Un milione in piazza a Roma contro la l'inondazione di cocaina e un falo'
ogni mese, per bruciare la droga sequestrata. Sono le due
proposte-provocazione fatte da don Antonio Mazzi, in un'intervista
a Gente oggi in edicola, che ne ha dato un'anticipazione.
'Quella della cocaina e' una biblica inondazione che tutti noi, nel nostro
piccolo, dobbiamo prevenire e ridurre.
Chiacchierando di meno e rimboccandoci di piu' le maniche: per esempio, se
una volta tanto andassimo a Roma, in un milione di persone, a manifestare
contro l'inondazione di coca che l'Italia sta subendo, non creeremmo forse
un evento molto piu' importante, urgente e significativo di tanti altri?'.
'Non possiamo aspettare che un'altra legge sostituisca la Fini-Giovanardi,
i tempi dell'invasione della coca sono troppo celeri per stare ai giochi
della burocrazia.
Dobbiamo inventare progetti ben finalizzati, leggeri, che sfruttino nel
migliore dei modi le esperienze gia' esistenti.
Quest'estate, per esempio, io andro' con amici nelle discoteche per
discutere di alcol e droga, proprio nei luoghi dove il consumo sembra
avvenire in quantita' industriali'.
'Sapete quale sarebbe una lezione infinitamente piu' efficace delle
barbose statistiche che propiniamo alla gente, spaventata e rassegnata?
Bruciare sulle piazze delle citta', una volta al mese, le tonnellate di
cocaina sequestrata che giacciono negli scantinati dei comandi della
Finanza e della Polizia', conclude don Mazzi.
Archivio Droga
|