Nella sua presentazione della Relazione annuale al Parlamento sulle
tossicodipendenze, il sottosegretario Carlo Giovanardi scrive, fra
l’altro: “… Proseguono poi le attività del Sistema Nazionale di
Allerta Precoce per l’individuazione di nuove droghe che, ad oggi, ha
consentito di identificare ben 8 sostanze mai individuate prima sul
mercato clandestino nazionale e responsabili di molte intossicazioni e
ricoveri in pronto soccorso anche in Italia, tempestivamente inserite
nelle tabelle ministeriali delle sostanze stupefacenti …”.
Mario Staderini (segretario Radicali Italiani) e
Marco Perduca (senatore radicale/PD), sono intervenuti in
merito:
Diciamolo: la fortuna di Giovanardi è che nessuno, tranne i radicali,
legge le cose che scrive. Adesso comprendiamo perché solo dietro nostra
insistenza la Relazione del governo, presentata a giugno, è stata inserita
online un mese dopo. Giovanardi esalta il fatto di aver individuato in un
anno 8 (otto) nuove droghe, quando è risaputo da tutti, lui compreso, che
il narcotraffico immette sul mercato nero, creato dal proibizionismo,
decine di nuove sostanze ogni giorno. Tanto è vero che le tabelle
ministeriali citate da Giovanardi, allegate al DPR 309/90 (Testo Unico
sugli stupefacenti) sono state integrate decine di volte dal 1990, senza
alcuna speranza di riuscire a tenere testa alle “new entries”:
bisognerebbe affidare alle narcomafie il compito di aggiornarle con il
contatore automatico.
Non otto ma ottanta volte otto, se il baciapile Giovanardi consente anche
a noi miscredenti di parafrasare una citazione evangelica (Matteo 18:
21-22).
L’abbiamo già chiesto, lo chiediamo di nuovo: quanto costa ai cittadini
italiani il Sistema Nazionale di Allerta Precoce? Se i suoi risultati sono
questi, costa comunque troppo.
N. B.
Ecco il link della presentazione di Giovanardi
http://www.aduc.it
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