Rinviata 'sine die' la decisione di rendere indispensabile una tessera di
socio ai clienti dei coffee-shop olandesi, in particolare quelli vicini
alle frontiere dei paesi confinanti. La nuova misura, che sarebbe dovuta
entrare in vigore del 1 gennaio, ha bisogno di ulteriori approfondimenti,
soprattutto dal punto di vista legale, come ha spiegato all'AFP Petro
Hermans, responsabile del progetto presso il municipio di Maastricht.
Erano stati gli stessi sindaci di otto comuni ad annunciare lo scorso
maggio il cambio di rotta, sperando in questo modo di contrastare il
fenomeno del turismo legato al consumo di stupefacenti. Ogni anno circa 4
milioni di stranieri, soprattutto belgi, francesi e tedeschi si recano
nella sola provincia di Linburg per comprare cannabis e suoi derivati,
creando non pochi problemi di ordine pubblico. Da qui l'idea di introdurre
l'obbligatorieta' di una tessera di socio del locale e di ridurre a tre
grammi a persona per ogni giorno il quantitativo acquistabile.
I circa 700 coffee-shop che si trovano in tutta l'Olanda dispongono di una
licenza municipale per vendere marijuana, ma almeno sulla carta non ne
possono avere in negozio piu' di mezzo chilo.
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