L'uomo può riuscire a dividere in due i continenti, senza esplosioni o
guerre".
È quello che disse Nikola Tesla, elaborando la teoria dellla "telegeodinamica"
dopo aver scoperto le onde terrestri stazionarie. Nel 1896, infatti, Tesla
accidentalmente provocò un terremoto nella Città di New York usando un piccolo
oscillatore meccanico, dal suo laboratorio di Houston Street. Quando
l'oscillatore ricevette il segnale di ritorno di un sisma longitudinale o
un'onda di energia sonora, aggiunse nuova forza al ritorno, e dopo alcuni
minuti questa onda era cresciuta ad livello tale che le forze oscillatorie
crearono dei piccoli terremoti locali. La Terra poteva essere dunque usata
come un conduttore che risponde a vibrazioni elettriche, e questa scoperta può
essere applicata nello studio della prevenzione dei terremoti e maremoti, o
per provocarli e dunque come un'arma catastrofica. Infatti nel 2002 il
Segretario americano alla difesa ammise che esistono tecnologie per alterare
il clima e scatenare terremoti e eruzioni vulcaniche utilizzando delle onde
elettromagnetiche. Il messaggio che volle dare era chiaro, ossia
che i mezzi tecnologici per far questo esistono e si servono dell'energia
nucleare, mediante la quale poter creare la sufficiente energia per l'onda
d'urto.
Un
colpo ben assestato ad una regione terrestre geologicamente predisposta, può
generare un cataclisma. I terremoti sono legati allo scivolamento delle
placche tettoniche che di trovano lungo faglie, per cui un'onda di energia che
colpisce strati profondi del suolo, potrebbe sortire lo stesso effetto,
creando, come fece un secolo fa Tesla, dei terremoti artificiali. Sono stati
costruiti a tal fine negli anni settanta degli enormi generatori a
compressione di flusso, cd. "Pamir", che potevano essere installati su un
grosso camion.
Questo sistema "permetteva di trasmettere delle forti correnti elettriche nel
suolo", e ufficialmente è stato presentato come un sistema di analisi, su
grandi distanze ed a grande profondità, della conduttività elettrica del
suolo. Considerando che una variazione di questa conduttività segnala
l'imminenza di un terremoto, poteva essere un valido strumento per poterli
provocare i terremoti.
I Pamir permettono di trasportare delle onde elettromagnetiche a grande
profondità; viene azionato al suo centro un esplosivo chimico che interagisce
con un potente solenoide ad alto potenziale magnetico.L'energia sprigionata
dall'esplosione di partenza alimenta il generatore Pamir. Alcuni
militare-geofisici possono così localizzare nel mondo, nei territori
potenzialmente "ostili" o indisciplinati, delle "regioni sensibili" in cui un
intervento mirato olosa potrebbe scatenare un sisma devastatore.
Per scatenare il sisma basta allora modificare per riscaldamento la natura del
campo magnetico nel punto trattiene la faglia e ne impedisce lo scivolamento.È
composto da quattro elementi identici, cd. Camere di combustione, affiancati
per formare una batteria, da dei dispositivi circolari, che sono dei
solenoidi, e da quattro razzi a combustibile solido, che formano il cd.
"generatore di plasma." In meno di cinque secondi si raggiungono temperature
di combustione elevatissime, superiori ai 3000°-3900°, e le camere di
combustione lanciano un flusso non visibile direttamente nell'atmosfera. I
solenoidi sono dei veri e propri generatori elettrici, hanno delle resistenze
circolari che prendono l'energia creata dall'esplosione, e producono un campo
magnetico.
Vengono scavati , con sistemi di trivellamento installati sugli stessi camion,
dei pozzi verticali sulle cui pareti vengono applicate dei cavi in ferro che
faranno da elettrodi per scaricare la tensione elettrica. La scarica viene
trasmessa su una falda orizzontale in corrispondenza di uno strato di acqua.
Il passaggio della corrente vaporizza l'acqua e produce un effetto di
sollevamento dello strato, che va a sbloccare le placche unite da una fessura
verticale. Lo scivolamento delle placche può allora propagarsi su grandi
distanze, con un'onda di taglio, e scatenare un sisma.
Lo stesso sistema viene utilizzato per smuovere il fondale marino, considerando
che i razzi utilizzati a propellente solido funzionano molto bene nell'acqua e
sotto pressione. Viene portata ad ebollizione l'acqua di un bacino acquifero,
situato o sotto la superficie terrestre, o sotto il fondale oceanico, azionando
un effetto "cric" , per poi far detonare al di sotto della faglia un ordigno
nucleare.
Tali interventi sono molti ricorrenti nei pressi delle piattaforme petrolifere
off shore o delel zone costiere, e vanno a creare una nuova forma di guerra in
cui per indebolire un avversario vengono ricreati dei "fenomeni naturali" .
Infine, bersaglio di queste operazioni sono anche i vulcani attivi, che hanno un
meccanismo interno analogo a quello di una geiser: raggiunta una temperatura
soglia tale da innalzare la pressione, avviene l'esplosione e la colata di
magma. Le microonde inviate su basse e frequenze, capaci di portare dell'energia
termica a grande profondità, scaldare il magma e di rendere il sistema
instabile, se è vicino al suo punto critico.
Gravi tragedie hanno colpito l'umanità, eventi naturali che si traducono in
catastrofe soprattutto perchè spesso i più colpiti sono i paesi in via di
sviluppo, o i poveri della Terra: tsumani, terremoto in Iran, eruzioni
inquietanto, potremmo nascondare qualcosa, ben più terribile del cambiamento
climatico e dell'influsso della luna.
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