La coltivazione
di marijuana per uso personale non va considerata reato ma e' equiparabile
alla detenzione e pertanto e' un semplice illecito amministrativo.
Lo ha ribadito il giudice monocratico di Cagliari stamane nel processo che
vedeva imputato un giovane dell'hinterland del capoluogo a suo tempo arrestato
perche' aveva in casa due piantine di canapa indiana. Il giovane, difeso
dall'avvocato Giovanni Battista Gallus, e' stato assolto dall'accusa di
coltivazione di droga. Il legale dell'imputato si e' rifatto alla
giurisprudenza della Cassazione che nel maggio scorso ha distinto la
coltivazione estensiva, e quindi per lo smercio, da quella pura e semplice, e
dunque per uso personale. Una sentenza analoga era stata emessa, sempre a
Cagliari, nel giugno scorso. Inoltre il Tribunale del Riesame di Cagliari nel
2000 aveva emesso un provvedimento dello stesso tenore giuridico.
'L'assoluzione del giovane di Cagliari, beccato qualche tempo fa dai
Carabinieri con piantine di marijuana sul terrazzo, e' davvero sconcertante':
lo afferma la vicepresidente dei deputati di Forza Italia, Isabella
Bertolini, secondo la quale 'equiparare la coltivazione casalinga alla
detenzione per uso personale crea un pericolosissimo precedente'.
'Il messaggio per i nostri ragazzi - spiega la Bertolini - e' devastante:
droga libera in casa, tanto nessuno vi fara' nulla. Ancora una volta, dopo la
sentenza di qualche giorno fa che di fatto aggirava la legge sulla
procreazione medicalmente assistita, il Tribunale di Cagliari si distingue per
un altro pronunciamento stupefacente'. 'Evidentemente - aggiunge - nel
capoluogo sardo comincia ad attecchire un filone giurisprudenziale intriso di
quel dannoso relativismo propugnato dalla maggioranza di Governo di sinistra.
Siamo davvero preoccupati per il caos ed il degrado che ogni giorno di piu'
dilaga nella nostra societa''.
"Le sentenza del tribunale di Cagliari, del tribunale di Bologna, che arrivano
dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione, che ha equiparato l'autocoltivazione
domestica al consumo personale, fanno finalmente giustizia dopo anni di
persecuzione penale contro persone che non hanno mai commesso reati verso
terzi ne tantomeno alimentato il narcotraffico". Lo sostiene, in una nota, il
responsabile tossicodipendenze del Prc, Francesco Piobbichi.
"Finalmente una sentenza giusta: speriamo sia una lezione per tutti i
proibizionisti". Lo dice Paolo Cento (Verdi) a commento della decisione
del Tribunale di Cagliari che, applicando una sentenza della Cassazione, ha
stabilito che la coltivazione casalinga di marijuana non è equiparabile alla
detenzione per uso personale.
"E' assurdo criminalizzare chi coltiva qualche piantina di marijuana in casa:
è anche un modo per evitare che chi consuma la cannabis possa venire in
contatto con altre droghe", aggiunge Cento in un comunicato.
Archivio Droga
|