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07/09/2006 Studio Usa: «Italia, vai col Vento» (www.nuovaecologia.it)

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    rinnovabili

    Eolico


    Il Belpaese ha un grosso potenziale eolico. La ricerca della Stanford university. La Germania e gli Stati Uniti primi al mondo. Anev: «Abbiamo perso tempo, ma possiamo recuperare»

    Il Belpaese ha un grosso potenziale eolico. La ricerca della Stanford university. La Germania e gli Stati Uniti primi al mondo. Anev: «Abbiamo perso tempo, ma possiamo recuperare»

    «Dagli Usa arriva la conferma che l'Italia è ad alto potenziale eolico». Lo afferma l'Anev, l'Associazione nazionale energia del vento, in merito a uno studio della Stanford University che ha quantificato la potenza globale offerta dalle correnti aeree su mari e continenti e che include
    anche l'Italia.

    «Il recente studio divulgato

    eolico

    Impianto eolico


    dalla Stanford University
    – ha detto Simone Togni, Segretario Generale dell'Anev in riferimento a quanto pubblicato oggi sul Corriere della Sera - conforta pienamente quanto da tempo sostenuto dall'Associazione e fornisce ulteriori motivazioni ai pubblici decisori che seguono sempre di più la strada che porta allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia».
    «I dati che riguardano l'eolico nel nostro Paese – prosegue Togni – confermano la correttezza delle previsioni dell'Anev che indicano un obiettivo di oltre 8.000 MW di potenza installabile al 2012. Anche la disponibilità della risorsa eolica risulta ampiamente in linea con quella di altri paesi europei molto più avanti in questo settore».

    «Questa ulteriore conferma che l'Italia può facilmente raggiungere il 15 TWh di energia elettrica dalla sola fonte eolica, deve far riflettere i nostri pubblici decisori sul tempo perduto in questo settore», afferma ancora Togni sottolineando che l'Italia «é ancora in tempo per sfruttare il suo enorme potenziale e per raggiungere gli obbiettivi fissati da Kyoto. Serve urgentemente che i responsabili politici finalmente - conclude Togni - forniscano quelle certezze normative di cui gli operatori hanno bisogno dando finalmente piena attuazione anche nel nostro Paese alla direttiva comunitaria».

    6 settembre 2006


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