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25/02/2007 Al via sperimentazione vaccino anticocaina (www.aduc.it)

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Tossicodipendenti e inglesi potrebbero essere le 'cavie' per la messa a punto di un vaccino anti-cocaina . Lo ha annunciato Jose Perez de los Cobos, presidente della Società Spagnola della Tossicodipendenza (Set), durante l'inaugurazione del XII Congresso della Set e del II Forum Iberoamericano dei Disturbi da Assuefazione.
La possibilità, ancora "in fase di studio", ha precisato Perez de los Cobos, si deve alla considerazione dell'ingente quantità di cocaina consumata nei due paesi, che sono in testa alla classifica del consumo dello stupefacente. Tuttavia sono stati realizzati solo i "primi contatti" per l'inizio della sperimentazione.

In pratica, il 'vaccino' allo studio funzionerebbe annullando gli effetti eccitanti della cocaina e impedendo così al tossicodipendente di provare la sensazione di appagamento proporzionata dallo stupefacente. Anche se il solo versante farmacologico non è sufficiente: la cura si deve completare con un appoggio psicologico che aiuti il soggetto a non desistere nella lotta alla dipendenza.

Il vaccino agisce assorbendo le micromolecole di cocaina prima che raggiungano il cervello. Infatti, nonostante si pratichino differenti metodi di assunzione (Fumata, sniffata, ecc.), il 'trasporto' della droga al cervello avviene sempre attraverso il sangue. E, proprio come nei vaccini classici, il metodo funzionerebbe grazie alla somministrazione di una molecola simile a quella della cocaina, ma manipolata in maniera da favorire la formazione di anticorpi che impediscano il superamento della barriera emoencefalica.

La cura, ha spiegato il presidente della Set, non avrebbe carattere preventivo, ma priverebbe i consumatori dell'effetto piacevole derivante dallo stupefacente. Uno strumento apparentemente efficace per contrastare il vertiginoso aumento del consumo di cocaina registrato negli ultimi anni.

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