La testimonianza di una giovane della comunità
Nuovi Orizzonti. Un cammino di risurrezione passato attraverso
l'esperienza della droga e del carcere. Oggi, invece, la comparsa di un
desiderio: essere strumenti di vita nelle mani di colui che è la vita.
Domenica
scorsa, molti giovani della Comunità Nuovi Orizzonti hanno rinnovato le
promesse di povertà, castità, obbedienza e gioia, con il desiderio
di ridonare a Dio la vita nuovamente ritrovata, per essere un grazie
d’amore al suo Amore. Storie e provenienze diverse, accomunate
dall’esperienza della morte dell’anima (su tutte la droga) e trasformate
in una splendente “risurrezione” data dall’incontro con Colui che è
l’Amore vero, che ha saputo colorare i nostri inferni di cielo! In che
modo ricambiare il dono ricevuto? Andando da coloro che sono nella morte
dell’anima per essere strumenti di vita nelle mani di Colui che è la
vita. Ma da cosa nasce il desiderio di consacrare la vita a Dio?
Per troppi anni ho vissuto seguendo solo ciò che l’istinto mi diceva,
all’insegna del potere, del piacere e dell’avere! Vivevo in un non senso
cosi profondo da pensare che la vita non fosse che quello. Il dolore che
ho provato fin da piccola è stato così forte da portarmi a non sperare
più. In una famiglia distrutta dall’alcol e dalla povertà, crescevo fra
solitudine e incubi. Ho sperimentato presto la morte di una persona
cara. Nessuno percepiva la mia disperazione. Questo grido silenzioso
sembrava non arrivare che alle mie orecchie. Ho lottato per molti anni
sola contro le mie emozioni e le mie paure, ma queste sembravano essere
sempre le più forti, e il dolore non faceva che da padrone nella mia
vita, fino a che un giorno non incontro la droga! Metodo semplice,
efficace, veloce per l’annientamento di tutto ciò che uno ha di vivo
dentro di sé. Tutto con essa sembrava sparito: il dolore, la paura. Nel
giro di pochi anni, mi sono convinta che questa vita era cambiata. Ho
lasciato la famiglia, convivevo con un ragazzo, mi sentivo libera. Avevo
soldi e compravo tutto, anche le amicizie. Ero dimagrita e finalmente mi
sentivo bella.
Ma quando mi sono illusa di aver vinto io, ecco, mi ritrovo nella più
degradante delle gabbie: ero in carcere! Ma non dovevo essere libera? E
perché mi trovo nella più esplicita delle gabbie? E dov’era quel tutto
che avevo, visto che ero in una cella, sola di nuovo con il mio dolore?
E perchè, se ero cosi bella, non riuscivo neanche a guardarmi allo
specchio, tanto era lo schifo che provavo? E allora grido una preghiera:
“Dio, se esisti oggi mi devi salvare!”. Tre giorni, solo tre giorni
dopo, entro a Casa Gioia di Marino, centro femminile della comunità
Nuovi Orizzonti, dove mi sono incontrata con l’infinita misericordia di
Gesù attraverso l’amore delle persone che mi hanno accolta volendomi
bene per quella che sono, senza nessun tipo di giudizio, aiutandomi a
scoprire tutti quei doni di grazia che Dio mi ha dato .
Nel cammino comunitario la cosa più difficile non è stata per me passare
la crisi d’astinenza, lasciare il fidanzato, la famiglia: è stata
affrontare la verità, ma “la verità vi farà liberi” e il Signore non si
è fatto attendere nel farmi sperimentare la sua libertà. Dei sensi di
colpa molto pesanti avevano trovato terreno fertile nei miei errori,
cosi mi soffocavano, mi schiacciavano! Ed ecco la mia seconda preghiera
in una confessione: “Signore, ti prego, prendi questo dolore”, e cosi è
stato. I sensi di colpa erano spariti, scomparsi, perdonati… li aveva
presi su di sè! Questo è un mistero impossibile da capire razionalmente,
ma io che l’ho vissuto ancora mi emoziono davanti a cosi tanto Amore
donato gratuitamente! Io che nella vita avevo distrutto tutto, non
credevo, bestemmiavo… eppure sono stata strappata da quella morte
dell’anima che io stessa con scelte sbagliate mi ero procurata dentro, e
tutto grazie ad una preghiera! Ed ora non posso dimenticare come ero e
come stavo: sarebbe da ipocrita, impossibile!
E l’unico modo possibile per cercare di contraccambiare il suo infinito
Amore non è che questo: riconsegnare a Lui la vita, consacrandomi
all’interno della comunità Nuovi Orizzonti, con promesse di povertà,
castità, obbedienza e gioia, con la piena consapevolezza che solo in Lui
posso essere finalmente felice, dal momento che subito ho iniziato ad
assaporare una nuova pienezza di vita!
La foto: Daiana Dallaporta
Archivio Droga
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