Vignetta di: Davide Zamberlan
Berlusconi prima e Buttiglione dopo hanno
dichiarato di essere impotenti a far dimettere Fazio.
Abbiamo un governo di impotenti, ma che ce lo venissero a dire
non me lo sarei aspettato.
Ma noi, i loro datori di lavoro, possiamo fare
qualcosa.
La Banca d'Italia è privata, posseduta da azionisti
privati, non dallo Stato.
I principali azionisti sono:
Gruppo Intesa (26,81%), Gruppo San Paolo IMI
(17,44%), Gruppo Capitalia (11,15%), Gruppo Unicredito
Italiano (10,97%), Gruppo Assicurazioni Generali
(6,33%), Banca Carige (3,96%), BNL (2,83%),
Banca Monte dei Paschi di Siena (2,50%), Cassa di Risparmio di
Firenze (1,85%).
Chiudiamo il nostro conto corrente o disdettiamo la nostra
polizza assicurativa nel caso che i responsabili di queste società:
Profumo, Geronzi, Modiano,
Passera e gli altri non si pronuncino pubblicamente e
subito per le dimissioni di Fazio.
Martedi prossimo si riunirà il Consiglio superiore
della Banca d'Italia, che può decidere nomina e revoca del
Governatore. Questo organismo si è già riunito dopo lo
scandalo delle intercettazioni telefoniche tra Fazio e Fiorani
e non ha mosso un dito.
Martedì può sfiduciare Fazio. Se non lo fa, credo che
i suoi membri ( in elenco) dovranno risponderne al Paese.
Elenco:
- Blasi Paolo, docente fisica, Firenze
- De Feo Paolo, Ipm Group, Napoli
- De Ferra Giampaolo, avvocato, Trieste
- Ferreri Paolo, avvocato, Torino
- Laterza Paolo, editore, Bari
- Marsano Rinaldo, imprenditore, Genova
- Mirabelli Cesare, presidente emerito corte
costituzionale, Roma
- Montanari Giovanni, armatore, Ancona
- Musu Ignazio, docente economia politica,
Venezia
- Pirri Gavino, tributarista, Cagliari,
- Possati Stefano, presidente Marposs, Bologna
- Scavone Nicolò, ingegnere, Palermo
- Zucchi Giordano, industriale tessile, Milano
Chi nomina questi membri? In base a quali criteri? Sembra l'elenco
delle Arti e dei Mestieri!
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