che vi saranno in una regione come la
Calabria dove circola, si consuma e si produce droga e dove si registra
purtroppo un consumo tra i piu' alti d'Italia. Un giovane su quattro fa uso di
droga e vi sarebbero in Calabria circa 35 mila ragazzi che hanno assunto e
assumono sostanze stupefacenti. Si tratta di ragazzi, prevalentemente tra i 14
e i 18 anni, molti dei quali, per responsabilita' soprattutto altrui, vivono
in condizioni di malessere e di sofferenza. In questa situazione il Governo,
invece di adottare misure corrispondenti e cercare strade controllabili per la
formazione e suscitare una grande volonta' di lotta, indica vie sbagliate. Si
tralasci anche chi ritiene, su questa materia, di giocare con problemi
drammatici per i giovani, per i familiari e per la societa', vantandosi di
'seminare semi di marijuana nelle foriere del cortile di Montecitorio', il
problema serio e' combattere decisamente la criminalita' con i suoi grandi e
loschi affari, il commercio degli stupefacenti e cercare di impedire che anche
i ragazzini vengano arruolati dall'organizzazione criminale'.
'Non occorre - conclude il comunicato - apparire buoniste, come sembrerebbe il
ministro Turco, su questa delicata materia.
Ma e' necessario individuare i problemi giovanili, indicare le possibili
soluzioni, coinvolgere le istituzioni fondamentali, come la famiglia, la
Chiesa, la scuola per arrivare a soluzione condivise nell'interesse della
collettivita' e, in primo luogo, dei giovani per dare ad essi la serenita'
necessaria. Per questo sgomenta anche la fretta eccessiva con la quale e'
stato emanato il decreto'.
"Checche' ne dica la Turco, ci vogliono oltre 40 spinelli per contenere i 1000
milligrammi di Thc, il principio attivo della cannabis, che il decreto emanato
dal governo individua come soglia per distinguere tra la detenzione a fine di
consumo personale e quella a fine di spaccio". E' l'opinione di Riccardo
Pedrizzi, responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia,
secondo cui "a casa nostra, chi va in giro con oltre 40 spinelli in tasca, non
e' perche' ne vuole fare mero uso personale, ma perche' vuole spacciarli o
comunque cederli ad altri. E' evidente, dunque, che la misura varata dalla
Turco, dal sedicente cattolico Mastella e da Ferrero, e' a favore degli
spacciatori- prosegue- tende a far si' che essi possano tornare, tranquilli,
indisturbati e impuniti, a vendere droga ai nostri figli. Magari davanti alle
scuole".
Per Pedrizzi, poi "e' una menzogna sostenere, come fanno la Turco e Mastella,
che con i limiti quantitativi fissati dalla legge Fini, si finiva in galera
per la detenzione di uno spinello. Primo,- spiega- perche' ce ne volevano
oltre 20 (quelli che servivano per contenere i 500 milligrammi di Thc).
Secondo, perche' il criterio della quantita' di sostanza detenuta, non e'
l'unico per distinguere il consumatore dallo spacciatore (ci sono anche
parametri, per esempio, come le "modalita' di presentazione"). Terzo, perche'
lo scatto della sanzione penale non vuol dire, automaticamente, carcere (la
legge Fini, infatti, prevede tutta una serie di misure alternative alla
detenzione, come ad esempio il lavoro di pubblica utilita', specialmente per
fatti di lieve entita')".
'Il Presidente Bertinotti non puo' guardare dall'altra parte, quando ci sono
Deputati che gettano nel discredito totale le Istituzioni e non puo' fingere
di non sapere, che quello che questi spacciano per liberta', null'altro e' che
una sponda formidabile che favorisce la proliferazione della droga e dunque
della criminalita' organizzata che ne detiene il controllo'. Lo afferma la
deputata di Fi Gabriella Carlucci, che ha inviato una lettera al
Presidente Bertinotti perche' 's'impegni a tutelare l'onorabilita' e la
dignita' delle Istituzioni e dei Parlamentari; dopo venti giorni una cortese
quanto burocratica, lettera m'informa che non si puo' fare nulla'.
'E cosi' il deputato Caruso, con la sua dichiarazione-buffonata sulla
marijuana piantata nelle fioriere del Parlamento, puo' impunemente gettare
un'altra vagonata di fango sulle Istituzioni e la tardiva ritrattazione
dimostra solo quale sia la considerazione che ha del Parlamento -aggiunge- Ad
aggiungere ulteriore discredito alle Istituzione arriva anche il vergognoso
decreto della ministra catto-comunista Turco, che autorizza a delinquere con
l'aumento della dose di droga per uso personale. Per paura di essere
dimenticato il sottosegretario Cento chiede l'eroina di Stato e si allinea al
ministro Ferrero che vuole le stanze per il buco. Sempre di Stato.
Puo' davvero il Presidente della Camera continuare a tollerare tutto questo?'.
"Si e' mai fatta una 'canna'" A questa domanda Martina Stella in
un'intervista esclusiva che il settimanale 'CHI' pubblica nel numero in
edicola domani ha risposto: "Chi non l'ha mai fumata!". La 'confessione'
arriva nel giorno in cui un decreto del ministro della Salute Livia Turco ha
raddoppiato le dosi lecite di cannabis per uso personale. Nell'intervista a
'CHI' Martina Stella rivela anche che recentemente ha sentito Lapo Elkann.
Aggiungendo che 'sentirlo mi fa ancora molto male'.
Il provvedimento del governo sulla droga e' un regalo agli spacciatori, accusa
il centrodestra. "Era la dose minima precedente un regalo agli spacciatori",
risponde il ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani, a
margine dell'inaugurazione del salone internazionale della moto a Fiera
Milano. L'iniziativa del ministro Turco e' molto chiara: "Noi non siamo
dell'idea che per uno spinello si debba andare in carcere. Questo - ha
sottolineato il ministro - credo lo capiscano non solo i giovani ma anche le
famiglie. E non significa nessun cedimento culturale su quel fronte.
Significa invece cercare di gestire in modo piu' sensato, piu' ragionevole e
anche piu' efficace il problema, stando molto attenti al fatto che spesso
eccessi di criminalizzazioni possono condurre all'effetto opposto".
'A questa maggioranza non rimane altro che fumare gli spinelli'. Cosi' il
parlamentare di An, Basilio Catanoso, e' intervenuto sul decreto del
ministro Livia Turco, che alza la soglia di tolleranza sul possesso di
marijuana. Per Catanoso c'e 'una maggioranza ormai allo sfascio e in stato
confusionale che non trova niente di meglio da fare che compiacere No Global e
centri sociali, stravolgendo la legge Fini e riproponendo vecchie e
fallimentari politiche di liberalizzazione delle droghe'.
'I giovani -ha concluso l'esponente di An- non si blandiscono con la droga ma
con interventi seri e strumentali di cui non c'e' traccia nella finanziaria
del governo Prodi'.
Sul tema della droga, i Giovani UDC si esprimono definendo la
maggioranza 'impazzita', 'eterogenea e schizofrenica'.
'Da un lato - spiegano - in finanziaria si impone giustamente il divieto
assoluto di vendita di alcolici e superalcolici ai minori nelle aree
autostradali, dall'altro si afferma la cultura che dice che lo 'sballo' non fa
male per cui puoi detenere fino a quaranta spinelli'. Concludono i giovani
UDC: 'serve un governo serio, coeso e responsabile per cui Prodi prima va a
casa meglio e' per i giovani e per l'Italia'.
Certo, la repressione serve, ma non basta. Bisogna "ascoltare" i giovani,
sempre piu' alle prese con comportamenti "al limite" -basta pensare
all'episodio dello studente down picchiato dai compagni in un video
cliccatissimo sul web- e aiutare loro e loro famiglie, dove i genitori spesso
sono "soli e senza risorse" nell'affrontare passaggi importanti nel percorso
di crescita dei figli. Insomma, serve "un'azione educativa e di cura" delle
"nuove generazioni". Nella sua nota settimanale, il Sir, l'agenzia di stampa
promossa dalle Conferenza episcopale italiana, si sofferma sul decreto
del ministro Turco e, a sorpresa, non boccia il provvedimento, bensi' allarga
la riflessione a tutti i tipi di "abusi fra i giovani".
Il provvedimento del ministro Turco ha subito scatenato la polemica, con un
solco profondo fra favorevoli e contrari, ma "gli uni e gli altri"
dall'agenzia vicina ai vescovi vengono "richiamati a riflettere sulla realta'
diffusa degli abusi tra i giovani. Non e' un problema che riguarda solo la
droga (e non solo la cannabis, basti pensare alle droghe sintetiche e
all'eroina) ma anche l'alcol e in generale un atteggiamento di ricerca degli
estremi e dei comportamenti 'al limite' (compresi quelli sulle strade). E'
significativo -al di la' del grave fatto in se'- come nei giorni scorsi il
video dei soprusi a scuola su un ragazzo down sia stato tra i piu' cliccati su
internet, abbia riscosso un grande successo. Comportamenti al limite, sfida
alle regole e quasi noncuranza delle stesse, carenza o rifiuto delle
responsabilita': con questo dobbiamo fare i conti. Non solo per quanto
riguarda i temi della droga".
Dunque, "Che fare? Certo- prosegue la nota del Sir- esiste, ed e' necessaria,
una dimensione crepressiva'. Lo Stato e la societa' devono in qualche modo
reagire di fronte a modi di fare e azioni che ne mettono in discussione le
regole. Ma il vero lavoro urgente e' quello di raccogliere l'esigenza che
traspare dai comportamenti a rischio di tanti giovani e che, spesso senza
parole, chiede attenzione, aiuto, prospettive. Serve un'azione educativa, di
ascolto e di cura sempre piu' attenta nei confronti delle nuove generazioni".
Azione di ascolto, quella invocata dal Sir, l'agenzia vicina ai vescovi, che
"passa soprattutto attraverso la famiglia, la scuola, il supporto alle
famiglie in difficolta' -molti genitori si trovano soli e senza risorse di
fronte ai passaggi esistenziali dei propri figli-, politiche di facilitazione
per l'avvio al lavoro, politiche della casa".
Serve allora "una visione di societa' che non puo' essere descritta e vissuta
solo come trama di rapporti economici, dominata dal 'mercato', da relazioni
utilitaristiche, dalle logiche del 'do ut des'. Queste sono, infatti, le
misure che stanno strette a coloro che portano nel cuore, coscienti o meno,
desideri di futuro, di 'altro'. Per i giovani, ma anche per gli adulti, vale
la pena di fermarsi a riflettere per dare insieme significato e speranza alla
vita", chiude la nota settimanale del Sir.
"Finalmente gli italiani possono comprendere cos'è la felicità per Romano
Prodi. Oltre che più tasse per tutti, ora ci saranno anche più spinelli per
tutti". Lo afferma in una nota il deputato di Forza Italia Giuseppe
Marinello, commentando la decisone del ministro Livia Turco di aumentare
il quantitativo massimo di cannabis che può essere detenuto per uso personale.
Marinello, segnalando che è un provvedimento "vergognoso e diseducativo",
ricoda che "da oggi, i minori avranno la possibilità di passare più facilmente
alla droga, e diminuisce, per gli educatori e per le famiglie, la possibilità
di intervento sul disagio giovanile".
"Mi sembra che il provvedimento del ministro Livia Turco ignori completamente
la drammatica realta' di persone di ogni eta' che sono sotto il rischio
continuo dell'utilizzo delle droghe. Si da' un messaggio assolutamente
negativo. Quello che le droghe siano utilizzabili personalmente senza pericolo
alcuno". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto
Formigoni, a margine dell'inaugurazione del salone internazionale della
moto a Fiera Milano. "Sappiamo tutti che non e' cosi'. Sappiamo tutti che
questo tipo di droghe - ha spiegato Formigoni - da' assuefazione e quindi quel
provvedimento e' un messaggio negativo sul piano culturale, educativo e
dell'immagine. Rischia di produrre - ha concluso il Governatore della
Lombardia - effetti veramente drammatici e devastanti".
'E' una chiara incitazione al consumo, il raddoppio della quantita' di
principio attivo della cannabis, considerata come dose personale, prevista nel
decreto del ministro Livia Turco. Non possiamo restare in silenzio davanti ad
un atto di tale irresponsabilita'. Una follia che alberga nel governo, non nel
Paese, come affermato da Prodi. Tutti coloro che hanno a che fare con la
tossicodipendenza si sono dichiarati sconfortati da questo provvedimento. Da
don Mazzi a Paola Binetti, sono tutti d'accordo che sia una manovra 'ideologica',
come sottolineato anche da Andrea Muccioli'. Cosi' l'esponente di Forza
Italia, Angelo Sanza, commenta il provvedimento del ministro della
Salute, Livia Turco.
'E' la dimostrazione -continua il deputato azzurro- dello sbandamento del
governo che cerca di creare diversivi per far dimenticare la lunga serie di
errori commessi nei pochi mesi di legislatura. E' un provvedimento che
assomiglia molto a certe norme anti-inquinamento, dove i limiti vengono alzati
ogni qualvolta la situazione diventa ingestibile. Solo che stiamo parlando
della vita e del futuro dei nostri ragazzi. I limiti alzati dal ministro Turco
-conclude Sanza- sono, in realta', quelli della decenza politica e della
morale pubblica'.
'E' inaccettabile la decisione del Ministro Turco di raddoppiare la dose
personale di cannabis lecitamente detenibile: si tratta di un provvedimento
demagogico che avra' delle ripercussioni molto rischiose sulla vita dei nostri
ragazzi, una decisione che reputo assolutamente diseducativa'. Questo il
commento del Presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl),
Carlo Costalli.
'Questo Governo ancora una volta, come se gia' non bastasse quanto sta
combinando con la Finanziaria, pensa di poter prendere tutti in giro: ci
assicuravano che non avrebbero depenalizzato le droghe, ed eccoci qui invece a
subire un provvedimento che va contro i valori e la liberta'. Penso che gli
italiani, e in particolare tutti quei milioni di genitori che hanno a cuore
l'educazione e la salute dei propri figli, non potranno che tener conto degli
scatafasci provocati da questa maggioranza', ha concluso Costalli.
'Gli spacciatori da ieri continuano a brindare per un provvedimento che
rimpingua le loro casse, ma che apre delle enormi falle nel sistema della
prevenzione e della repressione sull'uso anche minimo di droghe. E' un fatto
di una gravita' assoluta: questo governo sta adottando una Finanziaria sangue
e lacrime per tutti, e se ne esce poi con un decreto che aiuta di fatto gli
spacciatori. Un paradosso nel paradosso. Mi auguro che le forze moderate
dell'Unione facciano sentire la propria voce, come ha lucidamente e
saggiamente fatto l'on. Binetti. Cedere ai ricatti della sinistra radicale
significa semplicemente dire piu' droga per tutti. Con la legittimazione dello
Stato'. Lo dichiara il segretario nazionale della Democrazia Cristiana
senatore Gianfranco Rotondi.
'Il decreto Turco dimostra la confusione mentale della sinistra sul tema delle
tossicodipendenze e avra' due ripercussioni immediate: verra' indebolita la
lotta allo spaccio soprattutto tra le giovani generazioni e verra' abbassata
l'attenzione nell'educazione dei giovani, che oggi piu' che mai considerano
erroneamente la cannabis un principio attivo leggero e non nocivo.' Cosi' il
consigliere regionale di Alleanza Nazionale del Veneto, Raffaele Zanon,
commenta il decreto ministeriale con il quale viene innalzato da 500 a 1000
milligrammi il quantitativo massimo di cannabis espresso in principio attivo,
che puo' essere detenuto per uso esclusivamente personale.
'Mi sarei aspettato - prosegue Zanon - da un Ministro della Repubblica una
precisa posizione sulla dannosita' per la salute nell'utilizzo di queste
sostanze invece questo provvedimento e' un colpo di spugna gravissimo per la
lotta alla droga, in un momento in cui e' necessario il rigore per contrastare
una piaga diffusissima tra i giovani. Negli ultimi tempi sono avvenuti grandi
cambiamenti con l'avvento delle cosiddette nuove droghe e la comunita'
scientifica si e' espressa chiaramente sui danni irreversibili causati dalla
cannabis nell'organismo e nella psiche. Con il decreto Turco, drogarsi diventa
un diritto e la droga un valore. Tutto cio' dimostra il livello di
irresponsabilita' del governo di centro sinistra.'
"Ora via la Fini-Giovanardi". Questo e' quanto afferma Pino Sgobio,
capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera sul decreto ministeriale emanato
ieri dal ministro Livia Turco sul consumo di cannabis. "Dopo il raddoppio
delle quantita' del principio attivo della cannabis in tabella, che e' un
primo importante risultato- continua Sgobio- adesso, si pensi all'abrogazione
della legge Fini-Giovanardi, che e' una legge punitiva- conclude- e che guarda
solo all'aspetto poliziesco del problema, senza una visione sociale della
questione".
Questa la dichiarazione di Marco Contini, Segretario
dell'Associazione Politica Antiproibizionisti.it:
In molti se ne rallegreranno, tuttavia il provvedimento annunciato oggi dal
Ministro Turco (che raddoppia il limite quantitativo di principio attivo per i
derivati della cannabis, oltre il quale si incorre nel reato penale) rischia
di rivelarsi una cura peggiore del male. Essendo invariato l'approccio
proibizionistico e repressivo del Testo Unico sugli stupefacenti, questo
correttivo - limitato a una sola categoria di sostanze - che interviene in
maniera del tutto arbitraria e discrezionale sul solo elemento quantitativo,
appare come un contentino concesso a una parte dell'elettorato di
centrosinistra (che forse si accontenterà o forse no, questo è da vedersi) e
non fa altro che alimentare ulteriormente la confusione.
Non è dato sapere in base a quale criterio sia stato stabilito dal Ministro
che la quantità dovesse essere aumentata del 100% (perché non del 200, del 300
o del 50?), visto che a quanto pare non è stato consultato nessuno degli
operatori del settore.
Ci chiediamo se il Ministro si sia avvalso nel prendere questa importante
decisione della consulenza della Commissione di esperti preposta a coadiuvarne
il lavoro. Quella stessa commissione - istituita, a suo tempo, da Francesco
Storace - che tante polemiche riuscì a suscitare (soprattutto da parte dei
parlamentari del centrosinistra) per la sua composizione e che ora non si sa
più che fine abbia fatto. Sul sito ufficiale del ministero non è possibile
reperire in proposito alcuna informazione, né risulta alcun comunicato
ufficiale. Delle due l'una: o il Ministro continua ad avvalersi della
consulenza degli esperti nominati dal governo di centrodestra (il cui
incarico, in teoria, dovrebbe essere terminato già dal luglio scorso), o
invece ha deciso di fare a meno della Commissione. Essendo ragionevolmente
possibile escludere l'ipotesi che si sia ritenuto di mantenere "segreti" i
nomi dei membri di una ipotetica nuova Commissione, non comprendiamo il perché
di questa mancanza.
Rilevate queste eccezioni di carattere metodologico (tutt'altro che
irrilevanti), su un piano più strettamente politico, l'unica considerazione
che si può fare su questo provvedimento è che esso rivela non soltanto la
totale assenza di una volontà politica - spesso annunciata e mai
concretizzatasi - finalizzata ad intaccare l'impianto originario della 309/90,
ma addirittura la totale incapacità di mettere in discussione i presupposti
ispiratori della più recente 49/2006, accettando supinamente l'impostazione
che Giovanardi, Fini e tutto il centrodestra hanno voluto dare a questa legge.
'E' pericoloso che si parli di alzare il limite di tolleranza, la droga
rappresenta gia' un grave problema. Sarebbe piu' costruttivo concentrarsi su
una politica di ascolto e di prevenzione piuttosto che allargare le maglie
della rete.
Cosi' facendo i giovani sono sempre piu' legittimati a lasciarsi andare ai
vizi.' Commenta cosi' il senatore dell'Udc Antonio De Poli la decisione
del Ministro della Salute.
De Poli sottolionea quindi che 'Tra gli studenti veneti di eta' compresa tra
gli 11 e i 15 anni la sostanza piu' utilizzata e' la marijuana: il 34% dei
maschi e il 22% delle femmine ha utilizzato almeno una volta nella vita
cannabis. Il 24,8% degli studenti di eta' compresa tra i 15 -19 anni ha
assunto hashish o marijuana nel corso dell'ultimo anno. E' importante
sottolineare che il 28% degli studenti riferisce che questa sostanza e'
facilmente acquistabile proprio a scuola'.
'Sin dal 1999 la Regione Veneto ha preso una posizione chiara ed esplicita
attraverso la dichiarazione etica contro l'uso non terapeutico delle sostanze
stupefacenti e attraverso numerosi progetti ed azioni di contrasto all'uso di
droghe legali e illegali - spiega il senatore - E che Stato e' uno Stato che
da una scappatoia ai propri giovani per farsi del male? Sarebbe piu' serio
venissero attuate politiche volte alla prevenzione dove ai giovani si spiega
che droga e alcool sono la prima causa degli incidenti stradali. Lo stato non
da' un' immagine di fermezza in quanto il messaggio distorto che ne esce
all'esterno e' che comunque quello che non e' legale oggi lo puo' essere
domani. La droga non e' solo un problema legale, ma e' anche un problema di
salute.'
"Un grave errore, un rischio e un segnale negativo per migliaia di giovani".
L'Osservatore Romano definisce cosi' l'approvazione del decreto
ministeriale che raddoppia il quantitativo di "cannabis" da detenere "per uso
personale".
Il quotidiano della Santa Sede critica le dichiarazioni del ministro della
Salute Livia Turco che ha definito il decreto "un primo passo verso la riforma
della legge sulla droga varata dal precedente governo di centro destra".
"Difficile da comprendere - scrive l'Osservatore - l'entusiasmo di un ministro
che, almeno istituzionalmente, dovrebbe avere a cuore la salute, appunto, dei
cittadini".
Per il giornale vaticano, quanto accaduto e' molto grave "tanto piu' che l'uso
di cannabis, materia prima dei cosiddetti spinelli, e' purtroppo diffuso
soprattutto tra i giovani e giovanissimi, per i quali puo' rappresentare un
pericoloso avviamento verso altre sostanze stupefacenti. Senza contare -
conclude la nota - la negativita' del messaggio che un provvedimento del
genere comporta".
'E' pietoso il tentativo del governo di stordire con una botta di 1000
milligrammi di cannabis la coscienza insorgente degli italiani che protestano
per la finanziaria 2007'. Lo dice l'on. Michaela Biancofiore (Fi).
'Durante la faticosa scalata della manovra, Prodi capo-gita ed i suoi compagni
di gruppo, finalmente avvistano la vetta del ricongiungimento all'interno
della maggioranza: una sana fumata per dimenticare. Il decreto vergogna della
Turco sul raddoppio della dose consentita di cannabis, e' - prosegue
Biancofiore - l'ultimo tassello che ricostruisce la peccaminosa marcia di una
squadra che, ancor prima di entrare in campionato, sarebbe rimasta nelle
leggende italiane per le molteplici abrasioni sociali che i suoi provvedimenti
stanno causando'.
Secondo Biancofiore, 'le droghe, senza alcuna distinzione, sono da
considerarsi a tutti gli effetti un veleno: la marijuana contiene infatti una
neuro tossina, appunto un veleno, che entra nel circuito umano ed intacca
cervello e nervi. Per ben cinque anni il governo di centrodestra ha sempre
tenuto alta la guardia su questa preoccupazione, chiudendone il cerchio con
l'approvazione della Fini-Giovanardi. Il messaggio della legge non era tanto
la sanzione contro l'uso eccessivo, quanto una campagna di informazione ¨
quella che sfugge alla signora Turco - incentrata sui rischi collegati all'uso
e alla dipendenza'.
'Chi fa uso di droghe - prosegue Biancofiore - deve anche sapere che nel fumo
della marijuana sono ben presenti 400 prodotti chimici che causano pian piano
stanchezza, perdita della coscienza, e - in consumi piu' eccessivi ¨ provocano
addirittura il cancro. Mentre una piccola quantita' funziona come stimolante,
una quantita' maggiore agisce come sedativo, ed una ancora piu' grande diventa
un perfetto veleno causa di decesso'.
'Fino ad oggi - dice Biancofiore - la sinistra non ha mai affrontato il
problema droga nella sua complessita', ma solo dalla parte di chi vuole la
libera circolazione delle sostanze: quasi un incentivo al consumo che andra' a
produrre una diminuzione della dignita' soprattutto delle giovani generazioni
e di cosa significhi vivere liberi da ogni dipendenza. Sono lontani i tempi
della tolleranza zero, ma non e' mai troppo tardi per fare informazione, ed
inviare un messaggio ai giovani che li aiuti a focalizzare il problema e a
ricostituire in modo sano la propria generazione'.
Il decreto del ministro della Salute, Livia Turco, sulla cannabis 'e' una
misura di buon senso che tampona una delle storture piu' macroscopiche
introdotte dalla Fini-Giovanardi, ma l'obiettivo finale rimane l'abrogazione
della legge". Lo dice il senatore dei Verdi-Pdci, Mauro Bulgarelli, che
poi spiega: 'Con la legalizzazione della cannabis per fini terapeutici e il
raddoppio della modica quantita' sono stati fatti due passi importanti, il
primo a favore dei malati, il secondo che avra' benefici anche sul piano
dell'amministrazione della giustizia, impedendo che le carceri si riempiano di
semplici consumatori'.
'Ora sarebbe il caso, pero' -rimarca Bulgarelli- di legalizzare la
coltivazione in proprio della cannabis, misura che costituirebbe, fra l'altro,
un duro colpo al mercato e rappresenterebbe un passaggio di senso importante
verso la legalizzazione di questa sostanza.
L'obiettivo finale -conclude- rimane comunque l'abrogazione della attuale
legge che, ricordo, era inserito nel programma dell'Unione tra quelli da
realizzare nei primi cento giorni di governo'.
'Non mi aspettavo davvero da un ministro come Livia Turco un provvedimento
demagogico e pericoloso come quello del raddoppio del principio attivo di
cannabis che e' possibile detenere per uso personale'. E' quanto afferma in
una nota l'ex ministro per le Pari Opportunita', Stefania Prestigiacomo,
secondo la quale 'si tratta di una misura che ha l'unico effetto mediatico di
dire ai ragazzi che fanno uso di Marijuana che ora possono fumarne di piu',
che ora possono drogarsi di piu''.
'La legge sulle tossicodipendenze -aggiunge la parlamentare di Forza Italia-
non ha portato, come strumentalmente a sinistra si prevedeva, all'arresto di
migliaia di ragazzi, ma ha fatto invece passare un principio sano: il
principio che drogarsi e' sbagliato e che non ci sono droghe buone e droghe
cattive. Oggi -conclude- le misure del ministro Turco, in contemporanea con la
sceneggiata dell'on Caruso sui semi di cannabis nei vasi di Montecitorio,
danno la cifra esatta della gravissima sottovalutazione del problema droga da
parte della maggioranza e del rischio di pagare l'ennesimo pericoloso pedaggio
ad una sinistra radicale che gia' oggi invoca il 'buco di stato''.
Ivana Bartoletti, responsabile Ds per i diritti civili, accusa
l'opposizione di fare del 'terrorismo psicologico' sul decreto del ministro
della sanita', Livia Turco, sulla cannabis per uso personale, 'creando paure
infondate nei cittadini'.
'Quelli del centro destra - per l'esponente Ds - parlano di messaggio
negativo, quando dall'approvazione della Fini- Giovanardi il vero messaggio
devastante e' stato quello di prendere un giovane che fuma uno spinello e
trattarlo come uno spacciatore da sbattere in galera', tanto che 'sono
aumentati solo gli arresti e certamente non e' diminuito il consumo, e tutti
sappiamo qual e' la situazione nelle carceri italiane, certamente non un luogo
di redenzione per i giovani'.
'Noi - prosegue la Bartoletti - siamo per combattere tutte le dipendenze, per
una politica seria fatta di lotta a spacciatori e tolleranza zero verso i
trafficanti, come stiamo dimostrando con questa finanziaria e come avevamo
chiaramente indicato nel programma dell'Unione', e 'consideriamo decisiva una
linea di condotta che privilegi l'educazione dei comportamenti e al tempo
stesso attui una linea di fermezza nella repressione dell'effettiva
criminalita' che prospera su questo mercato'.
Articoli correlati
17/11/2006 Lettera di 51 parlamentari sulle quantita' di cannabis. Turco: confrontiamoci
51 Parlamentari dell'Unione (in realta' siono 50 a cui si aggiunge il senatore indipendente Luigi Pallaro) hanno inviato una lettera al Ministro Turco...
17/11/2006 Giachetti: non tutti nella Margherita la pensano nello stesso modo sulla cannabis
Opinioni personali passate alla stampa come prevalenti nella Margherita, ma che tali non sono, e che non riflettono affatto la linea di condotta...
17/11/2006 Ancora polemiche sul decreto sulle quantita' di cannabis
'Il decreto Turco che raddoppia la quantita' di cannabis per uso personale e' inaccettabile e diseducativo, perche' va contro i valori e la liberta''...
17/11/2006 Lettera di richiamo della Camera inviata a Caruso
Nessuna sospensione ne' tantomeno sanzioni pecuniarie. Francesco Caruso si vedra' recapitare una lettera di richiamo, a firma del presidente...
16/11/2006 Cossiga presenta disegno di legge per liberalizzare droghe
Liberalizzare completamente 'il possesso, l'uso, la distribuzione e il commercio, compresa l'esportazione e l'importazione da parte dei maggiori...
16/11/2006 Imbarazzo nel Prc per la "Carusata"
'Una Carusata'. Rifondazione Comunista proprio non ci sta a sentir parlare di un 'caso Caruso'
15/11/2006 Fumo di Roma
Livia Turco, “di concerto” con Mastella e Ferrero, dà una iniziale spallata alla legge del centrodestra innalzando le dosi massime...
14/11/2006 Via libera ai 40 spinelli per uso personale. Don Mazzi: non si combatte così la droga
Detto, fatto. A luglio, il ministro della salute Livia Turco aveva annunciato di voler raddoppiare il quantitativo massimo di cannabis, detenibile ad uso esclusivamente...
Archivio
Archivio le Iene, Parlamentari e Droga al Parlamento
|