'Una Carusata'. Rifondazione Comunista proprio non ci sta a sentir parlare di
un 'caso Caruso' e, dopo che due giorni fa il nervosismo traspariva sui volti
dei deputati, ieri si tiravano le somme e si provava a riportare la situazione
sotto controllo. 'D'altra parte -spiegano al partito- si discute di una cosa
che in realta' non e' mai accaduta'.
Certo, l'uscita del deputato no global -che ha prima annunciato e poi
smentito, derubricando la notizia a una 'provocazione', di aver seminato
marijuana nel cortile di Montecitorio- non e' piaciuta affatto a Franco
Giordano che l'ha bollata come 'una provocazione senza fondamento'. 'In
quel momento l'avrei evitata', ha aggiunto, pensando all'attacco che stava
portando il centrodestra al presidente della Camera proprio in quelle ore.
Ma, se Rifondazione prova a mettere una pietra sopra alla vicenda, nel resto
della maggioranza non si nasconde 'l'imbarazzo', mentre la Cdl addebita
direttamente a Bertinotti la responsabilita' di aver portato a Montecitorio il
deputato no global. Proprio Caruso, pero', ostenta tranquillita' anche di
fronte al collegio dei Questori della Camera che, prima di relazionare
all'ufficio di presidenza che domani dovra' decidere eventuali provvedimenti
disciplinari, gli chiede la sua versione dei 'fatti'. 'Non sono pentito, ma
visto cio' che e' accaduto non lo rifarei...', si limita ad osservare.
E, piu' tardi, parlando del colloquio con il segretario del suo partito,
aggiunge: 'Franco me l'ha detto chiaramente che non era d'accordo con quello
che avevo fatto'. Ma la cosa non lo turba affatto. E non si sottrae alle
battute. 'Dimmi dove l'hai piantata', gli dice alla Camera chi lo incontra nel
cortile. Ma, alla luce di quello che e' successo ieri, Caruso non ci pensa due
volte: non lo rifarebbe ma, osserva, 'qui in Parlamento ad essere arida non e'
solo la terra...'.
Domani pero' della vicenda si dovra' occupare l'ufficio di presidenza della
Camera e tocchera' proprio a Fausto Bertinotti fare la proposta su eventuali
sanzioni disciplinari. Tanto piu' che i Questori si sono gia' divisi per
orientamento 'politico': favorevoli al massimo ad un 'richiamo' Gabriele
Albonetti (Ulivo) e Severino Galante (Pdci, per il Misto), che citano
l'articolo 68 della Costituzione, per il quale 'i membri del Parlamento non
possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati
nell'esercizio delle loro funzioni'; deciso ad ottenere il 'massimo della
pena', invece, Francesco Colucci (Forza Italia), che chiede 15 giorni di
interdizione dai lavori parlamentari che si traducono, con la sospensione
dell'indennita' di presenza, in una 'multa' di circa 5.250 euro.
Sono i due estremi entro i quali si decidera'. Ma, in Trasatlantico, la
sentenza e' gia' stata emessa: per il centrodestra e' condanna senza appello
di Caruso, per il centrosinistra e' imbarazzo misto a rabbia.
Maurizio Ronconi dell'Udc chiama in causa direttamente il presidente della
Camera per le bravate del deputato no global perche', dice, 'e' lui che lo ha
voluto deputato in rappresentanza dei cosi' detti 'movimenti'. Non sente
ragioni neanche Alleanza Nazionale che, con il vice presidente della Camera
Giorgia Meloni, accusa tutta l'Unione di 'trasformare una gaffe di Caruso, a
cui lui stesso ha cercato pateticamente di porre rimedio, in una vera e
propria linea politica'.
Nell'Ulivo, Marina Sereni non nasconde 'il grande imbarazzo' per l'uscita di
Caruso in una giornata 'gia' molto complicata, visto che c'era anche il
decreto della Turco'. Non si risparmia neanche Alba Sasso, sinistra Ds: 'Fino
a tre anni fare il disobbediente e' una cosa che fa crescere, ma dopo non
serve'. Un altro deputato della Quercia, stuzzicato sulla questione, sbuffa:
'Abbiamo discusso ieri tre ore su una cosa inutile, Caruso doveva farsi i
conti e sapere che non e' ancora il periodo della semina'.
E lui? Caruso riconosce che il caso si poteva evitare, ma si difende: 'Non si
possono fare processi alle intenzioni. Io non ho fatto nulla...'. E poi,
fumando una sigaretta in cortile, fa autoironia: 'E' il primo processo che
subisco alla Camera, speriamo l'ultimo. Ma comunque il clima e' diverso, mica
siamo in tribunale...'
Articoli correlati
17/11/2006 Lettera di 51 parlamentari sulle quantita' di cannabis. Turco: confrontiamoci
51 Parlamentari dell'Unione (in realta' siono 50 a cui si aggiunge il senatore indipendente Luigi Pallaro) hanno inviato una lettera al Ministro Turco...
17/11/2006 Giachetti: non tutti nella Margherita la pensano nello stesso modo sulla cannabis
Opinioni personali passate alla stampa come prevalenti nella Margherita, ma che tali non sono, e che non riflettono affatto la linea di condotta...
17/11/2006 Ancora polemiche sul decreto sulle quantita' di cannabis
'Il decreto Turco che raddoppia la quantita' di cannabis per uso personale e' inaccettabile e diseducativo, perche' va contro i valori e la liberta''...
17/11/2006 Lettera di richiamo della Camera inviata a Caruso
Nessuna sospensione ne' tantomeno sanzioni pecuniarie. Francesco Caruso si vedra' recapitare una lettera di richiamo, a firma del presidente...
16/11/2006 Cossiga presenta disegno di legge per liberalizzare droghe
Liberalizzare completamente 'il possesso, l'uso, la distribuzione e il commercio, compresa l'esportazione e l'importazione da parte dei maggiori...
16/11/2006 Imbarazzo nel Prc per la "Carusata"
'Una Carusata'. Rifondazione Comunista proprio non ci sta a sentir parlare di un 'caso Caruso'
15/11/2006 Fumo di Roma
Livia Turco, “di concerto” con Mastella e Ferrero, dà una iniziale spallata alla legge del centrodestra innalzando le dosi massime...
14/11/2006 Via libera ai 40 spinelli per uso personale. Don Mazzi: non si combatte coś la droga
Detto, fatto. A luglio, il ministro della salute Livia Turco aveva annunciato di voler raddoppiare il quantitativo massimo di cannabis, detenibile ad uso esclusivamente...
Archivio
Archivio le Iene, Parlamentari e Droga al Parlamento
|