Si complica sempre più la guerra alla cannabis. Per giungere ad
un mondo senza droga -obiettivo che si propone l'attuale strategia
proibizionista- sarà necessario non solo continuare a punire chi la
consuma, ma anche intervenire con farmaci o operazioni neurochirurgiche
per impedire che il cervello la produca naturalmente. Si è
scoperto infatti che siamo tutti produttori e consumatori di cannabis...
Anche i neuroni si auto-controllano e lo fanno somministrandosi
cannabinoidi. E' quanto emerso da uno studio, pubblicato su Nature
Neuroscience, di tre ricercatori dell'Ebri, European Brain Research
Institute di Roma, Alberto Bacci, Silvia Marinelli e Simone Pacioni.
La ricerca mette in evidenza come alcuni neuroni eccitatori della
corteccia cerebrale, in risposta alla loro attivita' elettrica,
sintetizzano e si auto-somministrano cannabinoidi endogeni, mettendosi
letteralmente a dormire per diversi minuti.
Questo meccanismo e' utile nel controllo dell'eccitabilita' dei neuroni ed
e' vitale per il funzionamento della corteccia cerebrale.
Nel cervello, i cannabinoidi endogeni agiscono sullo stesso recettore
attivato dal principio attivo della marijuana.
Inoltre, i cannabinoidi rilasciati, oltre che inibire gli stessi neuroni
che li hanno prodotti, agiscono anche sui terminali sinaptici inibitori di
altri neuroni, inibendone il rilascio di neurotrasmettitore per lunghi
periodi. Il risultato e' che una sotto-rete eccitatoria e' capace di
autoregolare la propria capacita' di eccitarsi, sia a livello di singolo
neurone, sia controllando gli input da altri neuroni dei circuiti
corticali.
Il prossimo passo, secondo i ricercatori, sara' scoprire quali attivita'
della corteccia cerebrale mettono in atto questo questo meccanismo o se
questa risposta auto-inibente entra in azione durante attivita' intense
delle reti corticali, che avvengono, per esempio, durante le crisi
epilettiche.
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