La cannabis dovrebbe essere venduta legalmente negli uffici postali, in
confezioni che mettano in guardia contro i suoi effetti. Lo chiede il
direttore della principale clinica di disintossicazione di Sydney.
Alex Wodak, responsabile dei servizi alcol e droga presso il St
Vincent's Hospital, ha detto che l’esperienza della proibizione negli Stati
Uniti e l'esperienza dell'industria del tabacco lo hanno convinto che la
cannabis sostituira’ il consumo di sigarette nel corso del prossimo decennio.
"Il principio generale e’ che non si puo' continuare a dare ai criminali e ai
poliziotti corrotti il monopolio della vendita di una sostanza che presto
sara’ consumata piu’ del tabacco". "Non voglio vedere la produzione della
cannabis cadere nelle mani delle aziende produttrici di tabacco o
intraprendenti uomini d'affari. Mi piacerebbe che tutto fosse gestito invece
da uomini d'affari australiani incapaci, come ad esempio quelli del servizio
postale Australia Post, che sembra avere tanto successo nel perdere clienti."
‘In termini generali, tra i dirigenti medici, i professori, i ricercatori, gli
esperti della materia, posso dirvi che c'e’ un forte consenso a porre fine
alla distribuzione monopolistica della cannabis, oggi in mano a criminali e
funzionari corrotti. Ma i medici probabilmente hanno pareri diversi che
rispecchiano quelli della popolazione."
Per Wodak la sua proposta, se implementata, contribuirebbe ad una diminuzione
del consumo di cannabis, cosi' come e' accaduto ad Amsterdam, dove la vendita
e’ legale, ed a San Francisco.
L'Australia Post sarebbe ideale per la distribuzione, spiega l’esperto, in
quanto ha filiali diffuse in tutto il Paese e vi sarebbe un forte controllo
sulla vendita.
"Cio’ che dico e’ pro-cannabis, ma non e' anti-cannabis. Si tratta di ridurre
il danno da cannabis, tra cui la forte corruzione della polizia’.
Erik Jensen, Tratto dal quotidiano The Age
http://www.theage.com.au
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