Oltre 150 milioni di persone al mondo soffrono di depressione, 50 milioni di
epilessia, 25 milioni di schizofrenia, 24 milioni di Alzheimer, mentre oltre
115 milioni hanno disturbi mentali legati all'abuso di alcol o droghe. Ogni
anno quasi un milione di persone si toglie la vita per problemi legati a
disabilita' mentali, una stima al ribasso dal momento che mancano i dati
relativi alla quasi totalita' dell'Africa e a numerosi paesi tra Medio Oriente
e Sud-est asiatico. E' partita da numeri e percentuali la relazione che
Benedetto Saraceno, direttore del dipartimento di Salute mentale
dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), ha presentato oggi a Rimini
in occasione dell'apertura del meeting internazionale 'Rafforzare i sistemi di
salute mentale nei paesi a basso e medio reddito'. Organizzato
dall'associazione riminese Cittadinanza in collaborazione con l'OMS, con il
contributo della Regione Emilia-Romagna e con il patrocinio di Ministero della
Salute e di Comune e Provincia di Rimini. fino a venerdi' 18 aprile il meeting
mettera' a confronto le autorita' di 15 paesi a basso reddito - dall'Albania
all'Uganda, dal Bangladesh alla Giamaica - e i referenti di agenzie sanitarie
e ong nazionali e internazionali, con l'obiettivo di facilitare lo scambio di
conoscenze e buone pratiche, individuare gli strumenti necessari per
sviluppare i sistemi nazionali di salute mentale ed estendere le cure ai 400
milioni di persone con disturbi psichici che non hanno accesso a servizi
sanitari e spesso vivono nell'isolamento. 'Esiste una relazione fra poverta' e
salute mentale - ha spiegato Saraceno analizzando i dati sulla diffusione dei
disturbi mentali -. La poverta' puo' essere un fattore scatenante o un fattore
di rischio per la depressione, il suicidio, l'abuso di alcool e sostanze
illecite, il ritardo mentale. Per altre patologie la poverta' contribuisce al
peggioramento delle condizioni, come succede con la schizofrenia'.
Nel mondo solo il 9% dei 450 milioni di persone con disturbi mentali riceve
cure adeguate. Il restante 91% vive in gran parte nei paesi poveri. Qui alla
salute mentale e' riservato tra l'1,54% e il 2,78% del totale del budget
sanitario (contro il 6,89% dei paesi ad alto reddito), psichiatri e infermieri
specializzati spesso sono solo uno ogni 100.000 abitanti e oltre l'85% dei
malati con gravi patologie non riceve alcun tipo di cura.
'Le risorse per la salute mentale globale sono scarse, distribuite iniquamente
e utilizzate in maniera inefficiente - ha continuato Saraceno - Nei paesi a
basso e medio reddito la situazione e' poi peggiore perche' poverta', scarse
risorse umane disponibili, mancanza di servizi, ma anche stigma e
discriminazione impediscono la presa di coscienza della dimensione del
problema e la conseguente realizzazione di sistemi di cura adeguati'.
Dopo l'analisi dettagliata del fenomeno, Benedetto Saraceno e' passato alla
presentazione del programma 'MhGAP' (Mental health Global Action Programme),
elaborato dall'OMS per aumentare l'attenzione dei governi verso le malattie
mentali e i disturbi correlati ad alcol e droghe.
'Ridurre il numero delle persone con disturbi mentali non curati si puo' - ha
aggiunto Saraceno -. Bisogna aumentare la consapevolezza dei governi che
devono investire di piu' in salute mentale. Bisogna formare piu' operatori
sanitari nella gestione dei problemi psichiatrici. Bisogna educare le
comunita' a una maggiore tolleranza e una minore discriminazione. E bisogna
spostare l'asse degli interventi dai tradizionali ospedali psichiatrici ai
servizi comunitari'.
Ma e' possibile realizzare un sistema globale di salute mentale? 'L'OMS si e'
posta tre obiettivi prioritari. Innanzitutto promuovere ed estendere la tutela
dei diritti dei malati psichiatrici. Quindi sensibilizzare i governi e
impegnarci insieme alle autorita' sanitarie nazionali, alle agenzie
internazionali, alle ong e alla societa' civile per realizzare
un'organizzazione dei servizi non centrata sull'ospedale ma diffusa sul
territorio.
Infine promuovere globalmente una politica seria per ridurre l'abuso di alcol,
che causa disturbi mentali e disastrosi effetti sociali'.
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