Il rapporto mensile dell'Opec parla chiaro: i prezzi energetici troppo
alti potrebbero creare rischi per la crescita economica se dovessero restare
ai livelli attuali. Anche il Rie rileva: "Il rincaro per le bollette di luce e
gas è stato di 150 euro a famiglia e potrebbero ancora salire di 93,4 euro". I
commenti dei Verdi, Confartigianato, Consumatori, Coltivatori e Legambiente.
Le quotazioni del petrolio salgono e le ripercussioni sulle bollette
sono inevitabili. Ieri a Londra il greggio di riferimento europeo (Brent)
ha raggiunto il massimo a 71,40 dollari al barile, mentre a New York il Light
Crude ha chiuso a 70,45 dollari al barile (+16%) legate alle scelte strategiche
dell'Iran sul nucleare. Il rapporto mensile dell'Opec parla chiaro: i prezzi
energetici troppo alti potrebbero creare rischi per la crescita economica se
dovessero restare ai livelli attuali. Anche il Rie
(Ricerche Industriali Energetiche di Bologna) considerando gli aumenti subiti
dall'oro nero dall'aprile 2005 ha rilevato che il rincaro per le bollette di
luce e gas è stato di 150 euro a famiglia. E ancora: se il prezzo al barile
dovesse mantenersi sui 70 dollari attuali l'istituto prevede che nei prossimi 12
mesi le tariffe potrebbero ulteriormente salire di 93,4 euro.
Il
Codacons, di fronte ai nuovi allarmanti incrementi delle quotazioni del
petrolio, si appella al nuovo Governo chiedendo interventi mirati ad
alleviare le spese delle famiglie per i carburanti, tagliando, come prima mossa,
le accise di almeno 20 centesimi di euro ed eliminando le speculazioni sui
prezzi alla pompa.
"Dopo i cinque anni di immobilismo - interviene il leader dei
Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio - rilanciamo ora la richiesta per un
nuovo piano energetico che punti da subito sull'efficienza e il risparmio. Solo
in questo modo potremo ridurre velocemente la dipendenza dal petrolio il cui
prezzo continua ad aumentare non solo per le contingenze ma anche per
l'esaurimento progressivo delle riserve. E strategicamente, chiediamo scelte
energetiche che sappiano guardare al futuro e non al passato, scegliendo le
energie rinnovabili sicure e pulite, per dare effettiva e duratura indipendenza
al nostro paese".
Per il Presidente di
Confartigianato Giorgio Guerrini: "Servono scelte innovative nella
politica energetica. Soprattutto, è indispensabile completare la
liberalizzazione dei mercati di elettricità e gas, aprendoli alla vera
concorrenza. Ma bisogna anche riequilibrare e diversificare il mix di
approvvigionamenti energetici e puntare su risparmio ed efficienza, ad esempio
con la realizzazione di impianti di micro-generazione alimentati da fonti
rinnovabili (impianti solari sia termici che fotovoltaici, minicentrali
idroelettriche, impianti di cogenerazione, centrali a biomassa e biogas)".
"Con il biodiesel - commenta
Coldiretti - è possibile ridurre dell'80 per cento le emissioni di
idrocarburi e policiclici aromatici e del 50 quelli di particolato e polveri
sottili mentre con il bioetanolo si riducono le emissioni di idrocarburi
aromatici come il benzene del 50 per cento e di oltre il 70 per cento l'anidride
solforosa".
Il continuo vertiginoso rincaro del petrolio, che ha portato
a nuovi record assoluti del prezzo della benzina e del gasolio, pesa - rileva la
Cia
- in maniera sempre più pesante anche sulle imprese agricole che hanno
visto, nei primi tre mesi dell'anno, lievitare i costi della "bolletta
petrolifera" di oltre il 15 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno. "I produttori agricoli, al pari dei consumatori, continuano a subire
-sottolinea il presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi- le negative
conseguenze dei rincari registrati nel campo energetico. Aumenti che si sono
contrapposti alla costante diminuzione dei prezzi dei prodotti agricoli
praticati nei campi".
Sul fronte dei consumi privati Legambiente stila i consigli
per consentire ai cittadini di risparmiare energia, infatti dal sito
www.viviconstile.org propone il piano
anti-bollette, a cominciare dal riscaldamento, prima voce di spesa per la
famiglia italiana.
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