Firenze, 13 agosto 2007. Incidente stradale in provincia di Caserta con una
bimba di tre mesi morta e 5 feriti: il colpevole guidava la propria auto
dopo essersi fatto un mix di cocaina e anfetamine. Molto probabilmente
questo autista passera' i guai, ma certamente non potra' essere resuscitata
la bimba che e' morta e, soprattutto, non esistera' un indennizzo possibile
per i genitori e le sorelline ferite che erano in macchina con lei.
Da questo dato di fatto occorrerebbe partire per capire la "filosofia" a cui
si dovrebbero ispirare i provvedimenti del legislatore, per rimediare
alle emergenze che lui stesso ha determinato con leggi che non funzionano e
con addetti incapaci e/o assenti. Invece non e' cosi' e le stragi
continuano! La "filosofia" dominate e' quella del "muso duro", della
galera infinita, di patenti ritirate, cioe' una repressione che dovrebbe
indurre i futuri delinquenti ad avere timore a mettersi in condizione di
delinquere e fare male a se stessi e agli altri. "Filosofia" che non ha mai
pagato e continua a non pagare e non si capisce perche' dovrebbe esserlo in
futuro. E proprio alcuni giorni dopo l'approvazione delle nuove norme del
codice della strada, che manca solo prevedano il taglio delle mani per chi
guida per aver bevuto troppo alcool o essersi fatto di qualche droga, accade
la tragedia di Caserta. A cosa sono servite queste nuove norme? A nulla
per il cittadino! Sono servite invece al legislatore incapace per farsi
bello, duro e forte di fronte ai propri adulatori (tra gli esseri umani
"normali" queste sirene dei legislatori non hanno piu' effetto da tempo), e
tutto a spese del contribuente e della vita, questa volta di una bimba.
C'e' solo un metodo per farsi meno male: la prevenzione. Invece di
spendere i soldi dei contribuenti per fare leggi inutili e procrastinatrici
del pericolo, sarebbe bastato aumentare i fondi a disposizione delle
autorita' di controllo e moltiplicare il numero delle stesse, dotandole
di apparecchiature idonee al controllo e facendo si' che siano sulla strada
24 ore su 24 in tutti i posti possibile e immaginabili. Il miglior
deterrente e' la presenza fisica degli accertatori, con gli idonei
strumenti. Ricordiamo solo un dato: mezzo milioni di controlli in Italia
a fronte di 5 milioni in Gran Bretagna.
13/08/2007 Guida dopo aver assunto stupefacenti. Capezzone: inasprire le pene (www.aduc.it)
"Dopo questa ennesima tragedia, che oggi colpisce addirittura una neonata, non
si puo' rimanere insensibili e inerti". Questo il commento del deputato
radicale Daniele Capezzone (Rnp) di fronte alla tragedia di
Castelvolturno (NA), dove una bimba di tre mesi e' morta in un incidente
automobilistico causato da un uomo alla guida sotto effetto di stupefacenti.
"Sono e resto convintamente antiproibizionista - aggiunge il presidente della
commissione Attivita' produttive alla Camera -: penso cioe' che una pura e
semplice linea di proibizione, in materia di droghe, produca effetti contrari
a quelli desiderati, specie in termini di lotta alla criminalita'. Tuttavia,
pur da antiproibizionista, dico che cosi' non si puo' andare avanti rispetto
al legame tra incidenti stradali e uso di sostanze psicoattive. Le misure da
adottare sono due: da una parte, moltiplicare i controlli sui guidatori (in
Italia se ne fanno solo poche centinaia di migliaia ogni anno, mentre nei
maggiori paesi europei se ne fanno milioni l'anno). Dall'altra, servono pene
severissime, pesantissime, per chi sia trovato alla guida sotto l'effetto di
droga e alcool. Un conto e' infatti decidere per se' di assumere una sostanza
(cosa che a mio avviso non va punita), altra cosa (questa si' da punire, e con
il massimo della severita') e' mettere a rischio la vita degli altri".
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