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10/07/2007 E.Romagna. Rimini prima citta' in Regione per consumo di droga (www.aduc.it)

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A Rimini il fenomeno droga e' allarmante. Specialmente tra i giovani. Ed e' bene che le famiglie e i mass media si pongano questo problema. L'assessore alle Politiche sociali del Comune di Rimini Stefano Vitali coglie l'occasione dei dati del Viminale sul problema tossicodipendenze per lanciare il suo allarme e il conseguente appello. Ricorda che Rimini e' "prima" in regione per "consumo occasionale (non da dipendenza) di droghe nella fascia di eta' che va dai 15 ai 54 anni". E quindi snocciola i dati: "Nella stesso intervallo anagrafico abbiamo il 13 per cento di maschi riminesi e l'8 per cento di femmine che fanno abuso di alcool; il 15 per cento di maschi e sempre l'8 per cento di femmine, che abusano di cannabis; il 3,5 per cento di maschi e l'1,3 per cento di femmine che assumono cocaina, l'1.1 per cento di maschi e lo 0,2 per cento di femmine che assumono allucinogeni, lo 0,5 per cento di maschi e lo 0,2 per cento di femmine che consumano eroina".
Percentuali che si alzano se si prendono in considerazione i giovanissimi, fino ai 18 anni: abuso di alcol per il 23 per cento, uso di cannabis per il 27 per cento dei maschi e il 21 per cento delle femmine, cocaina per il 4,2 per cento dei maschi e il 3 per cento delle femmine. Dati che, secondo Vitali, "ci fanno sentire urgente la necessita' di un cambiamento di direzione nella nostra societa', nelle nostre famiglie, negli stili relazionali ed educativi che caratterizzano la quotidianita'".
L'assessore e' preoccupato pure dal fatto che, in certi ambienti, drogarsi appaia quasi "di moda": "Penso al recente scandalo del consumo e spaccio di stupefacenti in Parlamento, penso ai tanti fatti di cronaca che vedono coinvolti penosamente politici, professionisti e signori `per bene'": tendenza pericolosissima.
Conclusione: "Questi dati ci impongono di accettare una sfida nuova, quella della fiducia, del coinvolgimento, dell'ascolto, ed e' solo recuperando un senso profondo di comunita' e di condivisione che riusciremo ad accettarla e a superarla, insieme".

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