Il qat è economicamente vantaggioso come l'oppio in Afghanistan, elimina
l'appetito e funge da "collante sociale". Per tutti questi motivi, lo Yemen ha
registrato negli ultimi anni un forte incremento del consumo di questo arbusto
sempreverde, le cui foglie contengono sostanze stimolanti come l'anfetamina,
ma oggi il governo lancia l'allarme per i suoi effetti sull'economia del Paese
e sulla salute della popolazione. Il 70% dei nuclei familiari del Paese
riferisce di almeno un consumatore abituale; una persona su sette è coinvolta
nel ciclo di produzione, trasporto e vendita del qat, che ormai rappresenta un
terzo di tutta la produzione agricola del Paese.
Come ricorda oggi il
Guardian, se negli anni '60 masticare il qat era un passatempo occasionale
per l'elite del Paese, oggi è invece diffuso in tutte le classi sociali, dai
rappresentanti di governo che lo usano come stimolante, alle famiglie piú
povere che lo consumano contro la fame. "La decisione di non usare il qat non
è come rifiutare un drink a una cena - ha spiegato Branko Milanovic,
che ha studiato il fenomeno per conto della Banca mondiale - è qualcosa di
molto piú importante perchè esclude una persona dai contatti sociali necessari
per i suoi affari o la sua vita privata".
In un Paese in cui metà della
popolazione vive con meno di due dollari al giorno, il qat permette anche di
risparmiare sui prodotti alimentari, fungendo da inibitore dell'appetito.
Secondo stime della Banca mondiale, il consumo di questo arbusto richiede una
spesa pari a circa il 10% del budget familiare. Tuttavia, proprio la crisi
alimentare mondiale ha fatto emergere una situazione in cui il qat ha
sottratto al grano le terre piú fertili del paese, andando a incrementare la
dipendenza dello Yemen dalle importazioni di beni alimentari, e consuma circa
il 20% delle già scarse risorse idriche del Paese.
Il governo cerca di correre
al riparo, infrangendo anche il tabú di non parlarne in quanto droga. Per il
ministro dell'Acqua e dell'Ambiente, Abdel-Rahman al Eryani, la crisi
alimentare è servita come campanello di allarme, sebbene forse troppo tardi:
"Il qat è una droga, anche se tutti gli yemeniti sono pronti a contestare
questa affermazione.
Ne ha tutti i sintomi. Il fatto che sia una coltivazione
che porta soldi fa parte di questo ciclo vizioso di salasso interno. La gente
di questo Paese sta semplicemente masticando il proprio oblio
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