Per il ministro della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero 'vanno tolte
le sanzioni amministrative sul consumo' di droga perche' 'se lo Stato
interviene sul versante della prevenzione non puo' intervenire sul versante
della repressione del consumo'. L'ipotesi di Ferrero, intervenuto alla
trasmissione 'Viva voce' su Radio24, e' quella di 'mantenere e appesantire le
sanzioni per quanto riguarda i consumi che possono dar luogo a pericoli per
terzi, come la guida in stato di alterazione o il fatto di lasciare siringhe
in giro', ma 'non ci deve essere invece questa cosa un po' folle che se uno
viene beccato due o tre volte a farsi uno spinello gli viene tolta la patente'.
A giudizio di Ferrero, che ha ribadito che l'orientamento del governo e'
quello di non ricorrere al Consiglio di Stato dopo la bocciatura da parte del
Tar del decreto Turco, bisogna 'puntare tutto sul versante della prevenzione e
della responsabilizzazione' e, per quanto riguarda i minori, 'e' opportuna la
segnalazione alla famiglia'. E' poi necessario 'riuscire ad abolire la
Cirielli, perche' con la reiterazione del reato si finisce dentro a pene
allucinanti e quello del microspaccio e' un caso classico di reato fatto piu'
volte', mentre e' opportuno 'differenziare maggiormente' le sanzioni tra
grandi trafficanti di droga e microspacciatori.
A GIORNI DECRETO CHE ANNULLA LE SOGLIE
Sara' pronto in pochi giorni il decreto ministeriale che annulla il precedente
decreto Berlusconi-Castelli, che aveva stabilito le quantita' massime di
principio attivo delle sostanze stupefacenti detenibili senza incorrere nel
reato di spaccio. Lo ha reso noto Ferrero.
'Quello del 2006 era un decreto a tre, e va percio' rifatto un decreto a tre
che intervenga sulle quantita' stabilite, non piu' aumentando le dosi massime
per il consumo personale ma annullando le soglie'. 'Questo sara' fatto prima
della nuova legge, e in questo modo sara' la magistratura a stabilire volta
per volta se si tratta di spaccio oppure no'.
I tempi del decreto, ha continuato Ferrero, possono essere piu' brevi della
legge 'perche' si tratta di un decreto ministeriale e quindi puo' essere fatto
subito, e concretamente sarebbe un anticipo della nuova legge per quanto
riguarda l'abolizione delle soglie consumo-spaccio. Un decreto
interministeriale che modifica la parte attuativa della legge Fini-Giovanardi'.
COMMENTI
"Non condivido l'idea di eliminare le sanzioni amministrative previste per
l'uso di droghe leggere". Lo dice Silvana Mura, deputata Idv: "Un conto
e' ridurre il rischio di finire in carcere per uno spinello, un altro e'
l'eliminazione di qualsiasi strumento di disincentivazione all'uso di droghe".
Secondo Mura, "e' una questione simbolica oltre che tecnica, ed e'
estremamente importante. La droga, anche quella leggera, e' una sostanza
illegale che e' vietato commercializzare e tale deve rimanere". Se venisse a
cadere la sanzione amministrativa "di fatto si legalizzerebbe lo spinello e
questo si tradurrebbe in un incentivo per i giovani ad avvicinarsi all'uso di
queste sostanze. Su questo non c'e' alcun dubbio che abbiamo il dovere di
essere chiari e di non fare sconti".
"Pessima l'idea, lanciata oggi dal ministro della Solidarieta' sociale,
Paolo Ferrero, intervenuto alla trasmissione 'Viva voce' su Radio24, di
eliminare le sanzioni amministrative previste per l'uso di droghe 'leggere'.
Se queste sono le premesse, non ci stupiremo piu' di tanto se il ministro
Ferrero dovesse proporre domani un 'premio' per chi si droga". Lo afferma il
capogruppo vicario della Democrazia cristiana per le Autonomie alla Camera,
Giampiero Catone.
'Alla Magistratura italiana che ancora una volta dimostra di governare il
Paese, in assenza di qualita' e di capacita' della politica, va un sentito
grazie per aver bocciato il tentativo del Ministro Livia Turco di consentire
in Italia la 'libera fumata pesante' stravolgendo l'impianto della legge
voluta dal governo Berlusconi per contenere il diffondersi del fenomeno droga.
Lo ha sostenuto Ada Spadoni Urbani, consigliere regionale di FI, che ha
espresso in una nota, la sua soddisfazione, 'personale e quella del suo
partito, ricordando che l'aumento di quantita' di sostanze stupefacenti
disposto dal ministro e bloccato da Tar del Lazio, e' stato disposto - ha
detto - senza motivazioni scientifiche valide per poter cambiare una legge
dello Stato cosi' delicata'. Il Governo 'ha subito lo smacco' colpendo, per
motivazioni ideologiche, una legge voluta dal centrodestra. Contro la droga
occorre un piano organico a difesa della salute, soprattutto in un momento in
cui anche gli Stati d'Europa piu' possibilisti e liberali, come il Regno
Unito, fanno retromarcia proprio sulle droghe leggere'. Dopo aver precisato di
essere da sempre 'contro l'uso di qualsiasi sostanza stupefacente', il
consigliere di FI ha esortato 'i liberal fumatori al governo della regione
Umbria' a ritornare sui loro passi, in merito alle determinazioni assunte con
l'approvazione della Legge regionale numero 1, del 22 gennaio 2007,
sull'accesso ai trattamenti terapeutici per i cittadini consumatori di
sostanze psicoattive o in stato di dipendenza che per la Spadoni Urbani
'affida al Sert e al metadone quei tossicodipendenti che decidono di uscire
dal tunnel della droga, togliendoli dalle mani del medico di famiglia o delle
comunita''.
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