Dire che "il sistema punitivo attuale favorisce le organizzazioni criminali è argomento debole perché, seguendo un simile ragionamento, si dovrebbero allora legalizzare anche l'eroina e la cocaina, storiche fonti di reddito delle mafie nazionali e mondiali".
Senza dimenticare che "per molti giovani il 'fumo' è solo il primo passo di un percorso che spesso conduce loro ad assumere oppiacei e droghe sintetiche. Ce lo raccontano i ragazzi, i quali non hanno alcun motivo di mentire. Se poi l'assessore Monti volesse pubblicamente approfondire il tema, personalmente sono disponibile a partecipare al dibattito".
Il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, portavoce della Procura, interviene così sul problema sollevato, tra l'altro, dall'assessore della Giunta Merola, Nadia Monti, che aveva detto ieri che "la legalizzazione delle droghe leggere è una questione di legalità, è un dibattito che va affrontato". E che "legalizzare non è liberalizzare".
Il Procuratore aggiunto, che da anni si occupa di indagini di droga, in passato aveva espresso la propria opinione sul tema: "Tutti i giorni - dice - ci occupiamo di spaccio e consumo di stupefacenti. Le regole ci sono ed in ogni caso la loro modifica spetta al Parlamento, non esistendo altri soggetti istituzionali abilitati in materia".
"L'utilizzo, già consentito, di farmaci contenenti cannabis - prosegue il procuratore aggiunto - è ovviamente cosa del tutto diversa dall'uso voluttuario di droghe che, alcuni, si ostinano ancora a definire 'leggere'". E' dei giorni scorsi, sempre a Bologna, la denuncia ai carabinieri di una donna che accusava l'Ausl di non averle fornito un farmaco a base di cannabis per curare l'anoressia, su prescrizione medica. In seguito la stessa ha riferito che l'azienda gliel'avrebbe procurato.
"Studi scientifici internazionali - spiega Giovannini - hanno ormai dimostrato l'assoluta pericolosità a livello neurologico dell'assunzione di hascisc e marijuana, con un principio attivo che ormai può arrivare addirittura oltre il 40%. Se pensiamo che solo fino a qualche anno fa il Thc medio era intorno al 2-3%, ci rendiamo subito conto dei 'progressi' fatti in materia".
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