C'e' chi negli spaghetti ci mette semplice pomodoro, magari una foglia di
basilico. Chi, invece, ci mette la marijuana, con la differenza che nel primo
caso al massimo si rischia una indigestione, nel secondo di finire in ospedale
per un attacco di tachicardia. Ed e' quanto accaduto ad una ragazza comasca
poco piu' che ventenne giunta al pronto soccorso dell'ospedale "Sant'Antonio
Abate" di Cantu' (Como) dopo essersi sentita male proprio per aver mangiato un
piatto di spaghetti drogati. Lei dice di non essere stata a conoscenza del
particolare condimento, che probabilmente si e' trattato dello scherzo di
qualche suo amico.
Secondo quanto la giovane ha raccontato ai medici, si era incontrata infatti
con quattro amici per una serata in compagnia. Poi la decisione di una bella
spaghettata. Ma non appena finito di mangiare la pastasciutta ha avvertito
palpitazioni al cuore sempre piu' forti e, preoccupata, e' immediatamente
corsa in ospedale dove ha raccontato quale era stato il menu' della serata. I
medici hanno deciso di trattenerla in osservazione per tutta la notte e poi
l'hanno dimessa. Non e' inusuale l'utilizzo della marijuana come condimento:
la si usa per fare torte, magari per una infusione come se fosse te' o
camomilla. Ma, almeno secondo Rafaela Olandese del servizio
tossicodipendenze Asl di Como, di solito non la si mette nella pasta. Tuttavia
fra i giovani non e' difficile sentir raccontare di come, in realta', esistano
diverse ricette per una "pasta da sballo".
"Quello che realmente preoccupa e' il fatto che il 50% dei giovani fa uso di
sostanze stupefacenti. Il 40% si limita marijuana e hashish, il dieci si
spinge anche alla cocaina che puo' contare, rispetto al passato, su un mercato
decisamente piu' ampio perche' i prezzi sono cosi' abbordabili che non e' piu'
possibile definirla la droga dei ricchi. Oramai la cocaina e' alla portata
delle tasche di qualsiasi ragazzino. Oggi lo spaccio di sostanze stupefacenti
e' diventato quasi una vendita porta a porta, un passaggio da un amico
all'altro. Una catena difficilmente spezzabile". (Fonte: Agi)
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