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09/11/2012 ITALIA - Legalizzazione cannabis. Manifestazione dei Radicali (www.aduc.it)

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'Cannabis: Italia chiama Usa'. Questo il titolo della manifestazione antiproibizionista per l'accesso alla cannabis terapeutica e la depenalizzazione per uso personale della coltivazione della marijuana, che si e' tenuta oggi a Roma, in piazza Montecitorio, promossa dal Partito Radicale, Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani e associazione 'Il Detenuto Ignoto'.

'Mentre negli Stati Uniti -spiega una nota dei Radicali- il processo di legalizzazione della cannabis continua la propria marcia con i recenti referendum che hanno visto approvare la depenalizzazione anche dell'uso ricreativo in Colorado e nello Stato di Washington e proporre la legalizzazione per uso medico in altri tre Stati, il nostro Paese resta inchiodato a un proibizionismo criminogeno'.
 
 'I cittadini italiani che coltivano anche una sola piantina in casa sono trattati al pari di autentici criminali -si legge ancora nella nota- come pure i moltissimi malati di sclerosi multipla e altre patologie, i cui effetti degenerativi potrebbero essere leniti dai derivati della cannabis, che davanti al calvario burocratico per l'accesso ai farmaci a base di cannabinoidi sono costretti a ricorrere all'autocoltivazione oppure ai pusher. Andando cosi' incontro a gravi conseguenze penali, oltre a foraggiare le narcomafie'.

 'Ecco perche' a pochi mesi dalla scadenza della legislatura -prosegue la nota- e' ancora piu' urgente sollecitare l'iter parlamentare dei progetti di legge radicali per l'accesso alla cannabis terapeutica e la depenalizzazione per uso personale della coltivazione della marijuana'.
 
Nel corso della manifestazione, la deputata radicale Rita Bernardini, che da mesi conduce pubblicamente un'azione di disobbedienza civile coltivando alcune piantine di marijuana sul proprio terrazzo, ha presentato' la sua mozione firmata da 27 deputati di diversi gruppi per impegnare il governo a semplificare le procedure di importazione, commercializzazione e accesso ai farmaci a base di cannabis e a favorirne la produzione sul territorio nazionale.

Rita Bernardini ha ceduto piccole quantita' di cannabis per uso terapeutico ad alcuni malati di Sla presenti al sit in. 'Il fatto e' un reato - dice - perche' la polizia non interviene come fa tutti i giorni andando ad arrestare ragazzi, magari dopo mesi di appostamenti, spendendo i soldi dello Stato?'. In piazza erano presenti come d'abitudine gli addetti alla sicurezza di Montecitorio.

 'Solo un verbale di sequestro', senza 'la contestazione di alcun reato, ne' coltivazione, ne' cessione' di sostanze stupefacenti. Si e' concluso cosi', come riferisce la stessa Rita Bernardini, il 'blitz' dei Radicali che hanno portato in piazza a Montecitorio 7 piantine di marijuana, poi consegnata nelle mani di alcuni malati di sclerosi multipla.

 Nel verbale, aggiunge Bernardini, si dice che sono stati sequestrati '478,03 grammi' di marijuana cui si sommano '38,2 46,81 e 29,81 grammi' ceduti ai tre malati.

 Trattati 'come criminali' da uno Stato che di fatto 'ci tortura'. E' la denuncia di alcuni malati di sclerosi multipla che hanno partecipato al sit in dei Radicali per l'accesso ai farmaci a base di cannabinoidi.

 'Per diversi malati questi farmaci sono l'unica salvezza contro i dolori - ha spiegato Lucia Spiri, tra i destinatari della produzione di marijuana che Rita Bernardini ha 'ceduto' in piazza, e che e' stata poi tutta sequestrata dalla polizia. Tra i benefici 'oltre all'assenza di dolori, migliora il sonno, ma anche il problema dell'incontinenza. In generale migliora la qualita' della vita rispetto ai farmaci convenzionali che ad esempio io non tolleravo piu' e che mi hanno lasciato anche un tremore continuo, e permanente, come effetto collaterale. Se non saremo ascoltati dovremo rivolgerci al tribunale dei diritti dell'uomo contro questo Stato che ci tortura'.

 La cannabis terapeutica, ha aggiunto Mina Welby, nel caso dei malati di Sla 'aumenta la capacita' respiratoria e puo' permettere di ritardare la tracheotomia e di fatto di allungare la vita'.

 In assenza di accesso ai farmaci 'se uno prova a comprare i semi all'estero, cosa legale - ha detto Cristian Barbato, raccontando la sua personale esperienza - comunque non puo' piantarli perche' e' illegale coltivare la marijuana anche per uso personale. E in piu', come nel mio caso, deve subire comunque controlli, carabinieri arrivati in casa alle cinque del mattino per la perquisizione'.

 'E' ora di 'piantarla' - ha concluso Andrea Trisciuoglio ripetendo uno slogan delle battaglie radicali - non si puo' aspettare che i malati muoiano tra atroci dolori prima di consentire a tutti di poter accedere a questi farmaci'.

 'La manifestazione odierna dei Radicali italiani e' sconcertante'. E' il commento del Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano, Modavi.

 'Con la scusa di proporre la marijuana come un farmaco cosi' innocuo da autoprodursi in casa, coltivando la canapa indiana in balcone come se fosse il basilico, i radicali stanno in realta' riproponendo il vecchio e anacronistico refrain della liberta' di drogarsi che fin troppe vittime ha gia' causato in tutto il mondo, soprattutto fra le giovani generazioni', dottolinea Irma Casula, presidente nazionale del Modavi.

 'Addirittura questa volta i radicali si richiamano anche a scelte discutibili che stanno emergendo in alcuni Stati della federazione Usa - sottolinea Casula - gli consigliamo vivamente di risolvere le contraddizioni ideologiche di cui non si accorgono: favorevoli all'aborto ma contro la pena di morte e allo stesso tempo sostenitori della droga come diritto. Sarebbe meglio che proseguissero la battaglia per eliminare la pena capitale in tutto il mondo, Usa compresi - conclude - un impegno nobile su ci troveremmo d'accordo'.

http://www.aduc.it

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