
In vigore da aprile la legge che nella scelta dei
genitori adottivi proibisce ogni discriminazione in base
all’orientamento sessuale: negata l’esenzione chiesta dalla Conferenza
Episcopale. A rischio chiusura le agenzie cattoliche.
Nessuna esenzione:
anche le organizzazioni cattoliche dovranno adempiere pienamente alla
legge sull’adozione dei bambini, che prevede la proibizione di ogni
“discriminazione” in base all’orientamento sessuale. Succede in
Inghilterra, dove il primo ministro ha deciso di non concedere
l’esenzione che i vescovi e gli altri leader religiosi avevano chiesto
ad alta voce: la legge dovrà entrare in vigore in aprile, dopo
l’approvazione del parlamento prevista per il prossimo mese, e alle
associazioni religiose saranno concessi ventuno mesi per applicarla.
La questione era stata posta nelle scorse settimane, quando era apparso
chiaro che di fronte alla nuova normativa le organizzazioni cattoliche
dovranno considerare le coppie formate da individui dello stesso sesso
come potenziali genitori adottivi. “Siamo profondamente delusi che non
si conceda nessuna eccezione alle nostre organizzazioni e non si
difendano così i principi religiosi, ha affermato il cardinale
Murphy-O'Connor Cormac, presidente della Conferenza Episcopale di
Inghilterra e Galles. Il dibattito “ha toccato temi cruciali per il bene
comune della nostra società: noi crediamo che sia un compito urgente
arrivare ad un nuovo consenso su come possa essere meglio protetto il
ruolo pubblico delle organizzazioni religiose e mantenuti i loro
diritti".
Prima della decisione, il cardinale aveva sostenuto che “obbligare le
agenzie a considerare l'adozione da parte di coppie omosessuali sarebbe
agire in contrasto agli insegnamenti della Chiesa Cattolica”, “una
discriminazione illogica, non necessaria ed ingiusta” che obbligherebbe
la Chiesa a chiudere queste agenzie. “Una tragedia non necessaria”,
disse. Per il momento, ciò non accadrà: il presidente della Conferenza
episcopale ha sottolineato l’apprezzamento per “il desiderio espresso
dal governo, che l'esperienza e l'eccellente lavoro delle nostre
organizzazioni non si perda, specialmente a beneficio dei bambini
bisognosi", indicando la via del dialogo costruttivo con l’esecutivo.
Archivio PACS e DICO
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