Il via libera al consumo di marijuana a uso ricreativo nello Stato di
Washington e in Colorado, ottenuto con i referendum nel giorno delle
elezioni presidenziali, cambierā le strategie anti-droga anche in Messico.
Il presidente Enrique Peņa Nieto sta infatti pensando alle modifiche da
implementare per reagire al verdetto che, secondo un funzionario, "č
destinato a cambiare le regole del gioco".
E' ancora presto per stabilire quale sarā la risposta del Messico al via
libera della marijuana nei due Stati americani, ma secondo le
indiscrezioni raccolte dal Washington Post il presidente messicano
discuterā sulla questione con il Congresso e il presidente americano
Barack Obama entro fine mese. Una cosa, per ora, č certa. Lo sdoganamento
della droga leggera nello Stato di Washington e in Colorado aprirā un
dibattito acceso in Messico sui costi della lotta agli stupefacenti
appoggiata dagli Stati Uniti nel territorio.
Il Messico, come spiega il quotidiano americano, spende miliardi di
dollari all'anno per contrastare le organizzazioni violente che minacciano
la sicurezza locale, mentre quasi tutta la droga viene poi rivenduta in
Nord America, il maggiore consumatore mondiale di stupefacenti.
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"I referendum ci portano a ripensare alla nostra strategia per combattere
le organizzazioni criminali" - ha commentato Manlio Fabio Beltrones,
leader del partito di Peņa Nieto nel Congresso messicano - "dopo che loro
stessi hanno legalizzato la sostanza in alcuni Stati". La dichiarazione di
Beltrones č stata confermata dal suo consigliere principale, Luis
Videgaray, che ha aggiunto: "La strategia messicana contro la droga deve
essere rivista alla luce dei voti pro-legalizzazione negli Stati Uniti".
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