E' cominciata in Svizzera la sperimentazione dell'ecstasy contro i disturbi e
lo stress post-traumatico. Swissmedic, l'agenzia svizzera del farmaco, ha dato
via libera alla sperimentazione. Secondo il direttore della ricerca, le
metilenedioximetamfetamine (Mdma, alias ecstasy) ".... somministrate
oculatamente, sotto controllo medico e a maggiori di 18 anni, sono innocue e
sicure, anche a lungo termine".
Questa sperimentazione si unisce alle numerose altre in corso in vari Paesi
europei e americani. Ricordo ad esempio le sperimentazioni sulle stanze del
buco, sul trattamento della tossicodipendenza con eroina, sull'efficacia
antidolorifica e terapeutica della cannabis, e sulla distribuzione controllata
di eroina.
Eppure, in Italia, non si riesce a sperimentare, a fare ricerche significative
che potrebbero beneficiare enormemente sia i tossicodipendenti che centinaia
di migliaia di altri malati. Questo perche' vi e' uno stigma sulle droghe non
di natura medico-scientifica, ma culturale ed ideologico.
A questo si aggiunge la legge Fini-Giovanardi, una delle piu' repressive
conosciute nel mondo occidentale –cosi' repressiva da impedire addirittura
anche la registrazione e commercializzazione di farmaci a base di cannabis
sintetica. Purtroppo, nonostante i numerosi e ripetuti annunci, questa legge
e' praticamente stata fatta propria dal Governo Prodi. Oggi, dopo cio' che e'
accaduto al Senato, appare improbabile che si arrivera' in questa legislatura
ad una modifica della legge Fini-Giovanardi. Le priorita', ci verra' detto,
sono altre.
La mancata modifica di questa norma, il voltare le spalle alla ricerca e alle
sperimentazioni, e' una delle maggiori responsabilita' di un Governo e di una
maggioranza che, in materia di tossicodipendenze, ha fatto poco o niente nel
nome della sua precaria sopravvivenza.
Archivio Droga
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