Esodo di massa
dalla sede trentina della comunita' terapeutica di San Patrignano, che si
trova a San Vito di Pergine: una trentina di ragazzi sul centinaio di ospiti
presenti hanno lasciato nei giorni scorsi la struttura e ne hanno dato
annuncio con una lettera inviata al quotidiano trentino L'Adige.
Nella lettera si contestano alcuni metodi usati nella comunita', in
particolare il divieto di portare in casa sigarette e dolci. Il responsabile
di San Patrignano, Andrea Muccioli, e' arrivato ieri a San Vito per
parlare con il direttore, Federico Samaden, e con gli ospiti rimasti.
Muccioli ha detto all' Adige che 'quanto accaduto fa parte delle dinamiche di
ogni comunita': noi cerchiamo di insegnare alle persone onesta', trasparenza,
lealta' ed equilibrio - ha chiarito - e non consentiamo a nessuno di portare
all' interno meccanismi di piazza. Chi non rispetta queste regole va a casa
sua o da un' altra parte'.
'Noi non siamo un ostello dove si entra e si esce a piacimento e se ci sono
state due o tre persone in crisi, cio' non deve costituire un alibi per le
altre'. Dalla comunita' di San Patrignano fanno sapere che cinque dei
'fuggiaschi' sono gia' rientrati. 'E stiamo lavorando per far rientrare anche
altri', concludono.
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