Quel genio di Ferrero, per contrastare il drammatico fenomeno delle
stragi del sabato sera, vuole vietare la pubblicita' degli alcolici,
che, accusa, ne banalizza e ne incentiva il consumo. Lo stesso ministro,
pero', vuole fare un vero e proprio spot delle sostanze stupefacenti,
banalizzandone e incentivandone l'uso, attraverso la controriforma della
legge Fini antidroga e antispaccio. Un po' di coerenza non guasterebbe".
E' quanto dichiara il deputato di An Riccardo Pedrizzi,
responsabile del partito per le politiche della famiglia.
"Evidentemente Ferrero pensa che tra le cause di questa carneficina ci
sia l'alcol e non la droga. Si sbaglia di grosso. Lo sa il ministro, per
esempio, che la cannabis, quella che lui vuol tornare a definire droga 'leggera',
e' causa di molti incidenti stradali, perche' il suo uso provoca
modificazioni sottili della percezione del tempo? Lo sa, Ferrero, che
sotto l'effetto di hashish e marijuana il tempo, appunto, scorre
lentamente, per cui si puo' essere indotti a una velocita' eccessiva in
automobile?".
Per Pedrizzi, "se il ministro volesse davvero combattere il drammatico
fenomeno delle stragi del sabato sera, dovrebbe lanciare ai nostri
giovani messaggi univoci, non contraddittori: no all'abuso di alcol e no
all'uso di droga. Dovrebbe chiedere alla collega Turco di ritirare il
suo decreto. E dovrebbe battersi per l'approvazione della legge
Giovanardi affossata, nella scorsa legislatura, dalla lobby del
divertimentificio sulla pelle dei nostri ragazzi".
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