'La droga e'
una forma di aggressione alla vita. C'e' una parte della maggioranza che su
questi valori non fa sconti. Il ministro Turco ha usato una sua prerogativa,
ha deciso di fare un atto amministrativo, e' un suo diritto, ma il suo non e'
davvero un comportamento democratico. Quel decreto se fosse arrivato in aula
non ce l'avrebbe fatta'. Lo ha affermato Paola Binetti, senatrice della
Margherita, in un'intervista a 'Il Messaggero'.
'Quel provvedimento adottato cosi' senza consultazione e' sbagliato. Non puo'
essere l'innalzamento delle dosi la soluzione, non puo' essere questa la
nostra risposta al problema droga. Con la maggiorazione dei quantitativi il
messaggio che arriva ai giovani e' deformato, si rischia di incitarli a
consumare ancora di piu', ad alzare la soglia. Non dimentichiamo che stiamo
parlando di un problema di dipendenza'.
'Non e' vero che la gente finisce in carcere per lo spinello, ma per quei
comportamenti di microcriminalita' che scattano quando il consumatore non sa
in che modo procurarsi i mezzi per l'acquisto della dose'.
ALTRI COMMENTI
"I 51 parlamentari dell'Unione che avevano espresso un netto dissenso rispetto
al decreto Turco che legittima l'uso di cannabis e ne autorizza lo spaccio,
sono evidentemente stati messi in riga e ricondotti all'ovile. Anche stavolta,
insomma, scherzavano...". Lo afferma Riccardo Pedrizzi,
responsabile nazionale di An per le politiche della famiglia, presidente
nazionale della Consulta etico-religiosa e membro dell'esecutivo politico
nazionale del partito.
"I deputati dissidenti, infatti, hanno accolto
le parole pronunciate alla Camera dalla Turco o in silenzio (nessuno di loro
e' intervenuto in aula) oppure comunicando il loro sostanziale riallineamento
sulle posizioni dell'ex ministro della Salute ed attuale ministro della Canna
Libera. Solo la senatrice Binetti ha rilasciato un'intervista critica ad un
quotidiano. Eppure la situazione odierna e' la stessa identica che porto' i
51 a prendere le distanze dalla scelta della Turco, le cui parole in
Parlamento non hanno cambiato un bel nulla".
"Comunque, i 51 ex dissidenti hanno ancora una possibilita' per smentirci, per
dimostrare che le loro non erano soltanto chiacchiere e che non hanno
intenzione di sacrificare, ancora una volta, la difesa dei valori sull'altare
delle logiche di partito e di schieramento: votino la mozione contro il
decreto piu' "spinelli per tutti" presentata da An al Senato
Archivio
Archivio le Iene, Parlamentari e Droga al Parlamento
|