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22/08/2008 Giovanardi contro smart drugs e rave party. Test antidroga e medici per le strade (http://www.aduc.it)  

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Lotta alle cosiddette 'droghe furbe', stretta sui rave party e disponibilita' ad introdurre il test anti-droga per i parlamentari. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia, alla lotta alla droga e al servizio civile, Carlo Giovanardi, intervistato da affaritaliani.it fa un bilancio di quanto fatto dal governo nel contrasto all'uso e allo spaccio di stupefacienti e soprattutto per svelare i prossimi provvedimenti e iniziative dell'esecutivo.

'Intanto abbiamo ripristinato il dipartimento anti-droga presso la presidenza del Consiglio, che era stato smantellato dal governo Prodi. In luglio poi abbiamo fatto un'assemblea con le 600 comunita' di recupero italiane per rilanciare un sistema di collaborazione tra il pubblico e il privato sociale sul territorio', ricorda Giovanardi.

In settembre-ottobre, inoltre, decollera' un'iniziativa sperimentale a Foggia, Verona, Cagliari e Perugia che rendera' obbligatoria, in via sperimentale in quelle citta', il test anti-droga per chi chiede il patentino o la patente.
Con l'intenzione poi di estendere questo test in tutta Italia, certamente anche per i rinnovi della patente. Gia' alla fine di luglio abbiamo mandato alla conferenza Stato-Regioni il protocollo che finalmente dichiara legge i test obbligatori per tutti i lavoratori a rischio, ad esempio gli autisti di pullman e piloti di aereo'.

Allo studio del governo inoltre 'una norma che vogliamo introdurre nel disegno di legge sulla sicurezza, che dovrebbe permettere di contrastare i negozi dove vendono le cosiddette 'droghe furbe' e anche i rave party', annuncia Giovanardi.

Una norma che 'proibisce la pubblicizzazione dell'uso di sostanze illecite nascondendosi dietro il cavillo giuridico che questi negozi dicono che vendono sostanze che hanno un nome di droghe, tipo oppio liquido, ma, fatta l'analisi chimica, droghe non sono. Lo vogliamo fare anche per contrastare il fenomeno dei rave party, che provocano danni all'ambiente ma soprattutto la diffusione di droghe e tanti decessi di giovani'.

Quanto alla possibilita' di introdurre il test anche per i parlamentari, il sottosegretario non esclude la possibilita': 'Casini aveva presentato un disegno di legge durante la scorsa legislatura ma ho visto che in questa non lo ha ripresentato. Se il Parlamento votasse una norma di questo tipo non ci sarebbe nulla di male, anzi sarei favorevole.

Sarebbe volontario e chi vuole lo fa. Cosi' ognuno si assume le proprie responsabilita''.

Test antidroga a chi guida. Critiche dai medici -
Troppe stragi al volante per uso di stupefacenti, l'ultima solo due giorni fa, quando sul litorale romano e' stata travolta e uccisa una ragazza di 25 anni, incinta.

E la politica prende provvedimenti: il ministro Carlo Giovanardi e' deciso a introdurre il test antidroga sulle strade: "Se tutto va bene - scrive Il Corriere della Sera - uno se la cava in tre minuti, il tempo necessario al reagente immerso nella provetta piena di orina per dare il responso. Altrimenti, se risulti positivo, passi un brutto quarto d'ora, tra una visita neuropsicologica e un test di reattivita': pulsanti da premere per valutare la reazione agli stimoli e riconoscimento di colori, seguiti da un certificato di inabilita' alla guida e una denuncia penale. Stesso risultato se uno rifiuta di sottoporsi al test. (...) Parte tra le critiche di politici e medici il piano del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi (politiche antidroga) per fermare chi guida in condizione alterate. Per Benedetto Della Vedova (Riformatori liberali-Pdl) si rischia di criminalizzare chi, pur avendo fumato uno spinello il giorno prima, e' comunque in condizioni di guidare in tutta sicurezza.

Amedeo Bianco, presidente degli ordini dei medici, si chiede che senso c'e' nel bloccare una famiglia di ritorno da una gita e costringere padre o madre a fare pipi'. Per Giovanardi tutto questo e' prevenzione e rientra nella logica del test antidroga obbligatorio per chi prende il patentino o la patente, che partira' sperimentalmente a Verona, Foggia, Perugia e Cagliari in ottobre.

Dopo mesi di prove semiclandestine in Veneto, per mettere a punto una strategia in grado di funzionare, venerdi' prossimo il lancio, con laboratori montati su tir, camper per i prelievi e ministro. Accanto ai poliziotti, questa la novita', ci saranno medici e attrezzature sanitarie perche' trovare tracce di una delle tante sostanze in circolazione e' molto piu' difficile che accertare se uno ha bevuto oltre il consentito. Il ministro Matteoli (sicurezza stradale) e' d'accordo.

Gli esperti ci stanno lavorando da mesi. Giovanni Serpelloni, medico, capo del Dipartimento di politiche antidroga della Presidenza del Consiglio, ha messo a punto la nuova forma di collaborazione tra polizia stradale e Asl del Veneto: esami su strada, quindi piu' rapidi, controlli piu' numerosi. E risultati che confermano l'urgenza di trovare delle soluzioni: tra l'agosto 2007 e il gennaio 2008, su 800 persone fermate, in 454 casi e' stata riscontrato un tasso di positivita' all'alcol e alle droghe (44,5 per cento). Circa il 20 per cento dei conducenti sobri sono risultati positivi agli esami tossicologici, come nel caso di Anzio.

Nei mesi invernali i test dovrebbero essere spostati nei Sert e nelle altre strutture pubbliche dedicate alle dipendenze. Ce ne sono circa 500 in tutto il Paese. Diventeranno i punti di riferimento per le pattuglie, dalla stradale ai carabinieri, dalla polizia municipale alla guardia di finanza. 'Per portare un automobilista in un pronto soccorso per un controllo tossicologico e riaccompagnarlo - spiega Serpelloni - ci vogliono alcune ore. In un Sert si possono fare 30, 40 controlli per notte con del personale specializzato'. Ma questa, ammette il medico, e' una pagina ancora tutta da scrivere. Occorre che i Sert siano d'accordo, che si instauri una collaborazione tra le varie forze. Ma dobbiamo andare avanti'".    

COMMENTI

"Alle emergenze si deve rispondere con provvedimenti consequenziali: è apprezzabile quindi l`iniziativa del sottosegretario Carlo Giovanardi di far effettuare controlli antidroga a chi è alla guida di veicoli". Lo dichiara in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.  "Lo Stato - aggiunge - deve fare tutto quanto è possibile per prevenire ed evitare tragedie come quella della morte della giovane di Anzio. Mi auguro che da sperimentali i controlli antidroga possano diventare ordinari, al pari di quelli effettuati per accertare l`assunzione di alcool. Non puó esistere il diritto di drogarsi - conclude Matteoli - a maggior ragione non puó essere consentito quello di guidare a chi fa uso di stupefacenti".    

'Se Giovanardi vuol fare la guerra alle abitudini degli eletti, che almeno sia una guerra totale!': e' quanto affermano i senatori radicali del Pd Donatella Poretti e Marco Perduca, commentando le dichiarazioni del sottosegretario a favore dei test antidroga ai parlamentari. Secondo i Radicali 'occorre infatti che degli eletti si sappia tutto cio' che essi fanno in quanto rappresentanti del popolo, anche se in Italia i parlamentari sono nominati dai partiti e non liberamente eletti dai cittadini.

Da antiproibizionisti radicali saremo i primi a sottoporci alla visita medica, per ora volontaria'. 'Il governo e il Parlamento - continuano - dovrebbero piuttosto metter mano alla creazione di una vera e propria anagrafe degli eletti, perche' l'operato dei legislatori venga conosciuto e giudicato. La delegazione radicale nel Pd al Senato ha presentato vari odg in materia, anche col senatore Ichino, che chiedono accesso totale all'attivita' e agli interessi economici dei parlamentari'. 'Gia' che ci siamo pero' - concludono - perche' non si pubblica anche lo excursus storico dello stato civile dei parlamentari con eventuali aggiornamenti sui procedimenti di divorzio in corso? Se ignoranza zero deve essere, via per tutti i 'non detti' e i privilegi'.   

'Dimezzare le vittime sulle strade e' una priorita' dell'Unione Europea. La prevenzione, specie quella riguardante gli abusi di alcool o droga per chi guida, e' fondamentale ai fini del raggiungimento di questo obiettivo. L'Ue vuole giocare un ruolo da protagonista in collaborazione con gli Stati membri, quindi anche con l'Italia, in questa battaglia per salvare le vite umane.

L'Europa approvera' entro la fine dell'anno una proposta della Commissione europea per rendere esigibili le multe in tutti gli Stati membri per le violazioni ai diversi codici della strada per la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti, eccesso di velocita', mancato uso delle cinture di sicurezza e passaggio con il semaforo rosso'.

Lo ha affermato all'ADNKRONOS il Commissario ai Trasporti Ue, Antonio Tajani, in relazione alle iniziative annunciate dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche antidroga, Carlo Giovanardi.  'Il 18 agosto scorso -aggiunge Tajani- e' scaduto il termine per la partecipazione al finanziamento europeo per le campagne sulla sicurezza stradale. Fra gli altri, e' giunto alla Commissione un progetto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno, in collaborazione con la Polizia slovena, per un rilevante piano di sensibilizzazione dei giovani alla sicurezza stradale destinato agli studenti di tutta Europa'.    

Dopo gli incidenti mortali che si sono verificati sulle nostre strade nei giorni scorsi, il senatore leghista Piergiorgio Stiffoni punta l'attenzione sulla necessita' di inasprire i controlli e rende noto di aver presentato un emendamento al ddl sulla sicurezza prossimamente in discussione al Senato.

Nell'emendamento, si prevede che al momento dell'iscrizione al corso per la patente di guida l'aspirante e' obbligato a presentare certificato medico della Asl che attesti la totale negativita' alle sostanze stupefacenti, pena la non iscrizione per conseguire la patente. Il candidato non idoneo puo' ripresentare la richiesta di iscrizione 'dopo totale cura riabilitante e disintossicante' sempre attestata da certificato della Asl. Inoltre, accanto all'etilometro, il testo prevede la presenza di 'strumenti a test, come quelli per la gravidanza, che attestino presenza o meno di stupefacenti'.    

"L'iniziativa dei test antidroga sulle strade e' utile e benvenuta ma la droga c'e', circola a piene mani per strada, nei pub, nelle discoteche, nei coffee-bar e quindi si vede, non e' un oggetto misterioso e si vede prima e non dopo che e' stata inalata, sniffata, succhiata, fumata, strisciata, iniettata". E' quanto afferma Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali, per il quale "i test antidroga sono allora utili ma si deve agire prima, intervenire prima anche perche' questi controlli anti-droga sono tecnicamente complicati, come ha ammesso lo stesso sottosegretario Giovanardi e spesso tardivi". 

Per Giro, "si richiede un forte coordinamento con le asl e la collaborazione non sempre facile di chi viene sottoposto al controllo del test. E installare due sole unita' mobili antidroga, nel nord Italia, come annunciato da Giovanardi, e' utile ma comunque una misura molto circoscritta. Allora, la soluzione concreta e dettata dal buon senso e' quella antica ma sempre valida della lotta allo spaccio delle droghe, con controlli serrati sul territorio nei luoghi della cosidetta movida notturna, discoteche, locali, spiagge, piazze del centro storico notoriamente frequentate dagli spacciatori".    

"Chi guida sotto effetto di alcool o droghe e' consapevole di poter spezzare delle vite. Nonostante gli aggravi di pena previsti dal recente decreto sicurezza, approvato dal Governo Berlusconi, trovo ancora insufficiente la classificazione del reato definito colposo, quando alla guida di una vettura si causa uno o piu' incidenti mortali, avendo assunto coscientemente alcolici o stupefacenti di ogni genere".

Lo dichiara il vicesindaco di Roma Mauro Cutrufo, che domani partecipera' in rappresentanza del Comune ai funerali di Nelly Gerardi, e deporra' una corona funebre a nome del Campidoglio.  'I cittadini romani - dice Cutrufo - sono vicini, attraverso il Consiglio Comunale, la Giunta e il sindaco Alemanno, alla famiglia di Antonio Gerardi, funzionario della polizia municipale, da piu' di 30 anni in servizio sulle strade della Capitale, per l'immane tragedia che li ha colpiti, e domani saro' al loro fianco per testimoniarlo.

Nella letteratura - continua Cutrufo - possiamo, per questa materia, fare riferimento a Stevenson, noto autore del best seller 'Lo strano caso del dottor Jeckyll e mister Hide', nel quale il protagonista, assumendo la pozione da lui stesso ideata, ben sapeva che avrebbe, in tutta probabilita', nelle vesti di mister Hide, compiuto degli omicidi.  "Non e' incoscienza - ribadisce Cutrufo - assumere droghe come la cocaina e alcool in grande quantita' e poi mettersi al volante a folle velocita', ma e' un vero e proprio gesto criminale, che getta nel disperato dolore famiglie che, per fatalita' inutile, si vedono sottrarre figli, mariti, nipoti, madri. Sono convinto che sia necessario trattare questa fattispecie di reato non nella logica della colposita', ma della volontarieta', anche alla luce dei dati preoccupanti di morti falcidiati sulle strade del nostro Paese.

Mi riferisco ai giovani fidanzati morti a viale Regina Margherita, la bambina tredicenne ad Ardea, o ancora le due turiste tedesche in vacanza nella nostra citta'. Solo cosi' - conclude - forse la sanzione prevista sarebbe talmente pesante da far ripensare questi soggetti, comunque deboli mentalmente, che se il loro vizio dovesse causare tanto dolore, il gesto sara' perseguito alla stregua di un omicidio tout court".

http://www.aduc.it

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