Fare polemica sui 40 spinelli al giorno e', oltre che assurdo, anche
fuorviante rispetto rispetto al vero problema che e' quello di far si' che
non sia punito e perseguito il consumo ma il traffico e lo spaccio della
droga.
E' questo il pensiero e l'obiettivo del ministro della Salute, Livia
Turco espresso in una lettera al Direttore del quotidiano "Avvenire" .
"A questo risultato potremo arrivare solo quando sara' profondamente
rivista la legge Fini-Giovanardi. Ma e' certo che l'aver innalzato la
quantita' massima porta con se' almeno due risultati immediati:
diminuiscono le occasioni di contatto con gli spacciatori e soprattutto si
da' un segnale chiaro all'opinione pubblica ed agli operatori che
sull'approccio alle droghe ed alle tossicodipendenze si e' iniziato a
voltare pagina. In direzione di quelle quattro parole d'ordine che sono
scritte nel programma di Governo e che parlano di educare, prevenire,
curare, non incarcerare. Io credo che una buona legge debba essere
orientata dalla bussola della fiducia nei confronti della persona e dalla
promozione della sua dignita'. Per questo bisogna distinguere le droghe
per il danno che arrecano alla salute, bisogna distinguere nettamente il
consumo dallo spaccio, bisogna dissuadere dal consumo attraverso
l'educazione e l'amore ed anche le punizioni (ma dei genitori non del
carcere)".
Infine il Ministro della Salute conclude: "A me e' cara un'espressione che
e ' diventata la mia bussola d'orientamento: 'Contro le droghe cura la
vita'. Me l'ha insegnata Don Luigi Ciotti ed, insieme a lui, l'esempio di
tanti sacerdoti ed operatori che sono ogni giorno sulla strada.
ALTRI COMMENTI
'Il ministro Livia Turco dimostra di avere a cuore il futuro di tanti
ragazzi, piu' di chi l'attacca ingiustamente'. Lo afferma in una nota
Valeria Valente assessore alle Pari opportunita' del Comune di Napoli,
che sostiene la fondatezza del decreto firmato dal ministro sui limiti di
possesso personale di cannabis.
'La droga si combatte partendo dal concetto che il carcere e' la
soluzione per chi spaccia e non per chi consuma qualche grammo in piu''.
Una riunione tra ministri interessati alle politiche sulle
tossicodipendenze e' stata convocata dal ministro della solidarieta'
sociale Paolo Ferrero.
La convocazione segue le polemiche sorte a seguito del decreto del
ministro della Salute che raddoppia la dose massima consentita di cannabis
per uso personale.
La riunione -come ha spiegato lo stesso ministro- si terra' probabilmente
la prossima settimana o al piu' tardi all'inizio della successiva. Il
ministro ha detto di aver convocato anche i 51 parlamentari firmatari di
una lettera in cui si critica il decreto Turco. 'Mi sembra giusto
cogliere l'occasione per aprire una discussione su questi temi'.
"La lettera inviata dal ministro all'Avvenire aumenta il senso di allarme
suscitato dal decreto". Mara Garfagna, deputata di Forza Italia,
commenta cosi' le parole del ministro pubblicate, appunto, sul quotidiano
della Conferenza episcopale. Particolare allarme, secondo Garfagna,
suscita il passaggio dove "il ministro Turco evoca la delega alla
magistratura di una decisiva potesta' discrezionale, in base alla quale
spetterebbe a un giudice distinguere tra drogati da aiutare e profittatori
da perseguire
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