"La realizzazione in Italia di impianti di
rigassificazione è una scelta necessaria, altrettanto necessario
sarà però un confronto di tipo europeo, trasparente e approfondito sia sulla
strategie che sui progetti". Lo chiede Roberto Della Seta presidente di
Legambiente, commentando le dichiarazioni rilasciate oggi da Ravenna dal
ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani, sulla possibilità
concreta di vedere realizzati 4-5 rigassificatori entro la fine della
legislatura. Già tempo fa, Legambiente ha inviato una lettera a firma di
Della Seta ai ministri Bersani e Pecoraro Scanio e al sottosegretario Enrico
Letta proprio sulle decisioni in materia di rigassificatori e sulla cabina
di regia ambiente ed energia.
"Pensare di vedere realizzati 4 o 5 rigassificatori entro la fine
della legislatura - continua Della Seta - vuol dire superare
problemi di approvazione e realizzazione degli impianti sul territorio
italiano, nel minor tempo possibile. Questioni estremamente delicate che
riguardano in particolare il rapporto tra interessi generali e locali nelle
scelte che implicano trasformazioni sul territorio. Legambiente chiede al
governo di tenere in considerazione proprio questi principi fondamentali e
di segnare una discontinuità di metodo rispetto al passato, attraverso una
procedura trasparente e efficiente, che in tempi stabiliti porti a
selezionare i progetti prioritari".
Tre i punti centrali della missiva inviata ai tre esponenti di governo: la
localizzazione dei progetti, il rapporto dei progetti e il territorio in cui
si collocano e l'informazione e la partecipazione dei cittadini sui progetti
stessi. Ma vediamo nel dettaglio.
"Una prima questione - si legge nel testo della lettera
- riguarda la localizzazione dei progetti. Le proposte di rigassificatori
riguardano aree delicate come quelle costiere e spesso interessano contesti
portuali e industriali che da anni attendono interventi di bonifica e messa
in sicurezza. Per questo non è accettabile continuare in una prospettiva in
cui siano aziende private a decidere quanti progetti realizzare e a
scegliere in completa autonomia la localizzazione al di fuori di una
politica ambientale e energetica. Proprio perché la realizzazione degli
interventi trova ostilità e preoccupazione da parte dei cittadini, la
risposta non può essere nelle compensazioni economiche ai territori
interessati come prevede il Governo (DDL delega in materia energia, Cdm
9-6-2006. A.S. 691). Infine un tema non secondario riguarda l'informazione e
partecipazione dei cittadini sui progetti, che rappresenta una chiave
fondamentale per l'efficacia dei processi decisionali in materia di impianti
di rigassificazione. Qui c'è una questione culturale che evidenzia la
distanza tra l'Europa e l'Italia nella realizzazione degli interventi
pubblici
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