Pochi anni fa
il consumo di droga nel mondo stava raggiungendo livelli epidemici. Oggi dati
sempre piu' convincenti mostrano che il problema droga, a livello globale, si
e' stabilizzato". Lo ha affermato Antonio Maria Costa Direttore
Esecutivo dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc),
presentando il Rapporto Mondiale 2007 sulla droga dell'Ufficio dell'Onu contro
la Droga e il Crimine. Costa ha parlato di "contenimento di tutte le droghe
(cocaina, eroina, cannabis e amfetamine) sia in termini di produzione, sia di
traffico e di consumo".
"I dati per il periodo 2004-06 confermano che la situazione pare al momento
sotto controllo, ma e' troppo presto per dare un giudizio definitivo. Occorre
molta cautela: a livello globale le tendenze sono promettenti, ma il progresso
realizzato in alcuni paesi, si accomuna al deterioramento della situazione
altrove", ha aggiunto Costa evidenziando, ad esempio, il calo del consumo di
cocaina in Usa a fronte dell'aumento in Europa.
"Lo sviluppo piu' incoraggiante e' il progressivo riconoscimento a livello
mondiale del fatto che la tossicodipendenza sia una malattia neuro-psichica
che deve, e puo' essere curata come ogni altra infermita'. E' soprattutto
importante non stigmatizzare il tossicodipendente, e tanto meno
criminalizzarlo', ha ammonito poi Costa.
Il Rapporto mostra una vasta stabilizzazione dei mercati mondiali della droga
nell'ultimo triennio. Costa ha precisato che 'ci sono segnali di un generale
contenimento di tutte le droghe (cocaina, eroina, cannabis e amfetamine) sia
in termini di produzione, sia di traffico e di consumo".
"La coltivazione di coca nelle Ande continua a decrescere, mentre il consumo
mondiale di cocaina si e' stabilizzato. Tuttavia, il decremento negli Stati
Uniti e' stato vanificato da un'allarmante crescita del consumo in Europa.
Anche il mercato di stimolanti di tipo amfetaminco (Ats), quali l'ecstasy, e'
stato contenuto: in molti paesi i livelli della produzione e del consumo sono
stabili -rimarca Costa- Per la prima volta da decenni, le statistiche non
indicano un incremento della produzione e del consumo mondiale di cannabis".
"Un numero crescente di consumatori di cannabis chiede assistenza sanitaria.
Questo perche' ormai esistono potenti tipi di cannabis in circolazione che
portano a disturbi mentali, violenza e criminalita'", ha spiegato il Direttore
Esecutivo dell'Unodc. Mentre crescono i segnali di un'ampia stabilizzazione
dell'offerta e del consumo di droga, e degli effetti dei grandi sforzi
intrapresi per ridurre i danni provocati dal consumo, resta la consapevolezza
che la situazione potrebbe nuovamente e facilmente degenerare.
"Non dobbiamo abbassare il livello di guardia.
Prevenire il consumo di droga e investire in terapie per i tossicodipendenti
sono tuttora azioni di vitale importanza", ammonisce Costa. La produzione di
oppio in Afghanistan e' ancora uno dei problemi piu' gravi: nel 2006 si e'
infatti assistito a una drastica crescita delle coltivazioni, che ha oscurato
i grandi successi ottenuti attraverso l'azzeramento di altri bacini di offerta
dell'oppio, specialmente in Asia Sud-Orientale.
Il capo dell'Agenzia dell'Onu contro la droga ha affermato che "in Afghanistan
l'oppio e' una questione di sicurezza molto piu' che non una questione di
droga", aggiungendo che "la provincia di Helmand, minacciata dalla guerriglia,
e' divenuta il principale fornitore mondiale di droga. Qui le coltivazioni
illegali sono piu' ampie che nel resto del paese nella sua totalita'. Le
coltivazioni a Helmand sono addirittura piu' estese di quelle del Myanmar e
della Colombia".
Per Costa, "in Afghanistan occorre estirpare il cancro delle droga e della
violenza, liberando il mondo dalla principale fonte della droga piu'
pericolosa, che direttamente e no uccide 100mila persone all'anno. La
sicurezza dell'intera Asia occidentale ne verrebbe rafforzata". A livello
mondiale il coordinamento delle forze dell'ordine nelle operazioni antidroga
ha consentito una crescita dei sequestri.
Piu' del 45% della cocaina prodotta nel mondo viene oggi intercettata, si
pensi che nel 1999 la percentuale era solo del 24%. E, inoltre, piu' del 25%
dell'eroina che circola sul mercato viene sequestrata, contro il 15% del 1999.
Oggi i trafficanti sono sempre piu' alla ricerca di nuove rotte, come quelle
che attraversano l'Africa.
"L'Africa e' attaccata dai trafficanti di cocaina colombiana da Ovest e dai
trafficanti di oppio afgano da Est. La criminalita' organizzata trae vantaggio
dalla debolezza dei governi e delle amministrazioni in Africa, e del fatto che
le altre vie di esportazione diretta dalla Colombia in Europa sono sempre
meglio presidiate", ha spiegato Costa.
"Questa minaccia deve essere affrontata tempestivamente per bloccare la
criminalita' organizzata e fermare il riciclaggio del denaro e la corruzione.
Ma c'e' un rischio ancora peggiore: dobbiamo intervenire subito per prevenire
il dilagare del consumo di droga in un continente gia' teatro di molte altre
tragedie".
Le possibilita' di sequestrare cannabis e stimolanti di tipo amfetaminico sono
invece piu' limitate a causa della frammentazione dei canali dell'offerta.
Costa chiede alle forze dell'ordine "di individuare i laboratori e le
coltivazioni di cannabis che si trovano nelle nostre stesse citta'. Proprio
perche' la produzione avviene negli stessi centri urbani la droga oggi circola
con tanta facilita' tra i giovani e nelle scuole".
Se si spera di ridurre nel lungo termine il problema della droga, e'
necessario mettere in atto piu' interventi di prevenzione.
Bisogna cioe' risalire all'origine: a chi consuma droga. "Nel mondo la vita di
almeno una persona su 200 e' governata dalla droga", ha detto Costa. "La
tossicodipendenza e' una malattia che dobbiamo e possiamo prevenire e curare.
Test di controllo, migliori terapie e l'integrazione del trattamento
terapeutico nei servizi sanitari pubblici e nei programmi sociali possono
liberare le persone dalla loro dipendenza dalla droga".
"Curare le persone che soffrono a causa della droga e' un investimento nella
salute dei nostri paesi cosi' come lo sono il trattamento dell'Aids, del
diabete o della tubercolosi". Nel presentare il Rapporto, Costa ha lanciato un
appello mondiale affinche' si cambi l'approccio al problema della droga,
chiedendo che la salute delle persone sia difesa con lo stesso impegno con il
quale si distruggono le coltivazioni illecite e si smantellano le
organizzazioni criminali. Si tratta di una responsabilita' che tutti devono
condividere a livello internazionale, tra i paesi produttori e consumatori,
regionale, tra i paesi vicini, e nazionale, tra tutti i settori della societa'
civile".
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