Nonostante quarant'anni di guerra alla droga (o forse proprio a causa di
essa), e sei anni di Carlo Giovanardi (2001-2006 e 2008-?), lo czar
italiano antidroga, il consumo di sostanze stupefacenti dilaga.
EURISPES, ITALIA TRA I PRIMI PAESI UE PER CONSUMI DI COCAINA - Secondo
la Direzione centrale dei servizi antidroga del Viminale, l'Italia e' tra
i primi paesi europei per consumo di cocaina e al secondo posto (dopo la
Gran Bretagna) per consumo di eroina. Nel 2007, i decessi per droga in
Italia sono aumentati del 6% rispetto al 2006: da 551 a 589. Il maggior
numero di decessi si registra in Campania (112), seguita dal Lazio (105).
E' quanto si legge nel Rapporto redatto da Eurispes e da Telefono Azzurro.
Le cause piu' frequenti, dopo l'eroina, sono Lsd, ecstasy, mix di
anfetamine. 171.771 (il 74% dei quali per abuso di oppiacei) e' il numero
di tossicodipendenti in trattamento nei Sert nel 2007. In aumento,
inoltre, la popolazione in trattamento per problemi legati al consumo di
cocaina: piu' di 3 abitanti ogni 10.000 sono in cura per dipendenza da
questa sostanza (con picchi in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e
Campania), ma anche nelle regioni meridionali l'utenza e' in aumento
(Quinto Rapporto Osservasalute, 2007). Se fino alla meta' degli anni
Ottanta i consumatori problematici di stupefacenti, in Italia, erano
principalmente gli assuntori di eroina ed oppiacei, nel 1987 iniziano a
diffondersi, soprattutto nelle fasce piu' giovani, le droghe sintetiche
cosi' come il numero dei consumatori di cannabinoidi e' andato
costantemente aumentando fino al 2004. Su 100 consumatori problematici in
carico ai Sert, 20 sono oggi consumatori di cannabis. Nel 2007, i
sequestri di droghe sintetiche hanno conosciuto un'impennata: +193,67%,
per un totale di 393.457 pasticche sequestrate, il maggior numero delle
quali in Lombardia (213.802). La droga sintetica piu' nota, l'ecstasy,
provoca solo in Italia decine di morti. Per quanto riguarda le cosiddette
droghe furbe, conosciute anche come la cocaina dei poveri, secondo le
stime il fatturato derivante dal commercio delle 'smart-drugs' ammonta
ormai ad un miliardo di dollari l'anno (ISS).
INDAGINE, ALLARME 'SBALLO' E FARMACI CONTRAFFATTI ONLINE - Salvia
divinorum, ma anche funghi allucinogeni, coca e pillole 'taroccate' sul
web. In Europa e' allarme 'sballo' legale, semi-legale e fuorilegge online.
"Abbiamo svolto una piccola indagine, scoprendo 25 punti vendita in Rete
che offrono oltre 200 sostanze psicoattive online. Sebbene molte siano
pubblicizzate come sballo legale, in realta' si tratta di composti anche
illegali, o ascrivibili a una sorta di zona grigia", spiega
Danilo
Ballotta, responsabile del coordinamento istituzionale
dell'Osservatorio europeo delle droghe e tossicodipendenze (Oedt),
illustrando oggi a Roma la Relazione annuale 2008 dell'Oedt. Un dato
"estremamente allarmante - commenta
Giovanni Serpelloni, capo del
Dipartimento politiche antidroga - Sui banconi delle farmacie online non
ci sono infatti solo le droghe, ma anche i medicinali contraffatti. Un
mercato del futuro difficile da monitorare e contrastare", che offre
"pillole di Viagra fasullo accanto alla coca". In particolare, secondo i
dati Oedt "i punti vendita identificati sembrano essere per lo piu'
localizzati nel Regno Unito e nei Paesi Bassi", nonche' "in misura minore
in Germania e Austria. Secondo le informazioni raccolte, il numero di
rivenditori online e' in aumento e si differenzia per la capacita' di
adeguarsi rapidamente ai nuovi tentativi di controllo del mercato", dice
Ballotta.
Se si guarda sugli scaffali delle farmacie virtuali, "tra le sostanze piu'
diffuse come sballo legale troviamo la salvia divinorum, la kratom, l'Argyreia
nervosa (nata come rosa hawaiana), i funghi allucinogeni e un'ampia gamma
di droghe da party. Spesso l'ingrediente principale dichiarato di queste
ultime e' la benzilpiperazina - prosegue Ballotta - ma possono contenere
una varieta' di materiali vegetali e sostanze sintetiche, o
semisintetiche". Dagli incerti effetti per la salute.
Un pericolo che si moltiplica, se si pensa ai medicinali taroccati venduti
attraverso la stessa Rete. "Nel sistema di allerta precoce che abbiamo
messo a punto, e che consente di centralizzare e raccogliere le
segnalazioni di anomalie e possibili problemi legati agli stupefacenti, e'
previsto il monitoraggio di questo mercato del futuro", sottolinea
Serpelloni. Un fenomeno preoccupante, che sara' protagonista l'anno
prossimo di uno studio specifico a livello europeo, conclude Ballotta.
SPINELLO A 16 ANNI PER 11% RAGAZZI ITALIANI, OCCHIO A TEST FAI DA TE
-Ragazzini italiani alle prese con i primi spinelli. In media, nell'ultimo
mese il 4,5% dei giovanissimi di 15 anni e l'11,1% di quelli di 16 anni ha
consumato cannabis, secondo i dati diffusi oggi a Roma alla presentazione
della Relazione annuale 2008 dell'Osservatorio europeo delle droghe e
tossicodipendenze. "La media europea e' dell'11% a 15-16 anni", precisa
Silvia Zanone, del Dipartimento politiche antidroga, in occasione
della presentazione della Relazione 2008 dell'Osservatorio europeo delle
droghe e tossicodipendenze (Oedt). Ma non c'e' solo la cannabis: a
insidiare i giovanissimi arrivano le mini-dosi di coca a prezzi
stracciati, anfetamine ed ecstasy (provate nell'ultimo anno da 2 milioni e
2,5 milioni di europei tra i 15 e i 34 anni). E se Carlo Giovanardi,
sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla droga,
sottolinea come "i dati mostrino una stragrande maggioranza di
giovanissimi che dice no alle droghe", gli stessi esperti registrano "la
grande richiesta da parte dei genitori di Nord, Centro e Sud Italia dei
test per capire se i figli hanno fatto uso di cocaina, anfetamina,
metanfetamina, marijuana e oppiacei".
GIOVANARDI AMMETTE, COCAINA ANCHE TRA PROFESSIONISTI E POLITICI - "La
cocaina fa emergere un iceberg di professionisti, imprenditori e politici
sotto scacco: si tratta di un flagello terribile che colpisce tutta la
societa'".
Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del
Consiglio con delega alla droga - intervenendo alla presentazione della
Relazione annuale 2008 dell'Osservatorio europeo delle droghe e
tossicodipendenze - prende spunto dal recente arresto di un consigliere
comunale a Riccione per invitare a non abbassare la guardia nel contrasto
a un fenomeno che le statistiche continuano a dare stabile o in aumento.
"Ci sono Sert pieni di 40/50enni che pensavano di poter convivere con la
cocaina, che invece altera la loro situazione mentale finche' non crollano
e rovinano se stessi, le loro famiglie, i loro clienti".
E DI FRONTE AL DILAGARE DEL CONSUMO GIOVANARDI PROPONE IL
BRACCIALETTO:
19/11/2008 Nuova strategia antidroga di Giovanardi: il braccialetto (http://www.aduc.it)
Un gadget per dire no alla droga. Un braccialetto 'parlante', un po' come le
t-shirt tanto in voga, "destinato ai giovani orgogliosi di mostrare ai
compagni di scuola il loro no agli stupefacenti". A descrivere l'iniziativa,
"ideata da un gruppo di giovani e imprenditori di Verona", e' Carlo
Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla
droga, ieri a Roma a margine della presentazione della Relazione annuale 2008
dell'Osservatorio europeo delle droghe e tossicodipendenze. "Si tratta di un
braccialetto con su scritto 'Io non mi drogo', che sara' distribuito nelle
scuole e nei locali. Se l'iniziativa avra' un esito positivo la
sponsorizzeremo, e potrebbe essere estesa" in altre parti d'Italia.
'In un momento in cui i tagli del Governo portano alla chiusura ripetuta di
unita' di strada, centri a bassa soglia e altri servizi sociali sui territori,
e' inaccettabile una propaganda populistica e uno spreco di denaro pubblico
per degli inutili gadget che non incidono minimamente sul fenomeno'. E' quanto
affermano Antonio Ferraro (responsabile nazionale delle Politiche
sociali del Prc) e Stefano Carboni (responsabile nazionale Droghe del
Prc), riferendosi alla distribuzione di un braccialetto da distribuire nelle
scuole e nei locali ai giovani che dicono no alla droga. 'Per noi - e' detto
in una nota - rimane fondamentale il superamento della legge Fini-Giovanardi,
tra le piu' repressive d'Europa, e la convocazione immediata della conferenza
nazionale sulle tossicodipendenze, in cui Sert, movimenti dei consumatori e
associazioni possano confrontarsi liberamente evitando barriere ideologiche e
condividendo una strategia di intervento efficace. E' urgente trasformare
l'intervento sulle droghe da una azione repressiva a una vera e propria azione
di prevenzione primaria da realizzare capillarmente in tutti i contesti
socio-educativi e di aggregazione'.
'I responsabili di Rifondazione comunista come al solito prendono lucciole
per lanterne attribuendo al dipartimento antidroga della presidenza del
consiglio la volonta' di finanziare con fondi pubblici braccialetti con la
scritta 'io non mi drogo''. Cosi' il sottosegretario replica a Ferraro e
Carboni del Prc. 'Come ho spiegato oggi ai giornalisti questa e' una
iniziativa promossa e autofinanziata da un gruppo di giovani di Verona che
hanno semplicemente chiesto al dipartimento di riconoscere e valorizzare
l'iniziativa anche in altre parti d'Italia nel caso desse risultati positivi'.
http://www.aduc.it
Archivio Droga