Duro attacco del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi nei
confronti di quello che ha definito ironicamente "il super sindaco Veltroni",
che governa una citta' diventata "capitale della droga" e in cui "aumenta
l'esercito dei disperati" come dimostrato da "duemila persone che vivono per
strada e altre 9 mila che vivono in grotte e favelas lungo il corso del
Tevere". Il Cavaliere ha parlato ieri nel corso di un intervento in
collegamento telefonico, con la Consulta azzurra dei municipi romani di Forza
Italia presso il Residence di Ripetta.
Il Cavaliere, che ha difeso le ragioni sulla sussidiarieta' anche a livello
locale "contro il centralismo del sindaco rispetto al quale protestano anche
18 capi dei municipi su 19 che fanno capo alla sinistra", ha cercato di
mobilitare i forzisti della capitale affinche' essa non venga ricordata
soltanto come "il trampolino di lancio dei Rutelli e dei Veltroni".
D'altronde, ha denunciato l'ex presidente del Consiglio, "Roma non e' la
capitale delle meraviglie ma una citta' che e' divenuta, secondo quanto
riferiscono inchieste giornalistiche, la capitale della droga" e ha citato la
cocaina nel quartiere dell'Eur mentre a Trastevere sarebbe piu' diffuso l'hahish.
Tutto questo, ha insistito Berlusconi, fa si' che "le bande criminali operino
divise per quartieri con un aumento della criminalita' il cui dato
macroscopico sono 61 scippi al giorno".
Infine, la denuncia della emergenza alloggi, con il caro-affitti, e inoltre
l'aumento delle tasse e una "irrisoria" riduzione dell'Ici. Ed ecco quindi il
grave degrado sociale per cui "a Roma duemila persone vivono per strada, molte
delle quali in baracche fatte con bottiglie di plastica, e 9 mila vivono in
grotte e favelas lungo il corso del Tevere".
Berlusconi ha quindi esortato i dirigenti locali ad attivarsi, senza gelosie
personalistiche per una crescita complessiva del partito in vista di una
missione: liberare "questa che non e' una citta' delle meraviglie ma e' una
citta' sofferente", con in vista l'obbiettivo delle elezioni a sindaco del
2011. "Non facciamoci illusioni, molti pensano che dopo Veltroni ci sara' un
sindaco di centrodestra, ma attenti -ha avvertito l'ex premier- perche' la
sinistra dopo Veltroni si dara' da fare per trovare un candidato credibile" e
quindi agli azzurri spetta il compito di darsi da fare e "lavorare con gli
alleati per concordare una candidatura autorevole. Naturalmente speriamo tutti
che il prossimo sindaco della capitale sara' colorato di azzurro", ha concluso
il Cavaliere.
'Facciano tutti gli attacchi al sindaco di Roma, ma lascino in pace la citta',
soprattutto se non sanno di cosa parlano'. Cosi' il sindaco di Roma, Walter
Veltroni, ha replicato al leader di Forza Italia.
Intervenendo ad un convegno dei Ds sul Partito Democratico, Veltroni ha
aggiunto: 'Avete mai sentito uno dei leader di un Paese parlare in questi
termini della capitale del proprio Paese? E' l'assenza di amore per il proprio
Paese e lo spirito di parte che fa parlare in questo modo'.
Archivio Droga
|