Un gruppo di
scienziati portoghesi ha scoperto in che modo l'ecstasy, una delle droghe piu'
usate dai giovani, riesce a distruggere le cellule del cervello attaccando le
centraline energetiche dei neuroni.
Lo studio condotto su animali e pubblicato sull'ultimo numero della rivista
Journal of Neuroscience, e' stato condotto da Felix Dias Carvalho,
tossicologo dell'universita' di Porto.
Il meccanismo molecolare con il quale si esplica l'azione dell'ecstasy nel
cervello sarebbe il seguente: la consumazione dell'MDMA (principio attivo
dell'ecstasy) avrebbe l'effetto di accelerare il processo di invecchiamento
dei neuroni che potrebbe portate anche a malattie neurogenerative come l'Alzheimer.
L'anello che sembrava mancate di questo meccanismo molecolare e' ora piu'
chiaro: il derivato dell'anfetamina agisce direttamente sui mitocondri
contenuti nei neuroni ( gli organelli che costituiscono il motore che fornisce
l'energia alle cellule); in particolare l'MDMA danneggia i mitocondri
attraverso l'azione deleteria verso una sostanza chiamata monoamina ossidasi
B. Il risultato e' il malfunzionamento delle centraline energetiche della
cellula nervosa fino ad un loro arresto.
La ricerca, secondo gli studiosi, potrebbe aprire la strada verso la messa a
punto di sostanze protettive nei confronti dei neuroni danneggiati.
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