Nella classifica delle droghe più consumate resta in testa la cannabis,
ma al secondo posto ci sono le sostanze stimolanti, con 12 milioni di
europei che hanno provato la cocaina almeno una volta nella vita. Questi i
dati della Relazione annuale dell'agenzia europea delle droghe.
Quasi un quarto di tutti gli europei tra i 15 e i
64 anni e cioè 71 milioni di persone, hanno fatto uso di cannabis
almeno una volta nella vita; di questi circa il 7% l'ha consumata
nell'ultimo anno. Inoltre si stima che circa 4 milioni di adulti europei
consumino la cannabis quotidianamente e, tra le richieste di trattamento per
problemi di tossicodipendenza, I consumatori di cannabis risultano essere il
secondo gruppo, per importanza, dopo gli eroinomani. Dunque nella
classifica delle droghe più consumate resta in testa la cannabis,
ma il secondo posto è ormai conquistato dalle sostanze stimolanti come le
anfetamine, l'ecstasy e la cocaina. E' la cocaina a dominare il mercato
delle droghe stimolanti in Europa occidentale e meridionale, mentre le
anfetamine prevalgono soprattutto nei Paesi che hanno aderito all'Ue nel
2004. E' quanto emerge dalla Relazione annuale 2008: evoluzione del fenomeno
della droga in Europa, presentata oggi a Bruxelles dall'agenzia europea
delle droghe (OEDT).
Sono quasi 12 milioni gli europei che hanno "provato" la cocaina
almeno una volta nella vita; 11 milioni gli sperimentatori di anfetamine e
9,5 milioni quelli dell'ecstasy. Circa 3,5 milioni di giovani europei tra i
15 e i 34 che hanno fatto uso di cocaina nell'ultimo anno e 1,5 milioni
nell'ultimo mese. Tra i Paesi ad alta prevalenza c'è l'Italia, insieme a
Spagna, Irlanda e Regno Unito, dove la percentuale di incidenza di questa
sostanza tra i giovani adulti oscilla tra il 3 e il 5,5%.
Si stima che quasi un quarto della cocaina spacciata in Europa
nel 2007 sia transitata per l'Africa occidentale, che è diventata
negli ultimi anni un importante centro di smistamento e che ha contribuito
alla riduzione dei prezzi e ha rafforzato il ruolo della penisola iberica
quale principale canale di ingresso nell'Unione europea. Altra via di
transito fondamentale è quella dei Caraibi. Delle 121 tonnellate di cocaina
sequestrate in Europa nel 2006, il 28% è stato intercettato in Portogallo e
il 41% in Spagna. Recenti casi di cocaina importata attraverso i paesi
dell'Europa orientale (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania e
Russia) potrebbero inoltre indurre lo sviluppo di nuove vie di traffico.
"L'offerta di stupefacenti tanto provenienti dall'esterno
dell'Unione europea quanto disponibili al suo interno sta
progressivamente evolvendo - sostiene Wolfgang Götz, direttore dell'OEDT -
creando innovazioni del mercato che mettono a dura prova le strategie in
atto di controllo e di sanità pubblica". E infatti ecco alcune delle novità:
cresce sempre di più la produzione interna di cannabis in tutta Europa;
aumenta la diversificazione degli oppiacei sintetici e della produzione
clandestina; si espande un mercato on line che promuove "sballo illegale" e
prodotti medicinali.
Il fenomeno della produzione interna di cannabis "non
può più ritenersi marginale", si legge nella Relazione. Nel 2006, in Europa,
sono state sequestrate circa 2,3 milioni di piante di cannabis. Attualmente,
la maggior parte dei paesi europei registra una produzione locale di
cannabis, dalla coltivazione su piccola scala per uso personale a grandi
piantagioni per scopi commerciali. La produzione locale rappresenta una
sfida notevole per le forze dell'ordine, dal momento che, in questo caso,
non sussiste traffico transfrontaliero e i siti di produzione, relativamente
semplici da occultare, si trovano a poca distanza dal consumatore.
Per quanto riguarda il mercato di droghe on line, da uno
studio condotto nel 2008 su 25 punti vendita in rete, emerge che attualmente
sono oltre 200 le sostanze psicoattive vendute online in Europa. Sebbene
molte di queste siano implicitamente pubblicizzate come "sballo legale", in
alcuni paesi i loro componenti chimici sottostanno alle stesse disposizioni
in vigore per le sostanze controllate e possono incorrere in sanzioni. I
punti vendita identificati paiono aver sede, per la maggior parte, nel Regno
Unito e nei Paesi Bassi, in misura minore, in Germania e in Austria. Secondo
le informazioni raccolte, il numero di rivenditori online è in aumento e si
differenzia per la capacità di adeguarsi rapidamente ai nuovi tentativi di
controllo del mercato.
Tra le sostanze più diffuse commercializzate come "sballo legale"
rientrano: la Salvia divinorum, il kratom (Mitragyna speciosa), l'Argyreia
nervosa (nota come "rosa hawaiana"), i funghi allucinogeni e un'ampia gamma
di "droghe da party" proposte in alternativa all'ecstasy (MDMA). Spesso,
l'ingrediente principale dichiarato di queste droghe sintetiche è la
benzilpiperazina (BZP). In seguito a una valutazione dei rischi condotta
dall'OEDT sulla BZP, il Consiglio dell'Unione europea ha adottato nel marzo
2008 una decisione in cui si concede agli Stati membri un anno di tempo per
porre la sostanza sotto controllo.
"I personaggi dediti alla produzione, al traffico e allo spaccio
di sostanze illecite - ha dichiarato Marcel Reimen, presidente dell'OEDT -
sono dotati di creatività, determinazione e capacità di sfruttare
prontamente qualsiasi opportunità per espandere il proprio mercato. Ciò può
avvenire attraverso l'uso di nuova tecnologia o facendo leva sui problemi
sociali esistenti in alcune aree del mondo in via di sviluppo. Le politiche
di contrasto devono pertanto dimostrarsi altrettanto creative ove si voglia
fronteggiare questo mercato privo di scrupoli e in costa
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