Le nuove
tecnologie entrano nella cura delle dipendenze, affiancandosi alle terapie
farmacologiche o psicoterapeutiche. Il Nida (National Institute on drug
abuse) sta sperimentando l'uso del pc palmare, sul quale scrivere tutto quello
che succede durante la giornata ma, soprattutto, le proprie sensazioni. Lo
scopo e' quello di capire le cause delle ricadute per prevenirle.
Il palmarino -come e' stato spiegato alla delegazione italiana di Federserd in
visita al Nida- viene affidato al tossicodipendente che lo deve portare sempre
con se'. Nel corso della giornata, piu' volte e casualmente, il palmare emette
un suono: a quel punto, il paziente deve fermarsi e scrivere sul pc quello che
sta facendo, cosa sta pensando, se in quel momento ha desiderio di droga. Ogni
settimana, il tossicodipendente consegna il palmare e gliene viene dato un
altro con il quale ricominciare. Durante la sperimentazione, il paziente e' in
terapia sostitutiva e non deve prendere droga: per verifica che deve
sottoporsi tre volte alla settimana all'esame delle urine.
In Italia questo tipo di trattamento si fa, ma usando i fogli di carta, sui
quali il tossicodipendente deve segnare le sue giornate. Molto spesso, pero'
non viene utilizzato.
Attualmente la sperimentazione del Nida, avviata due anni fa, coinvolge un
centinaio di volontari. Solo il 30% dei pazienti, finora, ha abbandonato la
terapia; un altro 30% ha perso o rotto il pc nel corso della sperimentazione.
In questi casi, il palmare viene sostituito, ma solo la prima volta: se
l'episodio si ripete, si esce dalla sperimentazione
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