Eolico
Il Belpaese ha un grosso potenziale eolico. La ricerca della Stanford
university. La Germania e gli Stati Uniti primi al mondo. Anev: «Abbiamo
perso tempo, ma possiamo recuperare»
Il Belpaese ha un grosso potenziale eolico. La ricerca della Stanford
university. La Germania e gli Stati Uniti primi al mondo. Anev: «Abbiamo
perso tempo, ma possiamo recuperare»
«Dagli Usa arriva la conferma che l'Italia è ad alto potenziale
eolico». Lo afferma l'Anev, l'Associazione nazionale energia del vento, in
merito a uno studio della Stanford University che ha quantificato la potenza
globale offerta dalle correnti aeree su mari e continenti e che include
anche l'Italia.
«Il recente studio divulgato
Impianto eolico
dalla Stanford University – ha detto Simone Togni, Segretario Generale
dell'Anev in riferimento a quanto pubblicato oggi sul Corriere della Sera -
conforta pienamente quanto da tempo sostenuto dall'Associazione e fornisce
ulteriori motivazioni ai pubblici decisori che seguono sempre di più la strada
che porta allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia».
«I dati che riguardano l'eolico nel nostro Paese – prosegue Togni – confermano
la correttezza delle previsioni dell'Anev che indicano un obiettivo di oltre
8.000 MW di potenza installabile al 2012. Anche la disponibilità della risorsa
eolica risulta ampiamente in linea con quella di altri paesi europei molto più
avanti in questo settore».
«Questa ulteriore conferma che l'Italia può facilmente raggiungere il 15
TWh di energia elettrica dalla sola fonte eolica, deve far riflettere i nostri
pubblici decisori sul tempo perduto in questo settore», afferma ancora Togni
sottolineando che l'Italia «é ancora in tempo per sfruttare il suo enorme
potenziale e per raggiungere gli obbiettivi fissati da Kyoto. Serve urgentemente
che i responsabili politici finalmente - conclude Togni - forniscano quelle
certezze normative di cui gli operatori hanno bisogno dando finalmente piena
attuazione anche nel nostro Paese alla direttiva comunitaria».
6 settembre 2006
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