Con 342 seggi alla Camera e 158 al Senato l'Unione di Romano Prodi
conquista la maggioranza in Parlamento. Mancano i risultati del voto
estero relativo a 10 deputati. Flop della Lista Consumatori.
L'Unione ottiene la maggioranza dei seggi sia alla
Camera dei Deputati che al
Senato. Alla Camera, dove mancano ancora 10 seggi da assegnare,
sono 342 (conteggi aggiornati alle ore 17.30) i seggi assegnati al
Centrosinistra e 278 al Centrodestra.
Per quanto riguarda il Senato l'Unione conquista 158 seggi
e la Casa delle Libertà si vede conferire dal popolo italiano 156
seggi. A questi si aggiunge un seggio indipendente. Decisivi per il
Centrosinistra i risultati del voto degli italiani all'estero, che con 4
seggi Unione, 1 indipendente, 1 alla Cdl, hanno permesso a Romano Prodi la
conquista della maggioranza al Senato. All'Unione dovrebbero conferire la
fiducia anche sei dei sette senatori a vita: Oscar Luigi Scalfaro, Giulio
Andreotti, Rita Levi-Montalcini, Emilio Colombo, Giorgio Napolitano, Sergio
Pininfarina. Per quanto riguarda l'affuenza alle urne, considerando anche i
votanti all'estero, hanno votato l'82% degli aventi diritto al voto sia per
Camera che Senato.
Flop della
Lista Consumatori che aveva tra i suoi candidati i vertici del
Codacons. Complessivamente nella quattro circoscrizioni
elettorali per la Camera in cui è riuscita a presentarsi, ha raccolto 73.720
voti, pari allo 0,2%, senza riuscire ad eleggere nessun deputato. Peraltro
ben 58.246 voti sono stati raccolti dalla Lista Consumatori nella sola
Calabria, dove era alleata con il movimento dissidente che faceva
riferimento al Presidente della Giunta regionale Agazio Loiero. In questa
regione, quindi, è stato eletto senatore il primo candidato della Lista
Consumatori, Pietro Fuda, già consigliere e assessore regionale di Forza
Italia e presidente della provincia di Reggio-Calabria nel 2002,
successivamente passato al movimento di Loiero, costituitosi in polemica e
dissenso con la Margherita.
Incerto invece il destino parlamentare di Elio Lannutti,
presidente dell'Adusbef,
candidatosi come indipendente nelle liste dei Verdi in Abruzzo,
Toscana e Lazio. Le sue chances di ingresso a Montecitorio dipendono dalle
eventuali rinunce dei candidati Verdi che lo precedono e che sono stati
eletti anche in altre circoscrizioni.
In allegato il programma dell'Unione.
programma unione
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