Dario Evola,
lo studente di 15 anni, morto il 16 maggio scorso, in una scuola di Paderno
Dugnano, nel milanese dopo aver fumato uno "spinello", sarebbe deceduto in
quanto la sigaretta era stata 'modificata' con il crack. Una sostanza ben piu'
pericolosa dell'hashish o della marijuana con le quali normalmente si
confezionano le cosiddette "canne". E' questo uno dei risultati degli esami
tossicologi effettuati dai medici legali, nell'ambito dell'inchiesta della
procura di Monza, sul corpo del giovane. Nei suoi polmoni, infatti, sono state
trovate tracce di cocaina (sostanza 'di base' del crack).
Nei giorni scorsi, l'autopsia aveva evidenziato che il cuore di Dario era
leggermente piu' grosso della norma, ma che il ragazzo non soffriva di
patologie tali da provocarne una morte fulminea.
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